Le Ragazze 2024, puntata 22 ottobre: Sveva Casati Modigliani, Rosetta Martinez, Giovanna Nocetti e Rosanna Marani
Francesca Fialdini torna alla conduzione de Le ragazze 2024, nona edizione del programma che racconta le storie di donne appartenenti a differenti generazioni
Il racconto di differenti generazioni di donne tramite lo sguardo di alcune protagoniste che hanno lasciato il segno nei decenni passati: dopo un’edizione primaverile, Le Ragazze 2024 torna con nuove puntate autunnali e la settima edizione. Un bel traguardo per il programma, che conferma alla conduzione Francesca Fialdini, a cui spetta il compito di accompagnare il pubblico dentro le vite di figure che hanno fatto, ciascuna a modo loro, la Storia dei propri tempi. Curiosi di saperne di più? Proseguite nella lettura!
Le ragazze 2024, puntate
Quarta puntata, 22 ottobre
In questa puntata la famosa scrittrice Sveva Casati Modignani, pseudonimo di Bice Cairati, autrice di maggior successo della letteratura rosa italiana da oltre 40 anni. In apertura la decana una Ragazza degli anni ’40, Rosetta Martinez, la cui vita è stata interamente dedicata alla medicina ai suoi pazienti e all’insegnamento. A seguire le storie di Giovanna Nocetti, cantante e volto televisivo degli anni ’70 in Rai e Mediaset, e di Rosanna Marani, la prima donna giornalista a scrivere sulla Gazzetta dello Sport.
Terza puntata, 15 ottobre
La puntata si apre con il racconto di Luciana Rossi, nata nel 1938, che rappresenta le “ragazze” degli anni ’40. Cresciuta in una famiglia di contadini a Ponti sul Mincio, Luciana è costretta fin da giovane a lavorare sia nei campi che nell’osteria gestita dal padre. La vita di campagna non le si addice e sogna la grande città. Si trasferisce così a Roma, dove lavora come sarta e conosce Luciano, che diventerà suo marito. Una volta sposata, Luciana inizia a lavorare nella pasticceria-pizzeria della famiglia del marito, nel quartiere Prati. Con il tempo, il locale si trasforma in una trattoria di successo, grazie alla determinazione e all’intraprendenza di Luciana. Nonostante le tragedie che colpiscono la sua vita, come la perdita del figlio maggiore e del marito, Luciana trova la forza di andare avanti, dedicandosi con passione al lavoro e ai suoi figli. Il programma prosegue con le storie di due donne nate negli anni ’50, che incarnano lo spirito di emancipazione della loro generazione. La prima è Paola Lucidi, nata nel 1950 a Roma. Paola, timida da bambina, riesce a trasformarsi in una regina delle pubbliche relazioni nella capitale. Dopo un matrimonio precoce e una separazione a 28 anni, intraprende una carriera di successo come Pr nei locali più esclusivi di Roma, per poi reinventarsi come casting director in televisione. Successivamente, si trasferisce a Barcellona per iniziare una nuova fase della sua vita. Maria Lucia Alonzi, nata nel 1957 a Sora, rappresenta invece la custode della tradizione. Cresciuta nel forno di famiglia, dove apprende l’arte della ciambella sorana, scopre durante le vacanze estive una passione per il ricamo. Nonostante le difficoltà e un amore contrastato con Ciro, che si conclude con una “fuitina”, Maria Lucia riesce a mantenere viva la tradizione familiare, gestendo con successo il forno delle ciambelle. Gli anni ’80 vengono rappresentati da Marta Maragno, nata a Padova nel 1969, che incarna lo spirito avventuroso di quel decennio. Appassionata di motori fin dall’adolescenza, Marta diventa la prima donna istruttrice della Federazione Italiana Fuoristrada a soli 23 anni. Partecipa a viaggi avventurosi in Tunisia e si cimenta in sport estremi come bungee jumping, rafting e paracadutismo. Un’altra protagonista è Afsoon Neginy, nata a Teheran nel 1962, che racconta un viaggio di successo dall’Iran all’Italia. Cresciuta durante il regno dell’ultimo Scià, decide di studiare all’estero durante la Rivoluzione Islamica, arrivando in Italia poco prima della guerra Iran-Iraq. Dopo essersi laureata in farmacia a Perugia, Afsoon diventa una manager di spicco nel settore della cosmetica, tanto da essere inserita da Forbes Italia tra le 100 donne italiane di maggior successo nel 2021.
