Universitas Tenebrarum: trama, cast e dove vedere la nuova serie tv con Natalino Balasso che ironizza sul mondo universitario
Il mondo delle Università italiane è al centro della nuova serie tv comedy frutto della collaborazione con il DamsLab di Bologna e che ha coinvolto nella realizzazione anche alcuni studenti e studentesse
Il mondo delle Università italiane e dei personaggi che le popolano non potevano non diventare protagonisti di una serie tv. È nata da questa premessa Universitas Tenebrarum, serie tv inizialmente messa a disposizione sulla piattaforma CircoloBalasso (a cura di Natalino Balasso, presente nel cast) e che dal 1° maggio è approdata anche su Prime Video con la sua prima stagione. Volete sapere di cosa parla? Proseguite nella lettura!
Universitas Tenebrarum, la trama
La serie è ambientata all’interno della fantasmatica “Universitas Tenebrarum”, ateneo immaginario che vuole a tutti i costi scalare la classifica delle università mondiali per aggiudicarsi più fondi. Al lavoro, per raggiungere questo obiettivo, ci sono professori ordinari, professori associati, ricercatori, assistenti, dottorandi, segretari, uscieri e portinai.
Tutti si agitano in aule affollate, edifici storici, corridoi e biblioteche. Ogni giorno si scontrano con un esercito di studenti scalcinati, impreparati, furbi e vendicativi. Gli studenti e i professori condividono forzatamente, gabinetti, aule, corridoi, tempo, progetti di vita, aspirazioni e incubi.
Un frullato di angherie, piccoli soprusi, fragilità e assurdità dagli imprevisti risvolti comici e grotteschi. Naturalmente Universitas Tenebrarum invece che raggiungere le vette della classifica precipiterà sul fondo in un susseguirsi di spirali sgangherate e improbabili.
Univeristas Tenebrarum, quante puntate sono?
In tutto, le puntate della prima stagione sono dodici, ciascuna della durata di quindici minuti, tutti disponibili su Prime Video.
Universitas Tenebrarum, il cast
- Bob Messini è il Professor Selva-Calboni: il decano della facoltà. Un vecchio barone. Anziano e un po’ rimbambito. É oggetto di scherno da parte degli studenti e dei suoi colleghi più giovani. É stanco, imbolsito e cerca di arrivare indenne alla pensione. Insegna Sociologia delle Lingue Morte,ma all’inizio di ogni anno fa di tutto perché dopo le prime lezioni, gli studenti annoiati non si presentino più e lo lascino in pace.
- Natalino Balasso è il Professor D’Ambrosio: un Professore Ordinario di mezza età, un po’ sovrappeso e sdrucito nei modi, il prototipo dell’accademico di buona volontà. Rispettoso in modo quasi supino degli studenti e delle loro esigenze, pieno di umana comprensione per le lentezze e i difetti della macchina burocratica dell’università. Ha idee e progetti che sottopone alla direttrice del corso, la Marzadori. Ma questa, fingendo interesse, cestina ogni nuova proposta. D’Ambrosio viene tenuto in disparte dai colleghi, gli verrà tolto anche l’ufficio e verrà spedito in un sottoscala buio.
- Angela Malfitano è la Professoressa Marzadori: la direttrice del Dipartimento. Pensa esclusivamente al denaro necessario a far funzionare il dipartimento e alle statistiche e le classifiche accademiche utili per accumulare punteggio per il rating. Non insegna più da tempo e lascia che le lezioni vengano svolte dai suoi assistenti che tiranneggia e umilia. É una donna astuta e senza scrupoli, che cerca di fare carriera. Ha il vizio segreto del whisky che nasconde in uno schedario nel suo ufficio.
- Stefano Pesce è il Professor Ferrari: un elegante Professore Ordinario, brizzolato e atletico. Aveva sogni e aspirazioni, ma le ha smarrite e ora non sa bene cosa ci sta a fare all’università. É un noto casanova, ha concupito più di una studentessa o ricercatrice. Tutti lo sanno. Ora è un po’ affaticato. Dopo una lezione all’improvviso comincia a vedere nude le sue studentesse e poi anche gli studenti e pian piano anche i bidelli e i colleghi. Nessuno se ne accorge, ma Ferrari è sempre più allucinato ed estraneo e comincia a immaginare di volare tra gli affreschi del palazzo, come un putto.
- Martina Sacchetti è la Professoressa Bernardi: una giovane ricercatrice. É molto elegante e preoccupata della sua carriera. Deve preparare il difficile esame di abilitazione per diventare professoressa associata. Le servono 5 voti. Farà di tutto per ottenerli e la Marzadori le promette aiuto.
