Call My Agent – Italia 2, intervista con “gli assistenti”: “Una stagione di cambiamenti ed evoluzioni”
Francesco Russo, Kaze, Paola Buratto, Pietro De Nova hanno raccontato i loro personaggi in questa seconda stagione della serie su Sky e NOW dal 22 marzo
Cosa sarebbe la vita di un agente dello spettacolo senza il suo assistente (o la sua assistente)? In occasione della presentazione della seconda stagione di Call My Agent – Italia abbiamo avuto modo di parlare con “gli assistenti” un modo per riunire 4 dei protagonisti della serie: Francesco Russo che interpreta Pierpaolo Puglisi assistente di Gabriele, Paola Buratto che è Camilla Zanon assistente di Lea (e figlia segreta di Vittorio), la novità di stagione Pietro De Nova che è Evaristo che viene introdotto come assistente di Gabriele Muccino e Kaze che è Sofia centralinista della CMA e aspirante attrice.
Senza fare spoiler, i quattro attori ci hanno presentato le novità dei loro personaggi all’interno di questi sei nuovi episodi accomunati da una maggiore consapevolezza del loro ruolo all’interno dell’agenzia. Pietro De Nova è la novità, Evaristo, pronto a sorprendere il pubblico, per lui arrivare con Gabriele Muccino è stato un po’ un “battesimo del fuoco” anche perché il regista ha portato nella serie un “livello altissimo, ha alzato la posta, ci ha messi in difficoltà. In un’agenzia in cui vige il motto massimo risultato massimo sforzo perché bisogna fare mille cose insieme, Muccino arriva con l’idea di compattare l’agenzia, è stato davvero un privilegio“.
Francesco Russo invece ci ha raccontato come: “Sicuramente è stato bello tornare a Call My Agent, ho potuto prendere per mano un personaggio che già conoscevo, cercando di dargli più sfumature possibili perché dovevo capire quale fosse il macchinario, che tipo di meccanismo fosse il mio personaggio, adesso che ho capito che musica suonavo, chi ero all’interno dell’agenzia, ho provato a dargli più consistenza. Pierpaolo scopre di avere il talento per diventare un agente a tutti gli effetti”.
Paola Buratto si è divertita a scoprire le evoluzioni di Camilla: “come persona sei cambiato tra una stagione e l’altra mentre magari il personaggio ha un tempo di cambiamenti diverso, è interessante dare una continuità invece di partire da tabula rasa hai già del materiale e aggiungi, sfumi, togli e capisci anche in base alla storia che sta succedendo e quanto cambia Camilla. Si trova in un ambiente che inizia a conoscere, inizia a farsi degli amici, a trovare un proprio spazio all’interno dell’agenzia. Inizia anche lei a intravedere delle possibilità diverse, a capire che può fare tante cose molte più di quelle che pensava”.
La Sofia di Kaze è al centro di diverse storyline nel corso di questa stagione. “A livello di gruppo ci conoscevamo questo permette di superare quella barriera sociale del non sapere come comportarsi. Anche le dinamiche tra i personaggi sono agevolate dal fatto che non ci conoscevamo. Sofia inizia a vivere in funzione dei cambiamenti intrapresi alla fine della precedente stagione, c’è quindi una storia d’amore da portare avanti e un sogno da far crescere. A me è piaciuto molto accompagnarla in questa cosa che è un percorso di crescita personale ancor più che professionale, fa un salto abbastanza importante alla fine di queste puntate e arriva a una consapevolezza diversa”.