Lucilla Agosti è La Talpa 2024
Lucilla Agosti è La Talpa 2024: la rivelazione, gli indizi, la ricostruzione dei sabotaggi e le prime parole nell’ultima puntata di stasera
Nel corso dell’ultima puntata, in onda, stasera, lunedì 25 novembre, è stata svelata l’identità de ‘La Talpa 2024‘. Si tratta di Lucilla Agosti.
“E’ stato snervante. Non poter entrare nel gruppo per paura che qualcosa trapelasse da me. Dover essere sempre in controllo anche se mi lasciavo andare, che potesse far percepire il mio carattere, ero sempre concentrata nel non far arrivare nulla mi dicevo: ‘tieni il punto’. Dovevo manomettere le missioni del gruppo. “Questa cosa mi creava una spaccatura interiore. Dopo la discussione con Veronica, mi sono sentita terribilmente sola. Mi sono auto supportata. Dovevo sabotare i giochi senza farmi sgamare, che è stata la parte più difficile. Essere passiva per togliermi da un contesto in cui essere più attiva, vera, caciarona, divertita ma non potevo perché la mia missione era un’altra. Però, per assurdo, è un’esperienza che mi ha lasciato tanto. Mi sono tagliata fuori ma anche parte di un meccanismo di cui portavo il nome. E’ stato un peso grande. Sono stata felice dal primo giorno di essere qui, messa alla prova. Vorrei sapere perché, fin dall’inizio, hanno scelto me” è stato il primo commento rivolto a Diletta Leotta subito dopo lo svelamento.
I sabotaggi de La Talpa 2024, Lucilla Agosti
La conduttrice, in una clip riassuntiva, ha svelato come è riuscita a sabotare i piani del gruppo:
“Ho cercato di prendere tempo fin dalla prima missione. Siamo quelle che ci hanno messo di più” (riferendosi alla missione in cui è rimasta legata ad Elisa Di Francisca)
“Ho fatto partire con un’app da remoto la canzone che, poi, ha destabilizzato tutti. Dominique è una canzone inquietante e rimanda subito a Suor Sorriso. Sono andata dalle suore fino ai 18 anni”.
“In una missione, partivo già sapendo dove era posizionata la moneta da meno 10 mila euro. Tiro fuori dall’acqua la moneta, la mia missione era quella di farmi passare come una che ci teneva al gruppo. Non avrei mai messo quella moneta all’interno della bocca del totem. Sono stata brava”.
“Arriva l’amico della talpa. Rimaniamo soli ed iniziano le ipotesi. Era molto semplice, L’amate ovvero Lucilla Agosti”.
“Non mi sono mai sentita parte di un gruppo perché percepivo, dentro di me, che non potevo essere parte di un gruppo. Avevo un’applicazione che avrebbe disconnesso il funzionamento della bicicletta elettrica. Ero la detentrice di un segreto che non potevo condividere”.
“Arriva il mentalista, Francesco Tesei, e scrive, su un foglio di carta in una busta chiusa, il nome de La Talpa. In quel momento, onestamente, ho avuto anche io paura. Ho fatto in modo di far sparire la busta reale, sostituendola con un’altra busta. Sapevo che prima o poi qualcuna l’avrebbe aperta”.
“Cosa c’è di più facile che fingere di spingere un carro. Mi è spiaciuto, nel profondo, non potermi giocare le grandi prove in purezza. C’era una parte di me che sapeva che non c’ero, che ero falsa”.
“L’8 settembre del 1943 c’è stato un armistizio ed io sono nata l’8 settembre proprio”.
“Vedo che Orian e Andrea parlavamo in maniera più intima. Ho tirato fuori il telefonino e senza farmi vedere ho ripreso la situazione ambigua. Il gruppo è rimasto destabilizzato tanto. Il ruolo della talpa non era quello della sabotatrice delle prove, del montepremi ma anche la sabotatrice dell’equilibrio mentale del gruppo”.
“Ho cercato anche di sviare. Dal messaggio ‘Abbiamo almeno due cose in comune. Talpa ovvero ‘AL’, Lucilla Agosti”.
Ha, inoltre, confessato che volutamente è rimasta in apnea solo venti secondi nonostante non abbia mai avuto difficoltà con l’acqua.