Home Notizie Le Ragazze, torna su Rai 3 il racconto (non solo femminile) più poliedrico della tv

Le Ragazze, torna su Rai 3 il racconto (non solo femminile) più poliedrico della tv

Le Ragazze non sono mai banali: c’è sì la bravura nel ‘casting’, ma c’è soprattutto la capacità di ascoltare con curiosità e senza pregiudizio

pubblicato 30 Settembre 2024 aggiornato 6 Ottobre 2024 11:43

Una nuova stagione de Le Ragazze è ai blocchi di partenza. Ed è una gioia.

Chi ci legge sa ormai bene che per questo programma ho una sorta di venerazione. Tutto è iniziato con quel capolavoro che fu Le Ragazze del ’46 che nacque per celebrare i 70 anni della Repubblica e soprattutto i 70 del voto alle donne in Italia. Le storie di quelle ragazze, di diverse età, emozionate, entusiaste, sorprese, spaventate dall’accesso al voto sono state da subito un racconto individuale e collettivo della società, tessuto da un punto di vista spesso sottovalutato, ignorato o, il più volte, carico di stereotipi. Stereotipi utili ad appiattire la complessità della realtà, amati da chi vuole negare le meravigliose sfaccettature del quotidiano. Da quelle prime puntate del 2016, dunque, è nata questa passione per un modo di raccontare potente e al contempo delicato, fatto di storie straordinarie nella loro ‘normalità’, di spaccati contemporanei sebbene lontanissimi nel tempo, di ritratti pieni di contraddizioni e di fascino.

Si sta, quindi, per arricchire questa enciclopedia di bellezza umana con nuove puntate in onda da martedì 1° ottobre in prima serata su Rai 3. Anche quest’anno a tenere le fila del racconto c’è Francesca Fialdini che si muove tra le storie di tante Ragazze di decenni diversi. E la prima puntata promette già benissimo.

Le storie della prima puntata 

La prima delle Ragazze di questa nuova edizione è una giovane degli anni ’50, che il grande pubblico ha conosciuto da madre appassionata e testarda: parliamo di Filomena Iemma, sposata Claps, madre di tre figli, Gildo, Luciano ed Elisa. Una storia, la sua, che inizia come tante altre: nata in provincia di Matera nel 1937, Filomena inizia a lavorare subito dopo aver conseguito il diploma e a 27 anni, con l’aiuto del padre, riesce a comprare un appartamento in un condominio in centro a Potenza dove dopo qualche anno va ad abitare il suo futuro marito Antonio Claps. Una vita come tante, sconvolta domenica 12 settembre 1993 quando la figlia 16enne, Elisa, scompare nel nulla. Sarà ritrovata solo nel 2010 nella Chiesa della Santissima Trinità di Potenza, lì dove era stata vista l’ultima volta in compagnia di Danilo Restivo.

Due le Ragazze degli anni ’70: da una parte una delle più grandi ballerine di danza classica italiane, Oriella Dorella, che da piccolissima convince i genitori a farle fare un’audizione alla Scala, diventandone anni dopo Étoile, prima di entrare nel grande mondo della tv anni ’80, scelta che le costò l’ostilità della danza classica; dall’altra parte abbiamo Elisabetta Canitano, ginecologa che ha dedicato tutta la sua vita lavorativa al servizio pubblico nel contesto della legge 194 sull’aborto (argomento quanto mai attuale), che ripercorre la sua vita privata – che ha avuto origine da una relazione extraconiugale – e professionale, segnata dalla volontà di rendere le donne libere e indipendenti.

Per gli anni ’80 incontriamo altre due Ragazze. C’è Marina Gamberini, nata il 2 luglio del 1960 a Bologna in una famiglia di contadini e sopravvissuta il 2 agosto 1980 alla strage alla Stazione di Bologna, che provocò oltre 200 feriti e 85 morti e instillò in lei il senso di colpa per essere l’unica viva tra tutte le sue colleghe di lavoro. La sua storia si intreccia a quella di Paola Manfrin, ex valletta televisiva, oggi direttore creativo e pubblicitario: stesso anno di nascita, ma contesti molto diversi, visto che il padre di Paola, Umberto, è uno degli ideatori del celebre fumetto “Tiramolla”, e lei approda alla tv nel 1976 – dopo una lunga carriera di modella – con Mike Bongiorno. Ma è una valletta decisamente sui generis: sfrontata e impertinente, spesso sbadiglia, si guarda intorno con l’aria seccata, fa boccacce alle telecamere durante la trasmissione. Le telecamere non fanno per lei, ma con la sua creatività resta nel mondo della comunicazione.

Le Ragazze non sono mai banali

Le Ragazze raccontate hanno sempre una cosa in comune: non sono mai banali. La rosa di storie offerte al pubblico testimonia della bravura del gruppo autoriale, capace di raccogliere sempre storie affascinanti, ricche di spigoli e di ‘svolte’, di recuperare personaggi che hanno attraversato anche il costume italiano come meteore, ma che vi si sono sempre distinte. Al di là del ‘casting’, però, c’è la straordinaria capacità di ‘ascoltare’ le storie di tutti, di immergervisi con curiosità, di navigarle senza pregiudizi e senza ‘rotte’ predeterminate. Un modo di scrivere che ci ricorda quanto la storia di ognun* di noi sia a proprio modo eccezionale, anche se spesso ci viene fatto credere il contrario…

Ne approfittiamo per ‘ricordare’ anche gli autori di questa chicca (mai abbastanza elogiata): Le Ragazze è un programma di Cristiana Mastropietro, Riccardo Mastropietro e Giulio Testa scritto da Cristiana Mastropietro con Francesco Calella, Gianluca De Martino, Diego Di Gianvito, Giulia Rossi e Claudia Panero e prodotto da Pesci Combattenti per Rai Cultura. La regia dello studio è di Riccardo Mastropietro, la regia delle storie è di Antonio Miorin. E ora lasciamoci affascinare dalle Ragazze…