Seconda puntata, 8 ottobre
Ad aprire la puntata una Ragazza degli anni ‘50, ovvero Brunella Tocci, Miss Italia nel 1955, è una delle poche vincitrici nella storia del concorso a non aver voluto intraprendere la carriera di attrice e modella. Il suo sogno è sempre stato fare la giornalista e ci riuscirà nel corso degli anni ‘60, diventando una delle prime giornaliste televisive Rai.
Seguono due Ragazze degli anni anni ‘60, Simona Marchini e Maria Bordiga. La Marchini, nota al grande pubblico per gli straordinari personaggi interpretati, nasce a Roma nel 1941 in una famiglia di costruttori, respirando fin da piccola idee antifasciste. Dopo due matrimoni falliti, il primo con un uomo molto possessivo con cui ha una figlia, il secondo con il calciatore della Roma Francesco “Ciccio” Cordova, incontra Don Lurio, che riconosce il suo talento brillante e la incoraggia a fare un provino. Da qui nasce il suo primo personaggio, quello della prostituta Iside Martufoni, l’ammiraglia della Balduina e poi molti altri, come quello della telefonista di “Quelli della notte”. Tuttavia, la passione più grande, trasmessale dal padre tanto amato, è quella per l’arte e ancora oggi, Simona gestisce con successo la galleria d’arte di famiglia, da lei riaperta nel centro di Roma.
A intrecciarsi al suo racconto è la storia di Maria Bordiga, una vita dedicata alla pastorizia. Nata nel 1946 a Bagolino, un piccolo villaggio nella Valsabbia, non ha mai lasciato il suo paese e si è sempre dedicata con passione a un mestiere durissimo, che ha ereditato dai genitori. Primogenita di otto figli, Maria impara fin da piccola a convivere con il duro lavoro e con le difficoltà della vita rurale. Frequenta la scuola fino alla quinta elementare poi, a soli 14 anni, inizia a lavorare come domestica in un paese vicino, dove rimane per cinque anni per poi tornare a Bagolino per aiutare la madre. All’età di 20 anni vive uno dei periodi più belli della sua vita, lavorando in un rifugio sull’Adamello, a 3000 metri di altitudine. Dal suo matrimonio ha tre figli: due gemelle e un maschio, Diego. Quando Diego cresce, la famiglia acquista delle mucche e Maria inizia a produrre il Bagòss, il formaggio tipico della sua terra.
Seguono due Ragazze degli anni ‘70. Oggi docente universitaria, Cinzia Pierantonelli nasce a Roma il 23 settembre 1957. Studia al Liceo Scientifico Malpighi e negli anni della contestazione si avvicina ai collettivi femministi. All’Università La Sapienza sceglie germanistica e, per imparare il tedesco, si reca per la prima volta a Berlino Ovest. Lì osserva da vicino la realtà di una città divisa in due dal Muro e profondamente segnata dagli innumerevoli tentativi di fuga di tante persone da Berlino Est. Interessata a studiare la letteratura femminile della DDR, dopo la laurea ottiene una Borsa di Dottorato presso la prestigiosa Humboldt Universität a Berlino Est. Durante il suo soggiorno di un anno si accorge dei meccanismi di controllo messi in atto dal governo tramite la Stasi, l’organizzazione interna attraverso cui il regime spia tutti i cittadini per bloccare sul nascere qualunque scintilla di dissenso.
