Pechino Express, Caressa sorpassato in auto sotto al diluvio: “Sono furibondo, esigo provvedimenti” (Video)
Fabio Caressa infuriato a Pechino Express dopo il sorpasso sotto al diluvio torrenziale ad opera delle ‘amiche’: “Sono furibondo. Esigo provvedimenti”. La replica di Maddalena Corvaglia
Un Fabio Caressa mai visto, “furibondo”, come si è definito lui stesso durante l’ultima puntata di Pechino Express (clicca qui per leggere il live blogging). A far arrabbiare il telecronista è stato il combattuto testa a testa andato in scena con le ‘amiche’ Maddalena Corvaglia e Barbara Petrillo, beccate sotto ad un diluvio torrenziale mentre erano a bordo delle rispettive auto, su cui entrambe le squadre erano salite dopo molta fatica.
Sorpassato, Caressa ha da subito mostrato disappunto, diventato rapidamente vera e propria irritazione. “Secondo me è troppo”, ha detto rivolgendosi alla figlia. “Mantengo la calma, però la macchina che porta le amiche fa dei sorpassi impossibili, pericolosissimi. Io mi trattengo, ma dentro sento il vulcano che cresce, ho paura e sono arrabbiato. Hanno trovato uno che si è ingarellato. Una situazione brutta, con nebbia e pioggia non si fa così”.
Una velocità che, va detto, ad un certo punto ha allarmato pure le stesse ‘amiche’, che comunque hanno preceduto i rivali.
“Sono proprio agguerrite”, ha continuato Caressa, sfogatosi una volta giunto di fronte ad un sorridente ed ignaro Fru: “Alcune cose mi hanno fatto arrabbiare. Non siamo in una gara di Formula Uno. In montagna con la pioggia, se vuoi correre va bene, ma se mi superi rischi di buttarmi fuori strada, questa cosa non si fa. Se loro vogliono rischiare bene, ma ho mia figlia a bordo. Scusa, sono arrabbiato, sono arrivato un po’ nervoso”. Invitato a rilassarsi, Caressa ha rincarato la dose, prendendosela con la produzione: “Che cazzo ti vuoi rilassare, a rischiare la vita in diretta? Col cazzo. Sono furibondo, sono incazzato nero. E domani esigo il provvedimento”.
Un mezzo chiarimento è giunto il giorno successivo, quando i quattro si sono incrociati. Il giornalista si è avvicinato rispolverando l’episodio: “Ragazze, ieri era un matto quello che guidava con voi. Ho detto delle cose non contro di voi, mi sono spaventato. Volevo che prendessero provvedimenti non contro di voi, ma contro le macchine che facevano così”.
Pronta la difesa delle dirette interessate (“noi cercavamo di farlo fermare”), tuttavia intenzionate a togliersi qualche sassolino dalle scarpe: “Certo è che voi camminavate a centro strada per non farci passare”, ha accusato l’ex velina, a cui si è aggiunto lo sfogo ‘fuori onda’ della Petrillo: “Non puoi non avere l’intelligenza di capire che alla nostra età in macchina non possiamo chiedere a uno di correre sotto la pioggia. Il provvedimento non era per noi? Allora contro chi? Contro il signore che è tornato a casa sua?”.