Martina Catuzzi, la stand up comedian a TvBlog: “La battuta su Liliana Segre? Voglio andare da Fabio Fazio. Spero che Salvatore Aranzulla mi contatti in chat”
La cinica monologhista comica è in tour con il suo spettacolo Satira sui deboli.
Cinica, spietata, ma soprattutto “leonessa“. Reduce da un trionfale sold out ieri sera allo Yellowsquare di Milano, la comicità di Martina Catuzzi, nata a Bari ma cresciuta a Parma e da anni residente a Roma, non risparmia proprio nessuno. Comunità LGBT+, fidanzate di rockstar con la vulvodinia, cantanti mogli di Osvaldo. Forse riserva del romanticismo verso il suo sogno proibito: Salvatore Aranzulla.
In tour con il suo spettacolo Satira sui deboli, Martina Catuzzi ha all’attivo diverse esperienze televisive: CCN – Comedy Central News con Saverio Raimondo, Natural Born Comedians, B come Sabato, Radio 2 Social Club con Luca Barbarossa e Andrea Perroni, ma anche un ruolo nella fiction Imma Tataranni – Sostituto procuratore.
Il suo spettacolo è la dimostrazione che si possa ridere di tutto, anche dei cosiddetti “deboli“, ma la forza dell’attrice (sul palco è evidente la sua formazione teatrale) consiste nello stroncare gente in realtà potentissima nel settore dello showbiz. TvBlog l’ha intervistata, in maniera semiseria.
Ciao Martina, questa non sarà la tua intervista su Freeda ma su TvBlog. Spero vada bene lo stesso. Ti pongo una domanda sulla quale ho meditato a lungo: come stai? A parte gli scherzi, come sta andando il tuo tour con Satira sui deboli?
“Vorrà dire che mi accontenterò. Il tour sta andando benone, il pubblico risponde bene e io sono molto contenta. Adesso sono all’inizio, speriamo di continuare così e che non sia solo un’illusione iniziale”.
“Visto che leonessa che sono? Alla fine la mafia gay non ha osato sfidarmi. Forse hanno avuto paura. Non mi hanno fatto trovare nessuna testa di unicorno nel letto. La categoria che più si è arrabbiata in assoluto per le mie battute, sono le madri che fanno i video con i figli su Tiktok. Una volta ho fatto un pezzo prendendole in giro, non ci crederai ma ho ricevuto minacce di morte. E io che pensavo che i più temibili fossero gli omosessuali”.
“Non mi aspettavo quel clamore (mi ha fatto piacere, non ti nego) e non mi aspettavo che così tanti non capissero la battuta. Molto della mia comicità viaggia sul filo del fraintendimento ma non credevo di arrivare a questi livelli. Mi hanno chiamato nazista. Non potete chiamarmi nazista. O almeno non per quella battuta! Perché lì l’ironia è su Fazio, non sulla Segre. Però le persone leggono “Segre” in una frase ironica e impazziscono. Comunque sia anche fosse stato la Segre il bersaglio, sono battute. Penso che la Segre abbia passato di peggio nella vita. E intendo andare da Fazio, ovviamente. Cancellarla? No mai. Anzi, pensavo di fare uno screenshot e di metterla come foto copertina. Mi ha portato belle palate di follower quella battuta”.
“CCN di Saverio Raimondo. È stata la mia prima volta in video. Sia come performer che come autrice. Saverio è stato il primo ad accorgersi di me nel mondo dello spettacolo e a farmi lavorare dandomi piena fiducia. Gli sarò per sempre grata”.
“Paolo Villaggio, col suo cinismo e la sua sensibilità e in assoluto il primo Roberto Benigni. Quello degli albori. Libero e animalesco. Sono sempre stata affascinata dai suoi turpiloqui e da quell’energia quasi demoniaca. Poi purtroppo ha scoperto la Divina Commedia e lo abbiamo perduto. E poi, dopo, gli stand up comedian americani che sento più affini al mio modo di vedere la vita e che prendono in giro un certo tipo di perbenismo ipocrita, come Dave Chappelle, Bill Burr, Joan Rivers … “.
“Solo per lui, per il mio grande sogno erotico, che spero legga questa intervista e mi contatti in chat: SALVATORE ARANZULLA”.
“Mi piacerebbe prendere parte a un prodotto artistico che poi diventi un cult. Tipo Friends. Qualcosa che passi alla storia e che mi sopravviva. E intendo Friends, la sitcom americana. Non la versione italiana “Amici” condotta da Maria De Filippi. Anche perché dei protagonisti di Amici molti sono spariti e qualcuno è stato pure arrestato”.
Ecco dove potete trovare Martina Catuzzi con il suo tour Satira sui deboli:
1.12.24 SIRACUSA
2.12.24 CATANIA
3.12.24 PALERMO
4.12.24 REGGIO CALABRIA
5.12.24 MESSINA
6.12.24 RAGUSA
11.12.24 FIRENZE
12.12.24 PISA
15.12.24 LATINA