La sua storia è intrecciata con quella di Nadia Buoso, bigliettaia del Teatro La Fenice di Venezia. Nata a Venezia il 1° dicembre 1952. Figlia unica, padre operaio e mamma casalinga, Nadia è una bambina simpatica e vivace. Frequenta la scuola di stenografia, segretaria d’azienda e tenutaria di paga. All’inizio degli anni ‘70 conosce Claudio, un giovane gentile che le cede il posto a sedere sull’autobus: si sposano, non ancora maggiorenni, nel febbraio del 1973 quando Nadia è già incinta. Dopo la nascita di suo figlio inizia a lavorare come stenografa negli uffici della Mostra del Cinema di Venezia, e subito dopo come cassiera alla biglietteria del Lido. Quando le dicono che un’anziana bigliettaia del Teatro La Fenice si è infortunata, Nadia si presenta per sostituirla anche se è un mondo che non conosce: non è mai stata in teatro e non ha mai visto un’opera lirica. Da quel momento La Fenice diventa tutta la sua vita.
Prima puntata, 1° ottobre
Ad aprire la puntata, come di consuetudine la decana, una Ragazza degli anni ‘50: Filomena Iemma, la mamma di Elisa Claps. Nata a in provincia di Matera nel 1937, Filomena inizia a lavorare subito dopo aver conseguito il diploma e a 27 anni, con l’aiuto del padre, riesce a comprare un appartamento in un condominio in centro a Potenza dove dopo qualche anno viene ad abitare il suo futuro marito Antonio Claps. Una vita fatta di cose semplici sconvolta domenica 12 settembre 1993 dalla scomparsa di Elisa, la sua terza figlia, nata nel 1976 dopo i fratelli Gildo e Luciano. Da quel momento Filomena la cercherà lottando contro omissioni e insabbiamenti. Il corpo di Elisa verrà ritrovato il 17 marzo del 2010 proprio nella Chiesa della Santissima Trinità.
È poi la volta di due Ragazze degli anni ‘70. Tra le più grandi ballerine di danza classica italiane, Oriella Dorella sin da piccolissima mostra una chiara passione per la danza. Un giorno legge sul giornale che sono aperte le iscrizioni per la scuola di danza del teatro “Alla Scala” e con grande determinazione insiste con i genitori affinché la portino alle audizioni. Così inizia la sua lunga carriera nel prestigioso teatro. Frequenta l’accademia, entra nel corpo di ballo, diventa prima ballerina e, infine, Étoile. Calca le scene dei più grandi palcoscenici del mondo, lavorando anche con il grande Rudolf Nureyev. Nel 1980 arriva una svolta nella sua vita: conosce Gianni Boncompagni che la vuole in televisione per il suo programma “Drim”. Questo evento la lancia nel mondo televisivo e l’anno successivo la porta a “Fantastico”, in coppia con Heather Parisi. La sua scelta di lavorare in Tv non è ben vista nel mondo della danza, ma Oriella non se ne è mai pentita, anzi è orgogliosa di essere stata la prima ballerina classica ad avvicinare il pubblico televisivo a quest’arte.
A intrecciarsi al suo racconto la storia di Elisabetta Canitano, una ginecologa che ha dedicato tutta la sua vita lavorativa al servizio pubblico nel contesto della legge 194 sull’aborto. Nata nel 1955 da una relazione extraconiugale tra un giovane medico e una donna più grande già sposata, sin da ragazza dimostra un forte spirito indipendente e una spiccata intelligenza. Frequenta il conservatorio e il liceo classico Mamiani ,tra i più prestigiosi licei romani, dove vive in prima persona le rivolte studentesche del ’68, partecipando alle occupazioni e alle lotte femministe. All’Università sceglie di studiare ginecologia rafforzando la consapevolezza che la donna debba sempre essere messa al primo posto e difesa nelle sue scelte.
