Techetecheté e quelle didascalie tutte sbagliate. No, non sono banali dettagli
A Techetecheté, solo nella puntata di giovedì, si sono contati quattro errori clamorosi nelle didascalie che indicano il nome della trasmissione riproposta e l’anno di riferimento. E non si tratta di un fatto isolato
“Ma che volete che sia, vi aggrappate ai dettagli”. Prima che ce lo venga a contestare qualcuno, ce lo diciamo provocatoriamente da soli, in anticipo. Tanto per tagliare corto ed andare subito al sodo. E noi, per tutta risposta replichiamo che “no, non sono quisquilie”, perché se sei un programma che fa della memoria e del revival il suo punto di forza, se non il suo unico motivo di esistenza, allora il rimando storico diventa il cardine, il fulcro, il centro di tutto.
Il riferimento, ovviamente, va a Techetecheté, appuntamento estivo dell’access di Rai1 che in questa prima fase sta andando in onda a singhiozzo per via della concomitanza degli Europei di calcio. Eppure, nonostante le rare uscite, le sviste si stanno sprecando, a riprova di una carenza di attenzione o di un montaggio frettoloso.
Solo nella puntata di giovedì si sono contati quattro errori clamorosi nelle didascalie che indicano il nome della trasmissione riproposta, oltre che l’anno di riferimento.
Prendete l’esibizione di Loredana Bertè. L’esecuzione di “In alto mare”, ripresa da uno show anni 80 (look ed età dell’artista potevano aiutare), è stata collocata nel 2001, addirittura all’interno di Stasera pago io di Fiorello. Altro svarione qualche minuto dopo, con Enrico Brignano ospite di Pippo Baudo a Ieri, oggi e domani, ma abbinato ad Amore mio, diciamo così, spettacolo del sabato sera del 2003 con Claudio Amendola, Matilde Brandi e Roberta Lanfranchi.
Non è andata meglio a Fred Bongusto, intervenuto nella trasmissione degli anni settanta Adesso Musica e catapultato addirittura nel 2007-2008, all’interno di Domenica In, così come a Lillo e Greg, che realizzarono uno sketch comico nello spettacolo estivo del 1999 Portami al mare, fammi sognare, magicamente posticipato di un lustro.
Una serata no può capitare a tutti, vero. Peccato però che l’abitudine allo strafalcione sia assai diffuso. Come quando, nelle settimane scorse, Raimondo Vianello, Sandra Mondaini e Heather Parisi, protagonisti nel 1981 di Stasera niente di nuovo vennero spostati al 1969 – epoca in cui la tv a colori era lontana dallo sbarcare in Italia – con tanto di titolo parzialmente ‘decapitato’ (Niente di nuovo)
Poca fortuna infine con i nomi, tra un Paul Mazzolini in arte Gazebo confuso con Pierluigi Giombini ed una Anna Marchesini privata della coda del cognome (Marchesi). Questa volta ad essere ‘cecato’ è qualcun altro.