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Ora o mai più: uno show ingovernabile dalla conduzione troppo controllata

Ora o mai più, il talent show di Rai 1 riservato a meteore della musica italiana, è tornato in onda su Rai 1. La recensione di TvBlog

12 Gennaio 2025 12:04

Diciamo subito che Marco Liorni è rimasto leggermente scottato dai contrattempi verificatisi durante (e dopo) la notte di Capodanno di Rai 1, da Angelo dei Ricchi e Poveri, che di punto in bianco ha cominciato a lanciare più insulti di Eminem ai tempi d’oro, ai video-parodia blasfemi, realizzati con l’Intelligenza Artificiale, circolati su TikTok per i quali il conduttore non ha escluso di agire anche legalmente.

Quel “Mi raccomando che avete i microfoni aperti”, ripetuto più di una volta, ha denotato un po’ di timore nel lasciarsi completamente andare in un programma come Ora e mai più che, nelle due precedenti edizioni, ha fatto dell’ingovernabilità quel punto di forza che ne ha creato anche il “mito” negli anni a venire.

La ricetta è sempre la stessa, la medesima che vediamo anche a Sanremo da qualche anno a questa parte: abbondare con gli ingredienti, non per forza scegliere meticolosamente quelli giusti, ma far traboccare letteralmente il piatto. Con il suddetto modus operandi, qualcosa, giocoforza, succede sempre.

E il conduttore, che ha dimostrato in questi anni di essere ampiamente a proprio agio con l’intrattenimento e i game show, deve imparare ancora a sporcarsi un po’ le mani che non significa lasciarsi trasportare inerme dalle correnti del trash ma semplicemente avere la consapevolezza piena di essere al timone di un programma dove tutto non può essere obbligatoriamente sotto controllo.

In questa prima puntata, ad esempio, è impossibile non citare Rettore, con quella sua espressione attraverso la quale la cantante e coach ha manifestato il proprio stato di massima eccitazione emotiva (“Mi sono bagnata!”), subito ridimensionata da Liorni alla velocità della luce (“È perché fa caldo qui!”).

E i sopraccitati ingredienti non mancano, da Valerio Scanu, che si conferma simpatico come una cartella esattoriale e che potrebbe dare ampie soddisfazioni nelle prossime puntate, a Pago, volto che i telespettatori hanno conosciuto più per la sua movimentata vita sentimentale esposta nei reality che per la sua discografia, passando per il duo Riccardo Fogli-Patty Pravo e non dimenticando Rita Pavone.

I più seri, alla fine, si rivelano Raf, Alex Britti e soprattutto Marco Masini con i suoi giudizi estremamente tecnici e competenti.

La gara, anzi, la mission che il programma si pone ossia quella di rinverdire la popolarità di cantanti o meteore che hanno assaggiato il successo per un breve periodo, è ampiamente velleitaria. Mettendo da parte quel buonismo da Tale e Quale show, dove i voti sono alti perché tutto è bello e tutto è magnifico, la qualità dei duetti, complessivamente parlando, non è stata così alta.

Ora o mai più è un programma più televisivo che musicale: difficilmente i cantanti in gara rivivranno i fasti del loro periodo più florido e la gara è solo un pretesto per mettere in piedi uno show frizzante, caotico, litigarello quel tanto che basta per mandare i social in brodo di giuggiole.

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