La Porta Magica: il brivido della “non” novità
Su Rai 2, è partito il nuovo programma quotidiano condotto da Andrea Delogu, La Porta Magica. La recensione di TvBlog
Programmi come La Porta Magica corroborano la spiacevole percezione che, ormai, in televisione, tutto sia stato fatto e tutto sia stato visto.
Questo “nuovo” programma quotidiano di Rai 2, condotto da Andrea Delogu, a primo impatto ricorda molto Selfie – Le cose cambiano (slogan che non vale molto per la tv…), un factual dimenticabile, infarcito con liti trash a caso, condotto da Simona Ventura durante la sua parentesi Fascino (due edizioni nel 2016 e nel 2017) che, a sua volta, in alcune dinamiche, ricordava molto Il brutto anatroccolo e Bisturi! Nessuno è perfetto, con richiami ineluttabili a Carràmba! Che sorpresa.
Il programma è semplice da spiegare: i protagonisti sono persone che, nella vita, vogliono raggiungere un obiettivo come superare una loro paura, imparare a fare qualcosa o modificare radicalmente il loro look. Per raggiungere il loro scopo, i partecipanti vengono affiancati da coach e, in studio, il percorso viene commentato da opinionisti (descrizione che non abbiamo copiato da Selfie, giuriamo!).
Innanzitutto, dov’è il pubblico?
Andrea Delogu si conferma una brava conduttrice e, al telespettatore, esprime un senso di pulizia e tranquillità, nonché empatia e voglia di ironizzare laddove si può fare. Nonostante queste virtù, non può fare tutto da sola.
In un programma che acquisirebbe molto più ritmo e vivacità con un pubblico presente in studio (si potrebbe prenderlo da L’Altra Italia, che lì serve a poco, e farlo arrivare a Torino…), il programma, almeno per questa prima puntata andata in onda oggi, ha dei “vuoti” che provocano anche sensazioni di imbarazzo, come nel momento delle sorprese (“Carràmba!“) che hanno chiuso questa puntata.
Se in tanti programmi televisivi, sovente, il brodo viene allungato a dismisura fino a diventare acqua calda, ne La Porta Magica, sempre per quanto concerne questa prima puntata (tutto è in fieri quando si dà vita ad un programma nuovo e questo è sottinteso), si presenta il problema opposto: troppa carne al fuoco in meno di un’ora.
Le tre storie vengono sviluppate molto, anzi troppo celermente: presentazione, breve intervista, intervento dell’opinionista, intervento del coach, svelamento finale (se la partecipante appare dalla Porta Magica, significa che ha raggiunto l’obiettivo prefissato), sorpresa (più o meno autentica…).
Così facendo, non si ha tempo per affezionarsi ai protagonisti e non si gode del percorso mostrato proprio perché troppo veloce e, di conseguenza, anche dimenticabile.
Per farsi un’idea degli obiettivi da raggiungere che La Porta Magica propone, oggi abbiamo visto un cambio look (ovviamente), tornare in moto a 70 anni, imparare a fare tortellini.
Senza cattiveria, ma il cambio look in tv, proposto nel classico modo, sa proprio di vecchio. Recentemente, l’abbiamo visto anche in programmi dove non ci azzeccava nulla come Battiti Live. Sembra proprio una di quelle idee autoriali che si concepiscono quando si ha troppa fretta.
Che La Porta Magica non sia una deflagrazione di novità, lo abbiamo capito ma, perlomeno, auspichiamo che, nelle prossime puntate, si possano trovare cose nuove e obiettivi originali da mostrare.