Home Corrado Formigli Cento Minuti, su La 7 un grande esempio di giornalismo di inchiesta

Cento Minuti, su La 7 un grande esempio di giornalismo di inchiesta

La prima puntata ricostruisce le ore di Fabrizio Piscitelli, ultras della Lazio legato ad ambienti della malavita romana.

10 Aprile 2024 06:54

La 7 sembra credere molto in Cento Minuti, nuovo programma di inchieste partito lunedì in prime time. Lo fa presagire la spiegazione di Corrado Formigli, volto di punta della rete e al timone da sempre di Piazzapulita, quando annuncia i cento minuti di filmato su un determinato tema e a seguire l’intervista a un solo ospite.

A giudicare dal kick off, la rete di Urbano Cairo fa molto bene a investire su questo progetto. Roma città aperta, questo il titolo dell’inchiesta dedicata ai fatti di Roma Capitale a cura di Alberto Nerazzini, si presenta sin da subito come un prodotto molto convincente. I cento minuti di girato – ogni eco alla premier Giorgia Meloni è puramente causale – ricostruiscono le ultime ore di Fabrizio Piscitelli in arte Diabolik. L’uomo, classe 1966 e ultras della Lazio della curva Nord tra i fondatori degli Irriducibili, morì nell’agosto 2019 nel quadro di uno scontro tra clan per il controllo del narcotraffico nella Capitale.

L’inchiesta utilizza generosamente intercettazioni tra malavitosi, trasmette parzialmente fasi del processo (qui ricorda vagamente Un giorno in pretura), ma soprattutto ricorre alle riprese effettuate dalle telecamere ubicate per la Capitale in cui avvengono gli episodi più eclatanti e cruenti, arrivando a mostrarli. L’uccisione dello stesso Piscitelli per mano di un sicario in un luogo preso d’assalto dai runner è la sequenza centrale della puntata. Un rettangolino bianco inquadra l’esitazione e poi l’allontanamento dell’autista della vittima.

Ma non solo riprese ed intercettazioni: Alberto Nerazzini con la sua coppola d’ordinanza ferma sulla soglia di casa i patriarchi delle principali famiglie malavitose romane (“Sto realizzando un’inchiesta“, è la sua spiegazione).

Cento Minuti rappresenta quindi un ritorno al giornalismo d’inchiesta nel mare magnum dei talk show che affollano ad ogni ora del giorno soprattutto il network di Urbano Cairo. L’intervista a Nicola Gratteri è la dimostrazione che certi personaggi abbiano bisogno di dare respiro alle proprie dichiarazioni, senza necessariamente una controparte.

Corrado Formigli