Sanremo 2024, come sarà la regia di Stefano Vicario?
“Far risuonare la musica nelle immagini” l’intento di Stefano Vicario per Sanremo 2024, suo quinto Festival consecutivo. Speriamo riesca
Alla vigilia del suo quinto Sanremo consecutivo alla corte di Amadeus, Stefano Vicario spiega il ‘concept’ della sua regia per la 74esima edizione del Festival della Canzone Italiana, al via martedì prossimo, martedì 6 febbraio e in onda, in diretta, per almeno 30 ore nei 5 giorni di programmazione. Con serate che iniziano alle 20:35 e che terminano mediamente alle 2 di notte, lo sforzo in regia – ma soprattutto di tutte le maestranze impegnate nella confezione dell’evento, sul palco, dietro le quinte e nelle varie cabine di regia – sarà massacrante. Anche per questo è importante che la preparazione pre-festival sia precisa e puntuale e che il clima sia disteso, unico modo per sopravvivere alla settimana cruciale per un’intera azienda. Anche questo è il compito di un regista tv.
Sanremo 2024, il regista Vicario: “Far risuonare la musica nelle immagini”
L’idea di Vicario per questo suo quinto Sanremo è strettamente legata alla musica:
“Dodici telecamere come altrettanti tasti di uno strumento, per far risuonare la musica nelle immagini, cogliendo la temperatura emotiva delle interpretazioni”
dice Vicario, che sembrerebbe voler così imprimere un cambio di rotta al suo stile per questo suo nono Festival in carriera. In realtà questa vicinanza alle interpretazioni sembrerebbe passare per una vicinanza fisica agli interpreti, approfittando della tecnologia a disposizione (di cui parleremo più avanti).
Se due anni fa, il regista aveva puntato su una regia “opportunista, non molto provata“, nel 2023 Vicario aveva detto di voler restituire al pubblico l’idea di guardare attraverso lo spioncino del cancello del Priorato dei Cavalieri di Malta sull’Aventino approfittando di quell”occhio’ che gli scenografi Gaetano e Maria Chiara Castelli avevano posizionato al centro di una sorta di ‘corona mobile’. Uno sguardo che spesso aveva distratto dall’esibizione.
Questa volta i Castelli hanno optato per un palco disegnato come un ‘fiore’ (ispirandosi probabilmente al giardino dei Priorato dei Cavalieri di Malta oltre che alla Città dei Fiori stessa) e così Vicario vuole guardare a quel che si posiziona ‘al centro’ anche grazie a una sorta di ‘pistillo’ tecnico: una delle novità introdotte nel disegno del piano camere, infatti, è una telecamera montata su un palo telescopico che ‘interagirà’ con gli elementi scenografici posteriori, offrendo una visione, a suo dire, inedita.
“Per me è stato fondamentale lavorare a stretto con contatto con gli scenografi Gaetano e Maria Chiara Castelli per ‘progettare’ i punti di vista, che devono essere in grado di cambiare sera dopo sera, senza ripetersi ma ‘aderendo’ come un abito tagliato su misura per chi sarà su quel palco. Per me e per tutta mia squadra, una sfida appassionante”
ha continuato Vicario nella dichiarazione rilasciata per la stampa.
Sanremo 2024, un Festival in 4K
Sanremo 2024 sfrutterà tecnologie 4K. Quella ‘vicinanza’ estrema agli interpreti – che si era già provata a testare nel 2021 e nel 2022 con una doppia telecamera su una steady con le quali si cercava di dare un effetto zoom estremamente rapido (e che finiva per dare la sensazione di un salto di inquadratura, più che un effetto) – cui ha fatto riferimento Vicario come novità dell’edizione sarà ottenuta anche grazie a “due telecamere stabilizzate con tecnologia 4K sviluppate dalla Rai, estremamente versatili“, come sottolineato dal regista.
“Di solito vengono utilizzate per le clip musicali, mentre noi le utilizzeremo in diretta, con un effetto davvero unico rispetto alla ‘vicinanza’ con gli artisti, mai così forte. Un linguaggio nuovo al quale gli stessi operatori Rai hanno collaborato con entusiasmo”
ha dichiarato Vicario. La cabina regia sarà, dunque, 4K e non HD come nelle ultime quattro edizioni. Il Festival sarà realizzato/trasmesso tutto anche in 4K, fruibile quindi al massimo dell’alta definizione disponibile per quanti hanno un TV 4K. Non proprio una platea amplissima, a dirla tutta.
Il ‘piano camere’ di Sanremo 2024
Dodici le camere posizionate nel Teatro Ariston, dunque, nel piano di Vicario. Dodici come i semitoni, dunque: la base per una sinfonia classica o per un esperimento dodecafonico. Sembrerebbe sia stata ‘sacrificata’ una steadycam a favore di un paio di Ronin, che garantiscono una maggiore stabilità nell’immagine. Il punto sarà, come sempre, vedere come sarà orchestrata la partitura, sia pure con strumenti e tecnici di primissimo piano.
Vicario a Sanremo 2024, “un orchestrale aggiunto”
“Dodici telecamere come altrettanti tasti di uno strumento, per far risuonare la musica nelle immagini, cogliendo la temperatura emotiva delle interpretazioni. Anche con un formidabile aiuto che arriva dalla tecnologia, messa a punto dalla Rai. Per questo, dico che mi sento un po’ come un orchestrale aggiunto”.
Si può dunque sintetizzare così il progetto di Vicario per la regia di Sanremo 2024. Come avrà pensato e provato la partitura scritta per Sanremo 2024 vedremo a partire dal 6 febbraio. Del resto lui la passione per la scrittura la coltiva anche in letteratura, visto che sta per uscire il suo secondo romanzo giallo: il futuro, comunque vada, è assicurato.