Seguono due Ragazze degli anni ‘80. Marina Gamberini è una sopravvissuta alla strage avvenuta alla stazione ferroviaria di Bologna dove lavorava per l’azienda che ne gestiva la ristorazione. Nasce il 2 luglio del 1960 a Bologna in una famiglia di contadini. Una volta conseguito il diploma come assistente per le comunità infantili, inizia a lavorare come operaia in un’industria alimentare. Il 2 agosto del 1980 è di turno presso gli uffici dell’azienda di ristorazione per cui lavora al primo piano della stazione, quando alle 10.25 nella sala d’attesa di seconda classe esplode un ordigno, provocando oltre 200 feriti e 85 morti. Il senso di colpa per essere sopravvissuta la getta in un baratro dal quale fatica a risalire. A salvarla sarà la psicoterapia e l’incontro con Peppe, l’uomo che poi sposerà e con cui avrà un figlio, Gianluca. Oggi Marina, scampata a quell’attentato di matrice fascista, fa parte dell’Associazione Familiari Vittime del 2 agosto 1980.
La sua storia è intrecciata con quella di Paola Manfrin, ex valletta televisiva, oggi direttore creativo e pubblicitario. Paola nasce il 16 marzo del 1960 a Milano. Suo padre, Umberto, è uno degli ideatori del celebre fumetto “Tiramolla”. Dall’età di 5 anni Paola inizia un’intensa attività come modella pubblicitaria che va avanti ininterrottamente sino al 1976, quando Mike Bongiorno la sceglie come sua valletta per “Scommettiamo”, il nuovo quiz televisivo del giovedì sera su Rai1. Ma Paola ha ben poco della valletta tradizionale: sfrontata e impertinente, spesso sbadiglia, si guarda intorno con l’aria seccata, fa boccacce alle telecamere durante la trasmissione. Nel corso di una puntata, alla richiesta di Mike di mostrare le mani, esibisce i palmi con la scritta “scemo chi legge”, tra le risate del pubblico. L’enorme popolarità a Paola sta subito stretta. Decide così di non rinnovare il contratto e di riappropriarsi della sua vita che di lì a poco la catapulta nel mondo della pubblicità, non più come modella ma come grafica e creativa.
Quando va in onda Le ragazze 2024?
Il programma va in onda da martedì 1° ottobre 2024, alle 21:20, su Raitre.
Le ragazze, il programma
In ogni puntata cinque donne di diverse generazioni raccontano la loro vita e come sempre si parte con la decana della puntata. I racconti personali hanno sullo sfondo la storia del Paese e illuminano eventi che hanno riguardato tutti noi. Ogni racconto de Le Ragazze viene arricchito dall’archivio privato delle protagoniste e dai preziosi materiali delle Teche Rai, oltre che da una colonna sonora scelta ad hoc per ogni epoca.
Le Ragazze è un programma di Cristiana Mastropietro, Riccardo Mastropietro e Giulio Testa, scritto da Cristiana Mastropietro con Francesco Calella, Gianluca De Martino, Diego Di Gianvito, Giulia Rossi e Claudia Panero e prodotto da Pesci Combattenti per Rai Cultura. La regia è di Riccardo Mastropietro e, per le storie, di Antonio Miorin. Il produttore esecutivo Pesci Combattenti è Riccardo Mastropietro, il delegato Rai è Giulia Lanza.
Le ragazze 2024, quante puntate sono?
Non è noto il numero di puntate dell’edizione autunnale del programma. In primavera sono andate in onda quattro puntate.
Chi conduce Le ragazze?
A condurre questa edizione, la sua terza consecutiva, è Francesca Fialdini, giornalista nata a Massa nel 1979. Tra i programmi da lei condotti in passato, Unomattina in famiglia, Unomattina, Lo Zecchino d’Oro, La Vita in Diretta e Fame d’amore. Attualmente conduce anche Da noi… a ruota libera. Ha all’attivo anche la conduzioni di alcuni programmi radiofonici.
Le ragazze su RaiPlay
Oltre che durante la messa in onda su Raitre, è possibile vedere Le ragazze in streaming su RaiPlay e sull’app per smart tv, tablet e smartphone. A questo link la pagina ufficiale del programma, su cui è possibile rivedere anche le edizioni precedenti.
