Rai, caso Scurati: a Serena Bortone inflitti sei giorni di sospensione
Sanzione disciplinare per Serena Bortone a oltre due mesi di distanza dal caso Scurati: sei giorni di sospensione dalla Rai per la conduttrice
A oltre due mesi di distanza dal Caso Scurati che scosse la Rai, la decisione è stata presa: sei giorni di sospensione per Serena Bortone. La sanzione contro la giornalista e conduttrice di Chesarà su Rai 3, arriva dopo che a inizio maggio l’attuale AD Rai Roberto Sergio aveva annunciato l’apertura di un procedimento disciplinare in commissione di Vigilanza della Camera dei deputati.
Il caso Scurati
Antonio Scurati, ricordiamo, avrebbe dovuto partecipare ad una puntata di Chesarà nei giorni alla vigilia della festa della Liberazione. All’interno della puntata del sabato avrebbe dovuto leggere un monologo antifascista sul 25 aprile, cosa che poi non avvenne scatenando un turbine di polemiche, soprattutto fuori dalla Rai.
Serena Bortone, il post ‘incriminato’ sui social
La Bortone poco prima della messa in onda del suo programma era intervenuta sui social:
“Nella puntata di questa sera di “Che sarà” (NB.:il post era stato pubblicato sabato 20 aprile 2024, giorno della puntata) era previsto un monologo di Antonio Scurati sul 25 aprile. Ho appreso ieri sera, con sgomento, e per puro caso, che il contratto di Scurati era stato annullato. Non sono riuscita ad ottenere spiegazioni plausibili. Ma devo prima di tutto a Scurati, con cui ovviamente ho appena parlato al telefono, e a voi telespettatori la spiegazione del perché stasera non vedranno lo scrittore in onda sul mio programma su Raitre. Il problema è che questa spiegazione non sono riuscita a ottenerla nemmeno io“.
Roberto Sergio (AD Rai): “Atto dovuto”
L’AD Rai Roberto Sergio aveva così spiegato e precisato in merito:
Sulla vicenda Scurati, non è stata vietata né la partecipazione dell’ospite né la lettura del monologo. Mai è stata impedita né la partecipazione né la lettura del monologo che poi è stato rappresentato dalla signora Bortone in trasmissione. Questi sono i fatti. È stato contestato a Bortone, come avvenuto in analoghi casi, il post pubblicato sui social in violazione della normativa della policy aziendale: ci sono regole che devono essere rispettate da tutti i dipendenti. La normativa vieta di rilasciare dichiarazioni pubbliche su attività, notizie o fatti aziendali.
In più, lo stesso Roberto Sergio aveva evidenziato che il procedimento è “un atto dovuto”, ma qualche settimana dopo dalla Festa dell’Innovazione del Foglio a Venezia, l’AD Rai ha rilasciato un’altra dichiarazione ben più pesante contro Serena Bortone ritenendo che la conduttrice “doveva essere licenziata per quello che ha fatto e non è stata licenziata” e aggiungendo “A nessun dipendente di nessuna azienda sarebbe consentito di dire cose contro l’azienda in cui lavora. Lei questo ha fatto e non è stata punita“.