Noos, il paleontologo Chiarenza che si è appassionato di dinosauri grazie a Piero Angela. Alberto: “Sarebbe orgoglioso della tua presenza qui”
Noos, alla seconda edizione, non dimentica l’eredità di Piero Angela ma la rafforza, tramite i volti dei giovani ricercatori, come Alessandro Chiarenza, la cui storia ci riporta a una storica trasmissione del divulgatore
Fonte: Profilo X di Alberto Angela
Ad agosto saranno due anni dalla scomparsa di Piero Angela, eppure quelle parole che il papà di SuperQuark ci ha lasciato, quell’“ora tocca a voi fare la vostra parte per questo nostro difficile Paese” continuano a risuonare forti e attuali. E, soprattutto, ad essere un monito per tutti coloro che davvero vogliono porre un contributo alla ricerca nel nostro Paese. Un equipaggio, verrebbe da dire, di volenterosi e volenterose che non può non essere capitanato dal figlio Alberto, non caso scelto dalla Rai per proseguire l’avventura divulgativa di SuperQuark con Noos.
Giunto alla seconda edizione, Noos sta crescendo e diventando sempre più autonomo rispetto al programma di cui ha preso la difficile eredità. L’impronta di Alberto Angela è quella che abbiamo imparato a conoscere, mentre ai collaboratori storici della sua squadra se ne sono aggiunti di nuovi. Tra loro, ha debuttato da poco un giovane paleontologo la cui storia è stata raccontata da Angela in trasmissione.
Alessandro Chiarenza, paleontologo grazie a Piero e Alberto Angela
Alessandro Chiarenza, questo il suo nome, è un giovane paleontologo al lavoro soprattutto sullo studio dei dinosauri e dei rettili dell’era mesozoica. Dopo la laurea in Scienze Naturali a Catania, si è trasferito prima a Bologna, per studiare Biodiversità ed Evoluzione e poi a Londra per il Dottorato in Scienze della Terra e Ingegneria.
La passione per il mondo dei dinosauri di Chiarenza nasce però fin da quando era piccolo: come raccontato da Angela, il piccolo Alessandro, nel 1993, era davanti alla tv per seguire Il pianeta dei dinosauri, speciale ideato da Piero e Alberto, appunto, in onda su Raiuno.
Alessandro rimase così colpito dai servizi realizzati e dalle immagini proposte che chiese alla madre di poter avere in regalo un dinosauro giocattolo. Da lì, la sua passione non si è mai fermata: prima i giochi, poi i libri, gli studi ed oggi le ricerche sul campo. Fino all’incontro con Alberto Angela.
“Piero sarebbe orgoglioso della tua presenza qui”
“È molto emozionante per un divulgatore vedere un risultato di questo tipo”, ha commentato Angela facendo entrare in studio Chiarenza, che diventa così parte del cast fisso del programma nella nuova rubrica dedicata ai dinosauri. “Certo, oggi chi sarebbe davvero orgoglioso della tua presenza qui e di quello che hai fatto è mio padre Piero”.
Il legame tra la passione di Chiarenza e il lavoro di Piero Angela viene raccontato dallo stesso speleologo:
“Quando siamo venuti a sapere della sua scomparsa stavamo effettuano degli scavi e abbiamo indossato il lutto al braccio. Quel giorno trovammo un dinosauro molto importante: scherzando, pensammo che ce l’avesse mandato lui”.
Un pensiero a cui rispondiamo come ha risposto Alberto: “Chissà…”.
L’eredità di Piero Angela non si spegne
La scelta di Alberto Angela di avere nel proprio un giovane con una storia così toccante, senza dimenticarsi ovviamente degli altri giovani ricercatori presenti nel programma, che più volte hanno sottolineato come si siano avvicinati alle discipline scientifiche grazie ai programmi di Piero, è la dimostrazione tangibile di quanto Alberto stesso disse durante i funerali del padre.
In un discorso molto toccante, in cui paragonò Piero a Leonardo Da Vinci, Alberto Angela ricordò l’importanza del lavoro del padre non solo in vita, ma anche dopo:
“Continuerà a vivere attraverso libri, trasmissioni e dischi e in tutti quei ragazzi che con sacrificio cercano l’eccellenza, nei ricercatori che malgrado le difficoltà cercano la meta nella ricerca contribuendo al nostro bene. Sarà vivo in tutte le persone che cercano di unire e non disunire, le persone che cercano di la bellezza della natura, le persone che cercano di assaporare la vita”.
Ecco che, allora, il lavoro di Noos non è più di semplice divulgazione e diffusione della conoscenza, ma diventa altro: quelle lettere di affetto e stima ricevute dalla famiglia Angela dopo la scomparsa di Piero si sono trasformate in valori, che continuano a vivere grazie alle scelte che ognuno di noi può fare.