Le ragazze 2024, puntate primavera
Quarta puntata, 4 maggio 2024
L’ultima puntata si apre con Elvia Figliuolo, in arte Misselvia, una delle primissime paroliere della musica italiana e spetta a lei, ragazza degli anni ’40. Nata a Potenza nel 1924, Elvia si trasferisce con la famiglia a Milano nel corso degli anni ‘30. Dopo gli studi magistrali diventa segretaria di Giuseppe Gallazzi, titolare delle Edizioni Musicali Francis Day, e inizia ad adattare in italiano i testi delle canzoni straniere, tra cui brani intramontabili come “Cantando sotto la pioggia” e “Guancia e guancia”. Si iscrive come autrice alla SIAE e sceglie lo pseudonimo Misselvia, formato dalla parola inglese Miss, signorina, unita al suo nome, Elvia. Iva Zanicchi, Bobby Solo, Dalida, Nada, Michele, Natalino Otto, Caterina Valente, Mina, Celentano sono solo alcuni dei nomi che hanno cantato i suoi testi. A seguire due ragazze degli anni ‘60. Leontine Snell, ballerina che ha debuttato, a soli 15 anni, al Lido di Parigi come prima donna nel leggendario corpo di ballo delle Bluebell, e Venere Scaranna, donna vigile urbano tra le prime d’Italia. Nata in una famiglia di umili origini, trascorre l’infanzia giocando tra le macerie lasciate dai bombardamenti alleati. Nonostante le precarie condizioni economiche, Venere ingaggia una vera e propria battaglia in famiglia perché vuole continuare a studiare. Chiudono la sequenza due ragazze degli anni 2000. La cantante Veronica Lucchesi nasce a Pisa nel 1987 ma cresce a Viareggio e fin da piccola ama indossare tante maschere, proprio come da tradizione locale. Veronica cresce con il mito americano, la cultura hip hop e il sogno di vivere a New York: l’attentato alle Torri Gemelle dell’11 settembre 2001 la sconvolge e apre un periodo di paure e dubbi nella sua vita. All’Università sceglie Giurisprudenza ma non è felice: l’incontro con una vecchia amica del liceo diventa decisivo la indirizzerà verso il teatro. Tra un corso di recitazione e l’altro conosce Dario Mangiaracina, con cui inizia a suonare e comporre musica e nel 2011 insieme danno vita al gruppo musicale La Rappresentante di Lista. La sua storia si intreccia con quella di Marina Cuollo, 42 anni, scrittrice, speaker e attivista napoletana. Sin dalla nascita è affetta da una rara sindrome, quella di Melnick Needles, che provoca una grave condizione degenerativa di disabilità. Fin dall’adolescenza Marina deve affrontare ostacoli e pregiudizi. Affronta complessi interventi chirurgici, rinuncia al Liceo Artistico perché lontano da casa, ma al momento della scelta universitaria è inamovibile. Si laurea in Scienze Biologiche e inizia a lavorare come ricercatrice, ma alla fine la vocazione per la scrittura prevale. Esce nel 2017 il suo primo libro “A Disabilandia si tromba”, un saggio umoristico ma anche di denuncia in cui racconta le esperienze di vita, anche sessuale, e la disabilità. In questa puntata Francesca Fialdini incontra il giornalista e scrittore Gianni Riotta.
Terza puntata, 27 aprile 2024
La prima protagonista della puntata è Franca Re Dionigi. Nata a Milano nel 1929, a 10 anni impara a fare l’elettricista nel negozio di suo padre in Corso Garibaldi. Gli anni della guerra sono terribili ma ancora di più lo sono le continue partenze del padre, vissute dalla piccola Franca come ripetuti abbandoni. Diventata adulta, questo trauma getta un’ombra sulle sue storie d’amore: la paura di essere lasciata la spinge ad essere sempre lei ad abbandonare per prima e così non si sposerà mai. L’amore però non le manca, grazie al suo legame con la madre e soprattutto con la sorella Marisa, al suo fianco in negozio fino alla sua morte. Miope sin da bambina, Franca ha perso progressivamente la vista e da un anno è completamente cieca, ma questa condizione non ha scalfito la sua inesauribile vitalità. Tutte le mattine apre il negozio e vende materiale elettrico ai suoi affezionati clienti.
