Il Castello delle Cerimonie riparte da Catania con 15 nuove puntate (e senza le amarezze della realtà)
Quindici nuove puntate in onda su Real Time da venerdì 6 settembre: la tradizione è rispettata…
Il Castello delle Cerimonie è pronto a tornare su Real Time con 15 nuove puntate: il debutto dell’ottava stagione è fissato per venerdì 6 settembre in seconda serata (facciamo verso le 23:30), subito dopo la prima puntata di Bake Off Italia. La prima puntata, però, è già disponibile su Discovery Plus per gli abbonati, il che ci ha permesso di dare un’occhiata ‘in anteprima’ a quel che potrete vedere da venerdì sul canale 31 del DTT.
Il Castello delle Cerimonie 8, prima puntata: il matrimonio di Maria e Carmelo
Arrivano da Catania i primi sposi dell’ottava stagione de Il Castello delle Cerimonie, che ci terrà compagnia con un nuovo episodio settimanale fino a dicembre. Una puntata atipica vista la ‘trasferta’ verso il Continente di sposi, parenti e amici (non tutti entusiasti del matrimonio in ‘esterna’) che fa sì che alcuni dei passaggi chiave del racconto siano cassati: in compenso non manca il vero clou di ogni appuntamento, ovvero LA SFILATA DEGLI OSPITI. Un must!
A compensare la mancanza di alcuni momenti standard ci pensa il menu degli sposi: non sono tanto i tre primi richiesti, il menù terra e mare e la richiesta speciale per lo ‘spuntino’ notturno, quanto il menù musicale. Dodici cantanti dodici per quello che sembra il Festival del Regno delle Due Sicilie. E i 24′ del format non bastano a coprire tutta la carrellata di neomelodici: neanche Amadeus avrebbe mai pensato di infilare 12 concerti in una serata Sanremese (per quanto ci abbia provato…).
Una puntata strutturalmente sui generis, come del resto sembra essere questa stagione de Il Castello e non per questioni televisive. Ma ricordiamoci sempre che Il Castello e la Sonrisa sono due cose diverse, accomunate però dalla professionalità di chi gestisce e ci lavora e dalla genuinità degli eventi che accoglie.
Al Castello regna ancora la favola…
Certo è che questa nuova edizione del format prodotto da B&B Film per Warner Bros. Discovery arriva dopo mesi difficili per il Castello, o meglio per il Grand Hotel La Sonrisa: come ricorderete, una sentenza della Cassazione dello scorso febbraio ha decretato la confisca della struttura. Un finale non certo da favola per la famiglia Polese che si è ritrovata di fatto ‘senza casa’: la proprietà è passata al Comune di Sant’Antonio Abate dopo una vertenza lunga e discussa. Per non depauperare il territorio di una realtà lavorativamente importante, il Comune ha deciso di non chiudere La Sonrisa e di non modificarne la destinazione d’uso, permettendo così ai Polese e ai lavoratori, fissi e stagionali, di proseguire con le proprie attività. Nessuna bancarotta per i Polese, diversamente da quanti molti hanno creduto dopo il sequestro della struttura, nessuna chiusura per La Sonrisa, neanche nei giorni più difficili seguiti alla sentenza: quella della Sonrisa resta una realtà consolidata del settore wedding della Campania.
La salvaguardia dei posti di lavoro ha avuto, dunque, la priorità per la Prima Cittadina del comune vesuviano. Per i Polese, però, la sentenza è stata una doccia fredda che ha cambiato, inevitabilmente, il loro status di proprietari, ma non ne ha intaccato la professionalità e la dedizione. L’inizio di questa prima puntata, con uno sguardo alla cura con cui il personale si dedica agli ‘abbondanti’ interni e agli impegnativi esterni e con la ribadita esperienza di Matteo che da più di 30 anni ha la sola missione di soddisfare i propri ospiti e garantire loro di far sempre un’ottima figura, è una sorta di dichiarazione di intenti, per il presente e soprattutto per il futuro.
Di tutto questo non c’è nessuna traccia in questa prima puntata: fedele alla sua cifra, il format mette al centro la ‘favola’, gli aspetti magici delle Cerimonie al Castello, la dimensione fiabesca dei desideri – decisamente sopra le righe – dei clienti più esigenti ed esuberanti, che solitamente trovano spazio in tv. La favola, finora, si è infranta solo con la morte di Don Antonio Polese: in quel caso, la dimensione documetaria ha avuto la priorità, testimoniando – anche da punto di vista televisivo – lo sconvogimento determinato da una situazione unica, ovvero la scomparsa del protagonista del format tv raccontata attraverso il lutto della famiglia. Un omaggio che squarciò il velo, sempre ricercato e tutelato dalla produzione, tra la ‘fiaba’ del giorno speciale degli ospiti e la realtà di quotidiano spesso molto difficile, per tanti motivi.
Vedremo se nel corso di queste 15 puntate ci sarà qualche cenno alla vicenda giudiziaria: conoscendo la condotta dei Polese – che nei giorni più caldi hanno evitato ogni tipo di commento e hanno ripreso a fare attività social solo dopo la pronuncia delle Autorità Locali – e lo spirito di questo programma, direi che non ci saranno riferimenti espliciti alla vicenda. Il Castello è un luogo magico, fatto per esaudire i desideri e se ne racconta quel che è utile alla magia; le vicende ‘private’ de La Sonrisa sono altro e restano altrove.
Il Castello delle Cerimonie, il racconto del reale resta il suo tesoro
Potrà sembrare un paradosso, ma è proprio la fiaba – come abbiamo sempre detto – a essere la chiave del successo e della bellezza di questo format. L’altro ingrediente fondamentale è una colta ironia che permette di giocare con gli eccessi senza snobismo, ma con la curiosità di un ricercatore e il gusto per il divertimento. Seguendo le puntate si diventa parte della festa, ci si immedesima nelle ‘sofferenze’ degli invitati, si invidia loro l’assaggio delle pietanze, si anela quella capacità di divertirsi spesso senza limiti. Nello stesso tempo, la presentazione dei festeggiati e i commenti dei loro ospiti tratteggiano un affresco sociale sempre molto attento, forse meno immediato rispetto alle dorature barocche, ma più prezioso. Sarà bene non perdere questa occasione di racconto del sociale. Sarà bene che Il Castello continui a raccontarci.