Rai Fiction ha salvato Sabrina Ferilli. O Sabrina Ferilli ha salvato Rai Fiction? Forse entrambe le affermazioni sono esagerate, ma una cosa è certa: con Gloria, la nuova fiction in onda su Rai 1 e in streaming su RaiPlay, ci guadagnano entrambi.
La recensione di Gloria
Dopo anni in cui Ferilli era relegata al ruolo della madre coraggio in fiction Mediaset di discreta fattura, per l’attrice romana è finalmente giunto il momento di ricordare le sue doti comiche e autoironiche. Perché Gloria, in fondo, si regge proprio sulla sua “follia” di aver accettato un ruolo che forse non tutte le sue colleghe avrebbero accettato.
La sua Gloria Grandi è una diva, o almeno si sente tale, sogna di tornare sul grande schermo ma è costretta a pubblicizzare le creme alla bava di lumaca per campare, si fa portare in taxi nella villa che ha dovuto lasciare pur di non dire di essersi trasferita in un più modesto appartamento. Ne ha una per ogni collega con cui ha lavorato ed è certa che lei, a prescindere dal ruolo, sarebbe sempre la scelta migliore. Ovviamente, non è realmente così, ma Gloria ci crede davvero.
Per interpretare un personaggio che togliesse la maschera di una certa parte dello showbusiness italiano serviva un’attrice che non avesse paura di sporcarsi le mani e rischiare una sovrapposizione non certo lusinghiera. Ora, a pensarci bene, solo Ferilli poteva accettare una sfida del genere. Sfida che, a giudicare dal primo episodio, è riuscita.
È vero che Gloria vive degli echi di numerosi riferimenti cinematografici e televisivi, non da ultima la serie francese Chiami il mio agente!, ma è anche vero che Fausto Brizzi, Paola Mammini e Roberto Proia hanno scritto una storia che non vuole nutrirsi di riferimenti e basta, ma che vuole portare nella prima serata di Raiuno qualcosa di davvero differente dal solito.
E Gloria, con il suo metalinguaggio che coinvolge guest-star di puntata come Paolo Conticini, Sergio Rubini e Carlo Conti, che cita Monica Bellucci come acerrima nemica della protagonista o che fa del genere medical drama una gabbia per chi si ritrova ad essere scambiato per un vero medico, diventa aria fresca per quel pubblico abituato a storie di tutt’altro tono.
Così facendo, Rai Fiction ha fatto con Sabrina Ferilli quello che Maria De Filippi ha fatto con lei a Tu sì que vales, ovvero ricordarci la versatilità di una donna di spettacolo che nel suo sapere dividere il pubblico sa anche essere unica. A prescindere dal risultato che avrà Gloria in termini di ascolti, speriamo che possa fare da apripista per numerosi altri progetti simili per provocazione, ironia e politicamente scorretto: un mix che può solo fare bene ad una serata passata davanti alla tv.