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Giorgio Montanini contro Neri Marcorè: “Si vergogna di essere marchigiano”

Giorgio Montanini: “Marcorè si vergogna di essere marchigiano. Io ho un merito: come comico sono stato il primo ad aver portato l’accento marchigiano nella comicità. Prima non c’era”

29 Novembre 2024 17:24

Neri Marcorè si vergogna di essere marchigiano”. L’affondo, nemmeno troppo ironico, arriva da Giorgio Montanini, intervenuto nei giorni scorsi al podcast Tremendi. “Ha sempre fatto il romano, parla sempre un po’ nasale. Ma se sei di Porto Sant’Elpidio…”.

L’attore fermano, tornato agli spettacoli dal vivo dopo un lungo stop causato da problemi di salute (“nel 2023 sono stato 45 giorni in coma”), rifà il verso al collega – marchigiano come lui – colpevole di aver rinnegato e abbandonato il suo intercalare.

Nell’immaginario culturale l’accento romano, napoletano, milanese, toscano è più sdoganato”, spiega. “Io ho un merito: come comico sono stato il primo ad aver portato l’accento marchigiano nella comicità. Prima non c’era. Ci poteva stare Neri Marcorè ma se ne va a fanc..(ride, ndr). Ogni tanto lo fa, ma non è stata mai una sua connotazione”.

La riflessione di Montanini si allarga: “E’ un problema solo marchigiano. E’ un complesso di inferiorità che hanno i marchigiani. Quando parlava Troisi non si capiva un cazzo, ma era un genio. L’importante è che tu sia vero”.

Ecco allora che Marcorè finisce nuovamente nel mirino: “Non si capisce cos’è. E’ un attore? Un comico? Un imitatore? Cos’è?”. E a chi prova a obiettare, lo stand up comedian ribatte a tono: “Cosa ti piace di Marcorè? Dimmi un suo film. Se non ti ricordi e sei un fan, vorrà dire qualcosa”.

Allargando il campo, Montanini analizza l’altra faccia della medaglia del successo: “L’arte ha bisogno di sofferenza, di disagio. Io voglio empatizzare col disagio di un artista, mi sento meno solo. Quando stai all’inizio e hai fame, non ti frega un cazzo dei soldi. Poi quando vivi nell’olimpo e non più con la gente, isolato da tutti, quando hai il caviale e lo champagne, non sai più di cosa parlare. Gli artisti spesso si perdono quando diventano straricchi. A me non succederà perché non diventerò mai straricco”.