È poi la volta di due Ragazze degli anni ‘60: Ottavia Piccolo ha lavorato con grandi registi, è stata premiata come migliore attrice femminile al Festival di Cannes, ha vinto un Nastro d’Argento, un David Speciale e un Globo d’oro come miglior attrice rivelazione. Figlia unica di un maresciallo dei carabinieri, aveva solo undici anni quando la madre, appassionata di teatro, la porta ad un provino dove viene scelta come la protagonista di “Anna dei miracoli” di William Gibson, per la regia di Luigi Squarzina. La sua vita da quel momento cambierà per sempre. A intrecciarsi al suo racconto è la storia di Rosella Orlandi, prima e ultima pescatrice del Lago di Garda. Seguono due Ragazze degli anni ‘70. Tiziana Luxardo è una fotografa erede della dinastia dei Luxardo. La storia della famiglia inizia come una leggenda. Il nonno di Tiziana attraversa l’oceano per fare fortuna con una piantagione di caffè in Brasile, lì nascono il padre di Tiziana, Aldo, e i suoi fratelli Elio ed Elda. Quando ritornano a Roma, dopo aver fatto fortuna nelle Americhe, aprono lo studio fotografico che diventerà leggendario, lo “Studio Luxardo”. La sua storia è intrecciata con quella di Luigia Vecchiet, in arte Luisa Sax, nata a Milano nel 1956. I genitori lavorano tutto il giorno e non riescono ad occuparsi di lei che, quindi, viene affidata alle cure della nonna, che vive in Friuli. Quando finalmente torna a Milano la sua vita cambia. La mamma le lascia grande libertà. È una ragazza precoce, vuole vivere il clima che si respira in quegli anni, la libertà sessuale e il modo di vestire spregiudicato. Durante un viaggio in Tunisia subisce una violenza sessuale, e la voglia di avvicinarsi ad un universo femminile più accogliente e che lei sente meno pericoloso la portano ad aderire al movimento lesbico separatista. In quel periodo fonda il primo gruppo Punk Rock Italiano di sole donne, le Clito, entrate nella storia per aver detto “no” al grande Federico Fellini, che le aveva scelte per “La Città delle Donne”. In questa puntata Francesca Fialdini incontra, infine, lo scrittore e sceneggiatore Giancarlo De Cataldo.
Seconda puntata, 20 aprile
Ad aprire la seconda puntata è una Ragazza degli anni ‘50: Mira Micozzi, classe 1937. Mira, nata nel cuore di Roma, vicino al Pantheon, a 7 anni perde il padre, il partigiano Emidio Micozzi: è uno dei 335 martiri delle Fosse Ardeatine, l’eccidio nazista del 24 marzo 1944. Dopo la guerra, sua madre Bianca, rimasta senza alcuna risorsa, si affida all’iniziativa dei Treni della Felicità e manda Mira e suo fratello Dante a Carpi, in provincia di Modena, dove migliaia di bambini in gravi difficoltà vengono accuditi e sfamati dalle famiglie contadine della Pianura Padana. Quando torna a Roma, Mira decide di lasciare la scuola e si rimbocca le maniche per trovare lavoro pur di portare a casa un po’ di soldi: dalla commessa alla benzinaia, diventando infine parrucchiera. Mira impara, cresce e diventa una donna forte e sicura di sé, capace di portare avanti la famiglia e crescere i propri figli anche dopo la fine del suo matrimonio. 