Europei, la bella sorpresa di Cronache di Spogliatoio. Come raccontare il calcio con la sola parola
Cronache di Spogliatoio sta raccontando gli Europei senza la benché minima immagine a supporto. Quasi due ore di sole parole con risultati sorprendenti
Non stiamo propriamente parlando di un programma televisivo, ma alla fine il risultato è tale, anche se la piattaforma che ospita il prodotto non è quella tradizionale. In questo Europeo triste per l’Italia a livello calcistico, a meritare una lode particolare è Cronache di Spogliatoio, testata giornalistica nata su Instagram che si è successivamente sviluppata attraverso il sito web, Facebook e soprattutto il canale Youtube. Ed è qui – oltre che su Twitch – che Cronache ha sviluppato i suoi prodotti, tra racconti di imprese epiche, analisi e riflessioni.
Grazie ad una struttura e ad un cast ormai solido, in occasione della manifestazione continentale si è deciso di lanciare EuroCronache, talk per commentare a caldo le partite di giornata, con un non trascurabile dettaglio: la totale assenza di video e immagini del torneo.
Proprio così: nessun gol, nessuna azione, nessuna foto. Solo e soltanto parole e giudizi capaci di protrarsi anche per due ore, in una fascia oraria che in tv un tempo veniva considerata ‘seconda serata’.
La scenografia è minimalista, seppur graziosa. Un tavolo circolare e tre protagonisti che in casi eccezionali diventano quattro. Nel mezzo, le domande degli utenti che, quasi per miracolo, non si cimentano in insulti e feroci affondi. E il merito non è di chi a monte filtra i messaggi, bensì di una magica e speriamo continuativa regola non scritta.
Gli artefici del successo hanno nomi e cognomi: Fernando Siani, conduttore con trascorsi a Inter Tv e Amazon Prime che non abbandona mai il sorriso ed una ammirabile leggerezza, e Giuseppe Pastore, vero e proprio incantatore dialettico ed enciclopedia vivente, qualità quest’ultima che ha saputo intelligentemente declinare in chiave ironica.
A ruotare, come dei satelliti attorno al sole, ecco a rotazione Fabrizio Biasin, Stefano Borghi e Riccardo Trevisani. Il telecronista Mediaset, che comunque garantisce temi e provocazioni, è l’unico a discostarsi da uno stile volutamente elegante, arrivando addirittura a prendere di mira gli utenti con attacchi ruvidi e frontali. Risultati inevitabili per una figura dall’atteggiamento volutamente divisivo alimentato in altri contesti (vedi Pressing), che Cronache di Spogliatoio riesce comunque a contenere e disinnescare, fin dove possibile.
Insomma, un’oasi (quasi) felice, per ora. Perché non ci vuole niente a montarsi la testa.