Un Amore, Stefano Accorsi e Micaela Ramazzotti: “Ogni amore è unico ma allo stesso tempo uno dei tanti”
Stefano Accorsi e Micaela Ramazzotti raccontano Un Amore lungo più di 20 anni e coltivato attraverso alcune lettere
Stefano Accorsi e Micaela Ramazzotti sono i protagonisti di Un Amore, nuova serie tv in sei puntate disponibile dal 16 febbraio su Sky e NOW con un doppio appuntamento settimanale. Al centro della storia, nata da un’idea dello stesso Accorsi c’è la storia d’amore tra Alessandro e Anna. I due si incontrano nel 1997 casualmente durante l’interrail in Spagna e passano alcuni giorni insieme.
I due ragazzi vivono un amore puro, gioioso, amichevole e decidono di continuare a scriversi. Ciascuno continua a fare le proprie vite finché ormai adulti durante un passaggio per Bologna di Alessandro, decidono di incontrarsi e di vivere un altro amore. Nonostante la vita e le difficoltà di entrambi. Durante la presentazione a Roma della serie tv abbiamo incontrato i due protagonisti Stefano Accorsi e Micaela Ramazzotti.
Il titolo della serie usa l’articolo indeterminativo “un” davanti alla parola Amore, proprio per racchiudere anche graficamente il senso dei diversi amori vissuti dai personaggi. “La parola amore è una di quelle che si usano più spesso, cinque lettere che racchiude una quantità di significati. Ognuno ha la sua visione dell’amore e spesso diamo per scontato che chiunque viva l’amore come lo viviamo noi”. Così Stefano Accorsi prova a spiegare l’amore un sentimento così complesso come la vita dei protagonisti della serie.
Come la sessualità, come la passione, l’amore ha a che fare con qualcosa di profondo e atavico. Muove alcune delle cose più profonde che l’essere umano in quanto animale ha. Anche graficamente la nostra serie si intitola un minuscolo e Amore maiuscolo. Ogni amore è l’amore però allo stesso tempo è uno dei tanti.
L’amore tra Anna e Alessandro nasce nel 1997 quindi i personaggi vengono interpretati da Beatrice Fiorentini e Luca Santoro, due ragazzi praticamente all’esordio. Ma non c’è stata grande interazione tra i quattro attori che hanno girato anche fisicamente in luoghi diversi, con la parte nel passato ambientata in Spagna e il presente a Bologna. Micaela Ramazzotti ricorda come le successe una cosa simile con Stefania Sandrelli (in La Prima cosa bella, ndr.) e si guardò tutti i suoi film per capirla nel migliore dei modi.
“Noi gli attori non li abbiamo conosciuti prima di girare, è un lavoro grande che fa il regista prima di girare, anche con i costumi, i capelli”. Sono quasi personaggi diversi, secondo Ramazzotti, visto che in mezzo ci sono 20 anni, una vita, dei dolori che cambiano la persona. Stefano Accorsi ha sottolineato come il grosso lavoro di casting sia stato anche nel trovare attori che funzionassero bene insieme vista la necessaria alchimia tra i personaggi.