Timeline si sposa con Marco Carrara. Sta nella comfort zone, ma è ora di un rischio
Su Rai 3 Timeline ha ripreso il suo corso con Marco Carrara. La nuova edizione si allunga e dà le sue conferme, ma è ora di azzardare.
Timeline è ripreso da stamani su Rai 3 per la sua ottava edizione. Marco Carrara torna a condurre il suo spazio ampliato da quest’anno di 15 minuti in più, una promozione guadagnata sul campo per le ragioni che nel primo appuntamento di stagione sono state confermate.
La prima è legata al clima orientato ad un contesto informale tra il conduttore e l’intervistato, Carrara negli anni lo abbiamo visto timidamente crescere dentro Agorà fino a diventare un volto fresco per la Rai (tutta) e Rai 3. Su di lui leggiamo evidentemente un certo affetto al format, un po’ come un marito che ama sua moglie, con la sola differenza che questa è un programma televisivo.
Sta come a casa sua, gestisce tempi con uno stile di conduzione tutt’altro che robotico, lo studio nuovo (il Saxa 3) non lo intimorisce, anzi prende possesso evitando impacci. Nel linguaggio comune si dice “è uno alla mano“. L’esperienza insegna e può far bene se fatta con testa sulle spalle e senza il rischio di montarsela, il che può essere sempre un rischio. Caro Carrara, non cascarci!
Bene la Timeline a scorrimento sullo sfondo. Un elemento visivo-scenografico di non poco conto. Centralizza la mission della trasmissione, un racconto in immagini che arricchisce e contestualizza l’argomento trattato o l’ospite.
Ospite con tutti i comfort attorno a sé. Facilitato da un magro pubblico dichiaratamente di parte (NB.: è fan dell’intervistato/a) che gli applaude e da un’intervista che non ha pretesti di lanciare tranelli, ma solo l’obiettivo di raccontare personaggi dei nostri tempi evidenziandone le qualità.
Insieme al fotoreporter pluripremiato Valerio Nicolosi è stato affrontato il tema di più stretta attualità. Il drammatico conflitto in Medio Oriente ha dato modo di approfondire il contesto della guerra da un altro punto di vista, quello del racconto personale di chi conosce ed ha frequentato il territorio. Non si banalizza, bensì si aggiunge qualcosa a ciò che il pubblico sa. Questa si chiama informazione.
Con la novità del secondo ospite, l’imitatrice e attrice Valentina Barbieri (rivelazione dei social e di GialappaShow) alla sua prima intervista in Rai, l’atmosfera si alleggerisce. Toni divertiti, qualche risata in più, le imitazioni ormai cult dell’ospite. Fa colore persino il siparietto fra la Barbieri-Francesca Fagnani che leva il ruolo di intervistatore a Carrara rendendolo per qualche secondo una improbabile ‘Belva’. Improbabile poiché lui stesso lo ammette “Non sono l’ospite giusto per te“.
In effetti a Belve le domande graffianti non mancano, elemento che però pare introvabile a Timeline. Manca il guizzo della curiosità accattivante, scomoda, provocatoria, quella che può dare vibrazioni movimentate al corso dell’intervista senza il bisogno di commettere una scorrettezza ‘contro’ l’ospite. E’ tempo di sporcarsi un po’ le mani e non parlo solo di portare “Espresso” di Sabrina Carpenter su Rai 3.
Timeline resta comunque un programma piacevole, sta nella sua comfort zone ma l’azzardo non deve essere un’utopia.