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Caso Chiara Petrolini, Iene e Zona Bianca se ne occupano in contemporanea

Iene e Zona Bianca si occupano in contemporanea del caso di Chiara Petrolini, seppur affrontato da due punti di vista contrapposti. Salta l’idea del ‘gioco di squadra’ tra due reti della stessa azienda

30 Settembre 2024 11:21

Come due piloti di Formula Uno della stessa scuderia che, anziché promuovere il gioco di squadra, finiscono col togliersi punti a vicenda. Le Iene e Zona Bianca si fanno concorrenza interna affrontando in contemporanea il caso di Chiara Petrolini, la ragazza di Traversetolo accusata del caso dei neonati morti e sepolti nel giardino della sua villetta.

E così, sia su Italia 1 che su Rete 4 gli spettatori hanno potuto imbattersi sullo stesso argomento, affrontato da due punti di vista contrapposti. Le Iene, infatti, ha raccolto in esclusiva le parole del padre dei due piccoli, incluse in un servizio durato circa un quarto d’ora. “Non abbiamo mai, neanche per scherzare, parlato di bambini”, ha dichiarato. “Non era nemmeno tra i miei piani ma se fosse successo me lo sarei tenuto. Secondo me l’ha fatto per il giudizio degli altri. Ci teneva al giudizio delle altre persone, rigava dritto in tutto, non c’era mai una cosa fuori posto. Se lei li avesse voluti tenere io non mi sarei tirato indietro. Ora, su di lei, sono vuoto”.

Come detto, negli stessi istanti Giuseppe Brindisi dava il via al lungo talk sull’argomento, con parecchi attacchi rivolti proprio alla figura dell’ex compagno. “Nessuno ha voluto vedere nulla, quantomeno il fidanzato”, ha accusato l’attivista Francesca Bubba. “Posso ammettere che un passante o una amica possano non accorgersene, ma il fidanzato no. L’evidenza di una gravidanza non si riscontra solo dalla presenza di un pancione, ci sono diverse componenti. La sua figura continua a rimanere torbida in relazione anche alle sue esternazioni pubbliche che sono sempre rivolte a deresponsabilizzarsi, quasi a dire ‘io non ne sapevo nulla, io non c’entro nulla’ e mai a dire ‘come abbiamo fatto a non accorgercene?’. Questo la dice lunga”.

Critico pure il pensiero di Francesca Barra, assai dubbiosa sulla possibilità che il fidanzato non si sia accorto dello stato interessante della giovane: “Non posso credere che chi dorme con una persona, la vede nuda e la abbraccia non si accorga dei cambiamenti. O non si sono più frequentati prima del parto, o c’è qualcosa che non sappiamo di questa relazione, o c’è qualcuno che continua a mentire. Banalmente, quando il ciclo non c’è più come lo giustifichi al tuo fidanzato?”.

Chi segue la storia con interesse è stato dunque costretto a scanalare da una rete all’altra, o a scegliere una delle due trasmissioni, con Zona Bianca che comunque si è dedicata alla questione per oltre quaranta minuti.

Il problema esiste e si allarga anche alla Rai, dove nel primo pomeriggio risulta assai complessa la convivenza tra Ore 14 e La Volta Buona. Se per Milo Infante la cronaca rientra nel dna del programma, differente è il discorso per Caterina Balivo, che dovrebbe fare dell’intrattenimento e della leggerezza il suo tratto distintivo.

La sensazione, pertanto, è quella di una sfida intestina alla medesima azienda che punta a togliere spettatori all’alleato – sempre più teorico – piuttosto che al rivale ufficiale. In fondo, almeno per quel che riguarda Iene e Giuseppe Brindisi, sarebbe bastato sincronizzare gli orologi ed evitare la sovrapposizione.

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