Premio Strega, si va verso la doppia conduzione. Pino Strabioli al fianco di Geppi Cucciari (Retroscena TvBlog)
Geppi Cucciari potrebbe restare alla conduzione del Premio Strega, nonostante il ‘confronto’ dello scorso anno con il Ministro Sangiuliano. Ma al suo fianco troverebbe Pino Strabioli
Non scatenerà la stessa curiosità dell’annuncio del conduttore del Festival di Sanremo, ma sapere chi sarà al timone della serata della 78esima edizione del Premio Strega – in programma il prossimo 4 luglio, con diretta su Rai 3 – potrebbe rivelarsi ugualmente interessante, a fronte soprattutto delle polemiche andate in scena lo scorso anno, quando si manifestò il gelo in diretta tra Geppi Cucciari e il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano.
Prima l’ingenua (e colpevole) confessione del Ministro di non aver letto approfonditamente i libri in concorso (nonostante fosse in giuria) e, a seguire, l’irriverente reazione della comica sarda, capace di riempire di surreale imbarazzo gli istanti immediatamente successivi a quella dichiarazione.
Un confronto che ha lasciato delle scorie, a partire da quando – nel dicembre 2023 – Il Fatto Quotidiano parlò di una diffida, ad opera di Sangiuliano, nei confronti del programma di Radio 1 Un giorno da pecora – condotto da Giorgio Lauro e dalla stessa Geppi – per le continue ironie ai suoi danni.
E’ stata poi la volta della cerimonia al Quirinale con i candidati ai David di Donatello. L’appuntamento, che la Cucciari curava da tempo, quest’anno è passato nelle mani di Teresa Mannino, alimentando ulteriormente i dubbi di chi avanzava l’ipotesi di una studiata strategia tesa ad evitare qualsiasi contatto tra l’attrice ed il Ministro.
Eppure, l’incontro tra i due potrebbe riavvenire là dove tutto è cominciato. Per l’assegnazione dello Strega, che si terrà come da tradizione al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, si starebbe infatti pensando ad una conferma di Geppi, reduce dal meritato successo di Splendida Cornice, che però verrebbe affiancata da Pino Strabioli.
Il volto de Il Caffè fu al timone della manifestazione nel 2016, in occasione dell’edizione numero settanta, e di nuovo nel 2019. La sua figura – che avrebbe vinto la concorrenza di Giorgio Zanchini – sarebbe pertanto un sinonimo di garanzia e di continuità. Resta da capire se l’eventuale convivenza scatenerà il mal di pancia di qualcuno.
Per la cronaca, a contendersi il Premio saranno Donatella Di Pietrantonio, Chiara Valerio, Paolo Di Paolo, Raffaella Romagnolo, Dario Voltolini e Tommaso Giartosio.