80 anni dopo l’eccidio delle Fosse Ardeatine, anche questo 24 marzo ha portato ancora una volta i fiori sulla tomba del padre Emidio. È poi la volta di due Ragazze degli anni ‘80: Maria Grazia Calandrone, finalista al Premio Strega 2023, è oggi una delle figure di maggior rilievo nella poesia e nella narrativa del nostro tempo, e Paola Dee, nome d’arte di Paola Di Francescantonio, nata a Foggia, figlia di un impiegato della USL e di un’insegnante di francese. Dopo un’infanzia turbolenta a causa del rapporto conflittuale dei suoi genitori, che si separeranno quando lei ha solo 12 anni, Paola trova rifugio nella tv e negli show di Raffaella Carrà. Dopo il liceo si trasferisce a Roma per studiare Psicologia e proprio in questi anni presso al circolo di cultura omosessuale “Mario Mieli” si ritrova a fare, suo malgrado, la Dj. Ha inizio così l’era del Mucca Assassina, le serate romane della movida gay di cui Paola è la regina indiscussa. Seguono due Ragazze degli anni ‘70: Teresa De Sio, di cui si racconta carriera di cantante, e Maria Luisa Franchi, un’interprete LIS, la lingua dei segni italiana. Bilingue fin dalla nascita a causa della sordità del padre, cresce di fatto in una famiglia “segnante”. Questo vivere tra due culture, o meglio tra due mondi porta Maria Luisa ad approfondire con dedizione e caparbietà la lingua dei segni. È stata l’interprete che ha inaugurato la nascita del Tg1 LIS il 6 giugno 1994, ha tradotto discorsi di Papa Giovanni Paolo II, l’ex Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e presso la Camera dei deputati, ricevendo diversi premi e riconoscimenti. In questa puntata Francesca Fialdini incontra anche lo scrittore e drammaturgo Stefano Massini.
Prima puntata, 13 aprile
Ad aprire la nuova stagione è Rosanna Bonelli, classe 1934, prima e unica fantina del Palio di Siena. Da ragazzina inizia a praticare equitazione e quando nel 1957 in Piazza del Campo si gira il film “La Ragazza del Palio”, il caso vuole che la controfigura dell’attrice cada da cavallo: la produzione, allora, non solo scrittura Rosanna come controfigura, ma, terminate le riprese del film, le propone di correre il vero Palio per pubblicizzare la pellicola. Seguono due Ragazze degli anni ‘60. Claudia Beltramo Ceppi, nata nel 1948 a Milano in una famiglia borghese, è una liceale del Parini che scrive sul giornale studentesco chiamato “La Zanzara”. Dopo aver notato che raramente le inchieste del giornale erano aperte alle opinioni delle ragazze, propone un articolo su “Cosa pensano le ragazze d’oggi”. L’articolo scritto da Claudia, Marco de Poli e Marco Sassano suscita un putiferio all’interno della scuola, per poi diventare un caso nazionale che scatena infinite polemiche e finisce in tribunale con un clamoroso processo per oscenità. La sua storia è intrecciata con quella di Minnie Minoprio, vera icona della televisione italiana di quegli anni. Ha lavorato con Walter Chiari, Lelio Luttazzi, Fred Bongusto e molti altri facendo la storia degli show del sabato sera. Inglese di nascita, gambe chilometriche e riccioli biondi inconfondibili, amatissima dal pubblico, tuttavia anche Minnie dovette affrontare uno scandalo quando, nell’Italia ancora senza divorzio, lasciò il marito per un altro uomo. È poi la volta di due Ragazze degli anni ‘80. Clizia Gurrado a soli 16 anni, mentre le ragazzine di tutto il mondo impazziscono per i Duran Duran, scrive un best seller che diventa un cult per un’intera generazione: “Sposerò Simon Le Bon”, vero e proprio affresco giovanile di un’epoca. L’altra Ragazza degli anni ’80 è Marina Comandini, artista visiva e compagna di vita e di lavoro del grandissimo fumettista Andrea Pazienza. I due si conoscono nel 1985 e dopo quell’incontro non si lasceranno più. Insieme iniziano un sodalizio lavorativo straordinario in anni tormentati dall’eroina: l’epilogo della loro storia sarà tragico, ma l’eredità artistica di Andrea non sarà mai dimenticata. Ospite anche Veronica Lucchesi de La Rappresentante di Lista e, in chiusura, Giovanni Veronesi.