Fratelli di Crozza: Maurizio Crozza nei panni di Gennaro Sangiuliano (Video)
In occasione dell’imminente ritorno in onda di Fratelli di Crozza, Maurizio Crozza veste i panni del Ministro della Cultura, Sangiuliano.
Non poteva non avere come protagonista il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, nell’occhio del ciclone per il caso riguardante Maria Rosaria Boccia, l’imitazione con la quale Maurizio Crozza ha lanciato la nuova stagione di Fratelli di Crozza, in onda sul canale NOVE (e in streaming su discovery+) a partire dal prossimo 27 settembre, in prima serata.
Ripercorrendo la surreale intervista andata in onda ieri sera al Tg1, durante la quale il Ministro della Cultura ha dichiarato di avere avuto un rapporto sentimentale con Maria Rosaria Boccia, aggiungendo che il suo ministero non ha mai speso soldi per i suoi viaggi e chiedendo scusa pubblicamente a sua moglie e alla premier Giorgia Meloni, il Ministro Sangiuliano targato Crozza si mostra pentito di quest’intervista:
Ma quale ministro! Sono uno zimbello, dopo la figura che ho fatto ieri a reti unificate! Ho ritardato Affari Tuoi per raccontare i caz*i miei!
Crozza/Sangiuliano, successivamente, ha anche elencato le numerose gaffe commesse realmente dal ministro, da Dante “fondatore del pensiero di destra in Italia” a “Times Square a Londra”, passando per Cristoforo Colombo che “seguiva i dettami di Galileo”.
L’imitazione termina con Crozza/Sangiuliano che se la prende con la Presidente del Consiglio, colpevole di non aver accettato le sue dimissioni:
Io mi sarei dimesso, ma quella bionda voleva umiliarmi. No, non la Boccia… la Meloni! Quella è cattiva, più cattiva dei comunisti. Ma che figura mi ha fatto fare al Tg1? E più che cattiva, è quello che le ha detto De Luca, tutto attaccato!
Di seguito, c’è il video con l’imitazione di Maurizio Crozza.
Fratelli di Crozza è un programma prodotto da ITV Movie per Warner Bros. Discovery Italia, firmato dal comico genovese insieme ad Andrea Zalone, Francesco Freyrie, Vittorio Grattarola, Alessandro Robecchi, Alessandro Giugliano, Claudio Fois e Gaspare Grammatico. La regia è a cura di Massimo Fusi.