Su Prime Video si possono anche acquistare le serie tv: ma conviene davvero?
Serie tv come I Medici, Doc-Nelle Tue Mani e Yellowstone sono tra le prime a essere messe in vendita: ma conviene davvero in un mondo in cui alcune serie tv possono trovarsi anche su altre piattaforme?
Fino ad oggi siamo stati abituati all’idea di acquistare dai cataloghi delle numerose piattaforme che ci circondano solo film. E se qualcuno volesse acquistare una serie tv? Prime Video da oggi va incontro a chi volesse esaudire questo desiderio mettendo a disposizione, appunto, l’acquisto di un episodio o di un’intera stagione di una serie tv.
Una nuova possibilità, fanno sapere da Prime Video, “che interesserà anche Francia e Spagna, e che contribuisce a consolidare la posizione di Prime Video come prima destinazione di intrattenimento, in grado di offrire agli spettatori ancor più varietà di scelta e flessibilità nella fruizione dei loro contenuti preferiti”.
Quali serie tv si possono acquistare su Prime Video?
Una volta ampliato, il catalogo di Prime Video riservato all’acquisto delle serie tv includerà ultime novità come House of the Dragon, Yellowstone e Doc – Nelle tue mani, insieme ai classici più amati della serialità come Friends, Mad Men e True Detective. I prezzi vanno dai 7,99 ai 13,49 euro a stagione.
L’opzione di acquisto sarà integrata nell’esperienza Prime Video, consentendo agli spettatori abbonati alla piattaforma di scoprire e accedere facilmente, in un unico servizio, sia ai contenuti inclusi nell’abbonamento Prime sia quelli a pagamento, acquistabili da tutti i clienti. Al momento del lancio, inoltre, i clienti potranno contare su offerte speciali per le prime stagioni di serie selezionate, tra cui Tulsa King e Mr. Robot, a partire da 4,99 euro. Come detto, l’opzione permette anche di acquistare un singolo episodio, al costo di 1,99 euro.
“Un’esperienza di intrattenimento completa”
“Introducendo l’opzione di acquisto di serie tv diamo ai nostri clienti nuovi modi per accedere ai contenuti che amano”, ha dichiarato Marco Azzani, Country Managing Director di Prime Video Italia. “Questo lancio sottolinea il nostro impegno a diventare sempre di più la destinazione d’intrattenimento preferita dagli spettatori di tutto il Paese”.
“Questa espansione rappresenta un significativo passo in avanti nella nostra missione di offrire un’esperienza di intrattenimento completa ai nostri clienti in tutta Europa, combinando la nostra offerta Prime Video esistente con la possibilità di noleggiare o acquistare film popolari e, ora, anche serie tv”, ha aggiunto Stephan Bauer, TVOD Director di Prime Video Europa. “Siamo impazienti di vedere come questa nuova aggiunta migliorerà l’esperienza di fruizione dei contenuti per i nostri clienti in Italia, Francia e Spagna”.
Un’opzione che serve (ma dipende dalla reperibilità delle serie tv)
Se con i film l’opzione acquisto e soprattutto noleggio è utile per chi ha amato una pellicola e la vuole rivedere senza supporti fisici oppure vuole vedere un film uscito da poco al cinema che non ha fatto in tempo ad andare a vedere in sale, lascia qualche perplessità la possibilità di acquistare una serie tv.
L’idea può essere utile per coloro che vogliono avere sempre a disposizione un titolo senza doversi preoccupare della sua reperibilità: sappiamo bene che a volte le serie tv “viaggiano” tra una piattaforma e l’altra a secondo di chi ne ha acquistato i diritti, ma altrettanto spesso alcune serie tv si trovano in più posti, soprattutto quello uscite qualche anno fa.
Proprio per questo ci viene da domandarci quale possa essere l’utilità di acquistare, ad esempio, una stagione di Doc-Nelle tue mani quando quelle finora prodotte sono già disponibili gratuitamente su RaiPlay. Stesso discorso può valere per altre serie, già disponibili in altri cataloghi per cui si paga già un abbonamento.
Se si vogliono mettere in vendita delle serie tv, allora sarebbe il caso di farlo con quei prodotti difficilmente reperibili e che quindi possono avere un valore aggiunto, oppure con titolo di cui si ha la certezza siano veramente una propria esclusiva. Altrimenti, per gli abbonati il rischio è quello di spendere inutilmente soldi, mentre per la piattaforma di aver creato un servizio che ha poco senso.