Giletti cerca Sgarbi per la questione del quadro. Lui è da Porro a parlare di Musk
Lo Stato delle cose va alla ricerca di Sgarbi per chiedere spiegazioni sul caso del quadro. Ma negli stessi istanti Sgarbi è a Quarta Repubblica a parlare di Musk
Massimo Giletti dedica un intero blocco a Vittorio Sgarbi e al caso del quadro, ma Vittorio Sgarbi nella stessa sera è da Nicola Porro, a parlare di tutto fuorché del quadro. Il paradosso è andato in scena lunedì sera, quasi in contemporanea, con Lo Stato delle cose che è tornato ad occuparsi del critico d’arte e delle storie misteriose dei suoi dipinti.
“Mi spiace, perché Sgarbi è l’uomo che ha portato l’arte nelle nostre case”, ha esordito Giletti. “Nessuno come lui sa divulgare la bellezza, però stiamo scoprendo quantomeno degli errori molto gravi”.
La storia contestata è nota, con la chiusura delle indagini da parte della Procura di Macerata in merito all’opera di Rutilio Manetti. A dare il via all’indagine fu Report, che si occupò della tela rubata nel 2013 da un castello di Buriasco, riapparsa del tutto identica secondo la trasmissione nove anni dopo a Lucca nella mostra “I pittori della luce” curata da Sgarbi, come opera di sua proprietà, salvo il dettaglio di una torcia in alto a sinistra.
Non è mancata l’intervista alla proprietaria del castello: “Gli avvocati di Sgarbi – ha spiegato Giletti – stanno trattando con gli avvocati della signora. Come mai?”. Domande senza risposta, nonostante l’inviata Ilenia Petracalvina fosse riuscita una settimana fa ad intercettarlo, ottenendo tuttavia una desolante scena muta.
Insomma, un Giletti alla disperata ricerca dell’ex sottosegretario, a cui si è rivolto direttamente con sguardo rivolto alla telecamera: “In qualsiasi momento noi siamo qui”. Difficile che il messaggio sia arrivato a destinazione, visto che proprio Sgarbi negli stessi istanti era seduto negli studi di Quarta Repubblica, dove da anni è volto fisso. E, come già successo di recente, gli argomenti affrontati non hanno sfiorato nemmeno per sbaglio il caso del quadro.
Porro infatti lo ha interpellato sulle elezioni americane e sul ruolo avuto da Elon Musk nel trionfo di Donald Trump. “Le persone che appartengono alla quotidianità hanno votato Trump, i ricchi hanno votato la Harris, meno Musk, che però è un ricco diverso”, ha osservato Sgarbi. “Musk è un ricco imperdonabile. Vale per tutti quello che non vale per lui. Per Musk ho una simpatia istintiva, mi scrisse durante il covid perché in Parlamento feci un discorso sulla limitazione della libertà. Non avevo idea del suo potere, all’epoca non se ne parlava. Musk è uno più giovane di Trump, che può essere utile a fare quello che Trump non farebbe”.
Se è complicato immaginare che Sgarbi possa ‘tradire’ Porro con Giletti, rischia al contrario di diventare surreale la narrazione alternativa di Quarta Repubblica, totalmente distante dalla stretta attualità.