- Lorenzo Ansaloni è Armando: il bidello più anziano e trascorre le sue giornate annoiate e inoperose nella portineria della facoltà. É il bidello di fiducia, una sorta di Leporello del dipartimento. Scansafatiche, cordiale in apparenza, in realtà cinico. Odia tutti gli studenti.
- Natalino Balasso è Gerry: più che un bidello è una portinaia d’altri tempi. Veneto, quasi analfabeta, usa una lingua tutta sua, incomprensibile e ridicola. Gerry pensa che la portineria dell’università sia un po’ casa sua, qui cucina, stira, lava i panni, dorme.
- Natalino Balasso è Il Magnifico: il Rettore dell’Università, il suo monarca, il potere assoluto, il grande capo. É un ometto basso, con una vocina sgradevole. Compare ovunque quando meno te lo aspetti. É il terrore della Marzadori, ma viene a sua volta vessato dalla sua segretaria La Valkiria, con la quale ha un rapporto sado-maso.
- Titta Ruggeri è una Visiting Professor: nome importante all’interno dell’Accademia; una professoressa che ha fatto carriera all’estero e che può alzare il ranking delle Università con le quali collabora. Altezzosa, preparatissima, snob e boriosa fino al limite della sopportazione.
- Andrea Santonastaso è lo psicanalista: un professionista serio, preparato ma forse non abbastanza per sentire le visioni erotiche del professore Ferrari che evidentemente non riesce, pur provandoci, a curare.
- Licia Navarrini è la Madre di Selva-Calboni: possessiva e invadente, insoddisfatta della carriera accademica del figlio.
- Donatella Allegro è l’amministrativa.
- Alice Bortolini
- Simone Pavan
- Teresa Duccento
- Francesca Veronesi
- Sara Certa
- Gabriele Colombo
- Eleonora Landi
- Claudia Fois
- Anna Lucia Autiero
- Erica Mattioli
- Mattia Baldacci
- Michele Espro
- Xin Zhao
- Younes El Bouzari
- Sergio Ranconi
Universitas Tenebrarum, registi e sceneggiatori
La serie è stata scritta e diretta da Michele Mellara ed Alessandro Rossi, che hanno deciso di dedicarsi ad un progetto interamente differente rispetto ai documentari a cui hanno lavorato in passato. “Il mondo universitario, anche se di una assurda università immaginaria come quella che raccontiamo, è poco raccontato in Italia e soprattutto quasi mai in chiave satirica o comico-umoristica”, hanno raccontato. “Eppure, come ogni altra istituzione, si presta alla messa in scena delle idiosincrasie e delle piccole e grandi sopraffazioni provocate dall’arrivismo, dalla cecità del potere, dall’individualismo. Abbiamo creato un microcosmo che si agita ai margini del verosimile sempre pronto a precipitare nell’assurdo e nel paradosso, un mondo popolato di personaggi negativi, senza eroi e quindi senza anti-eroi: tutti fanno tutto col fine di affermare sé stessi e le proprie più o meno plausibili necessità, o semplicemente per cercare di stare a galla nella guazza di Universitas che tutto avvolge in un torpore senza entusiasmo”.
Universitas Tenebrarum, produttori
Mammut Film produce la serie, con il supporto di Emilia-Romagna Film Commission; DAMSLAB; INCOM e CITEM, con cui è stato attivato un laboratorio per studenti del primo anno delle due lauree magistrali (che hanno seguito delle lezioni propedeutiche e hanno lavorato come stagisti nei vari reparti durante le riprese, all’interno di una proposta formativa resa possibile dai docenti prof.ssa Veronica Innocenti e prof. Luca Barra e della direttrice del DamsLab prof.ssa Roberta Paltrinieri); BSMT, la scuola di musical di Bologna e il Ministero della Cultura.
Universitas Tenebrarum, dov’è girato?
La serie è stata interamente girata negli spazi di DamsLab-Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna.
Dove vedere Universitas Tenebrarum?
È possibile vedere Universitas Tenebrarum solo in streaming su Prime Video. Bisogna quindi sottoscrivere un abbonamento alla piattaforma, che offre un mese gratis di prova. Poi il costo è di 4,99 euro al mese o 49,90 euro all’anno. Da aprile 2024 nei contenuti sono inseriti alcuni spot pubblicitari: per eliminarli bisogna aggiungere 1,99 euro al mese.