La volta buona, Balivo punge anche all’ultima puntata: “180 puntate non sono servite a niente”
Finale di stagione per La volta buona: la frecciatina di Caterina Balivo, che ringrazia però il direttore Mellone
Non poteva non chiudersi con una stoccata della propria conduttrice la prima edizione di La volta buona. Caterina Balivo, che lo scorso settembre inaugurò il programma sottolineando la complicità che ancora non si era creata con gli autori, si è lasciata andare infatti nei minuti finali dell’ultima puntata ad una frecciatina ancora una volta indirizzata a chi ha lavorato al programma.
Fabrizio D’Alessio, entrato in studio dopo essere stato spedito a Fregene per un breve collegamento, è stato corretto dal dietro le quinte sulla posizione che doveva assumere in favore di telecamere. A quel punto la conduttrice non si è trattenuta: “Niente, 180 puntate non sono servite a niente, né per te né per tante altre persone, neanche per me”.
I ringraziamenti finali invece si sono concentrati attorno al nome di Angelo Mellone, direttore dell’Intrattenimento Daytime. “Ci ha fatto lavorare in autonomia, sempre, permettendoci anche di sbagliare” ha spiegato Caterina Balivo. La conduttrice ha voluto poi tributare un ultimo ringraziamento alla produttrice Marina Morbiducci, che al termine di questa stagione va in pensione.
Balivo ha deciso però di non dare appuntamento a settembre, limitandosi ad augurare una buona estate ai propri telespettatori. La volta buona tornerà comunque anche nella prossima stagione televisiva. A confermare la notizia è stata una scritta comparsa nel ledwall dello studio negli ultimi secondi di trasmissione.
Caterina Balivo e la sua squadra dunque torneranno dal prossimo settembre nel primo pomeriggio di Rai 1. Si conclude così la stagione che ha tenuto a battesimo La volta buona, partita con non poche incertezze e conclusasi con ascolti in crescita. Un ultimo dubbio però resta: fra la conduttrice e il suo gruppo di lavoro sarà scattata la scintilla? Anche dall’ultima battuta riservata oggi parrebbe di no, ma siamo pronti ad essere smentiti, magari già il prossimo settembre.