Sky Sport, l’addio di Ilaria D’Amico: “E’ stato bellissimo. Finisco qui, ma non vi lascio”
L’addio di Ilaria D’Amico a Sky Sport: “Finisco qua, ma non vi lascio. E’ stato bellissimo, qui la filosofia è il merito”. Consiglio alle nuove leve: “Siamo giornalisti, non dei reggi microfono. Dobbiamo essere graffianti”
Un congedo di dieci minuti, con tanto di filmato, grafica dedicata e mazzo di fiori consegnato da Leo Di Bello a nome di tutta la redazione: “Un fiore per ogni anno in cui ci hai accompagnato, da capitana, da bandiera, per dirti semplicemente grazie”. Ilaria D’Amico lascia Sky Sport (ma non l’azienda) tra gli applausi dei compagni di viaggio e abbracci proibiti che vengono subito sottolineati dalla diretta interessata: “Abbiamo infranto le norme anti-covid”.
15 stagioni di Sky Calcio Show, 2 stagioni di Champions League, 3 Mondiali, l’Europeo del 2016, la Confederation Cup del 2009, le Olimpiadi di Londra 2012 con la conduzione della cerimonia di apertura e chiusura. Fino al picco della celebrazione: più di 5000 allenatori e giocatori intervistati.
“La cosa che contraddistingue Sky Sport è la continuità, la capacità di crescere sempre e non lasciare dei vuoti”, afferma la D’Amico pensando a chi la succederà. “Ci sono altri che sono cresciuti al nostro fianco che sono pronti a ripetere i passi e a migliorarli. Sono stati anni incredibili, iniziati quando eravamo piccolini con tanta forza dentro e tante valigie vuote da riempire. Quelle valigie sento di averle riempite insieme a voi grazie alla qualità e alle scelte di questa azienda, grazie alla quale sono arrivata pioniera. Sento di aver tagliato traguardi assieme e mai da sola. Non mi sono mai sentita sola in questo percorso. E’ stato bellissimo e non sarebbe stato così bello altrove. A Sky Sport la filosofia è il merito. Chi merita viene aiutato a crescere, a camminare e a continuare a raccontare le storie”.
L’emozione è palpabile, soprattutto nel ripensare ai primi passi, compiuti nell’estate dell’ormai lontanissimo 2003:
“Mi sono divertita e appassionata in ogni minuto delle mie dirette. E’ stato possibile grazie al fatto che a Sky ci sono i migliori compagni di viaggio. Ci siamo presi per mano, siamo partiti piccoli, eravamo molti meno di adesso e siamo arrivati ad essere punto di riferimento dell’informazione seria sportiva. Questo è il grande orgoglio”.
L’ultimo omaggio è per le nuove leve: “Il pensiero a chi sta crescendo è quello di non perdere la voglia di raccontare, emozionarsi, di stupire e di far emergere le emozioni ma anche le contraddizioni, di graffiare quando ce n’è bisogno, perché facciamo i giornalisti, non siamo dei reggi microfono. E’ stato un percorso unico, non vi lascio, il calcio è con me sempre. Finisco qua ma non finisco qua, ci rivediamo. Buon calcio a tutti”.