Sanremo Giovani 2024, l’Ora o mai più di chi è appena uscito da un talent
Solo uno degli otto finalisti di Sanremo Giovani 2024 non ha alle spalle una partecipazione in un talent show. È tutto normale?
L’immagine che testimonia plasticamente che qualcosa non è andato nella direzione giusta a Sanremo Giovani 2024 lo dimostra la foto dei finalisti insieme a Carlo Conti e Alessandro Cattelan. Dei nove artisti presenti nella foto solo uno di loro non ha alle spalle un talent. Si tratta di Etra, nome d’arte di Alessio Pipan, che tenterà di conquistare un posto nella categoria Nuove Proposte del prossimo Festival di Sanremo.
Tutti gli altri sono già più o meno noti al pubblico televisivo, che li ha visti partecipare recentemente ad Amici o X Factor. Fra gli ex allievi di Maria De Filippi ci sono infatti Alex Wyse, Mew e Lil Jolie. Provengono invece da X Factor Settembre, Angelica Bove, Maria Tomba, Selmi e Vale LP. La maggior parte di loro ha preso parte ai rispettivi programmi solo un anno fa. Di per sé non ci sarebbe nulla di male nel dare una seconda possibilità a chi non ha sfondato immediatamente appena uscito da un talent.
Qualche dubbio in più sorge però nel constatare come quello che si pretenderebbe di far diventare un talent attinga a piene mani allo stesso bacino da cui già altre trasmissioni hanno pescato. Dato che sia Etra che Maria Tomba provengono da Area Sanremo, si può dire che le cinque puntate di Sanremo Giovani 2024 non hanno portato a individuare nessun cantante, che non avesse un percorso televisivo, idoneo alla finale della selezione.
Davvero a prevalere sono state le canzoni o a influire è stato il percorso artistico/televisivo che i cantanti possedevano già? Destano parecchi dubbi anche le modalità con cui si è giunti a compiere le scelte. Nelle prime quattro puntate di Sanremo Giovani 2024 si svolgevano tre sfide 1 vs 1 per scegliere quale artista portare in semifinale. Nel corso di quest’ultima i dodici cantanti selezionati sono stati messi in sfida tra loro: da questi duelli sono scaturiti i sei finalisti.
Alla vigilia Carlo Conti aveva spiegato come non esistessero criteri rigorosi e definiti per gli abbinamenti delle sfide. “Sarà un po’ casuale e un po’ con una sorta di tabellone tennistico che tiene conto della presenza di alcune teste di serie, che sono coloro che hanno ottenuto il maggior punteggio” aveva detto il direttore artistico. Parole che lasciano comunque alcune perplessità riguardo alle sfide che si sono svolte nel corso della semifinale (vedi Tancredi vs Alex Wyse).
Sanremo Giovani 2024 nelle intenzioni del direttore artistico e del direttore dell’Intrattenimento Prime Time dovrebbe trasformarsi dal prossimo anno in un programma di prima serata. Peccato però che in tutta la sua esistenza televisiva la selezione delle Nuove Proposte del prossimo Festival non sarà mai sottoposta a un televoto. Questo, infatti, oltre ad essere stato assente in tutte cinque le seconde serate, non sarà presente neanche nel corso di Sarà Sanremo.
Amici è l’esempio negli ultimi anni di come si possa costruire un talent senza televoto, ma neanche l’audace Maria De Filippi si spinge a privare la finale della scelta del pubblico da casa. Cosa dunque potrebbe mai andare storto nel fare un talent che dall’inizio alla fine prevede il solo giudizio della commissione musicale?
L’ultima debolezza del meccanismo scelto da Carlo Conti per la selezione delle Nuove Proposte è nel fatto che le canzoni con le quali gareggeranno a febbraio sono note già dal 31 ottobre. Non è mai stata prerogativa delle canzoni della categoria Nuove Proposte il fatto che queste fossero inedite.
Ben diverso è però che queste, oltre a essere di dominio pubblico da più di tre mesi, siano state eseguite in tv almeno tre volte, accompagnate anche da un giudizio, prima dell’inizio del Festival. Sarà così difficile prevedere a febbraio quale di queste avrà la meglio? Il rischio è che a fronte della totale trasparenza televisiva del format Sanremo Giovani si perda imprevedibilità durante la settimana sanremese.
Se le Nuove Proposte devono tornare a vivere autonomamente durante il Festival, forse qualcosa va rivisto.