Avanti un Altro 2024: tante novità per un Paolo Bonolis fenomeno come sempre
Avanti un Altro torna nel preserale di Canale 5 con la tredicesima stagione: tante novità nella forma che, però, non intaccano la sostanza.
La tredicesima edizione di Avanti un Altro si è presentata al pubblico di Canale 5 con una serie significativa di novità riguardanti il gioco, i personaggi, la scenografia e non solo.
La commistione tra game e varietà, da questo punto di vista, consente più facilmente ad Avanti un Altro, rispetto ad altri game show, di inserire un numero non esiguo di cambiamenti, mantenendo, però, intatto lo spirito del programma che vede protagonista un Paolo Bonolis fenomeno come sempre e sicuramente meno svogliato di quanto abbiamo visto nel recente Ciao Darwin.
La tredicesima edizione del programma si è presentata con una nuova scenografia, con una nuova postazione per Luca Laurenti nei suoi interventi musicali (e uno scivolo al posto del famoso palo) e una scala per i concorrenti in attesa di giocare, la nuova figura del Suggeritore, scelto tra il pubblico, che, stando a quanto visto nella prima puntata, appare più funzionale allo show che al concorrente (che, nella prima puntata, ha anche rosicato parecchio per il suo errore), il Premio tra i “pidigozzi” (sempre nella puntata d’apertura, un concorrente ha vinto una scatola di cibo per gatti), la figura del Jolly, che permette al concorrente di sbagliare due volte nello “spiedino” e non una, e la possibilità di “congelare” il premio nel gioco finale a partire da 50mila euro.
Tante novità nella forma, quindi, che non intaccano la sostanza perché il punto di forza di Avanti un Altro, al netto del lavoro di innovazione, sicuramente necessario quando si arriva all’edizione numero 13, restano sempre le persone.
Da qui, nasce il colpo di genio della prima puntata di Avanti un Altro, un’apparente limitazione che, nella pratica, diventa un nuovo spunto per una gag da far diventare ricorrente ossia la sirena, un dispositivo a disposizione del giudice Christian Monaco da far suonare quando si presenta il rischio di volgarità: il riferimento alla linea soft auspicata da Pier Silvio Berlusconi ad inizio stagione, con riferimento soprattutto alla nuova edizione del Grande Fratello, è eloquente.
Probabilmente l’invito alla moderazione di Berlusconi non hai mai riguardato da vicino Avanti un Altro (visto che in onda ci sono altri programmi oggettivamente peggiorati rispetto agli anni passati) ma la capacità di cogliere lo spunto per mettere in atto un’idea semplice ed efficace allo stesso tempo è meritevole di un elogio.
E quindi se una concorrente dice “È difficile trovare ragazzi ai quali piacciono i piccioni…”, scatta la sirena: a leggerlo così, non fa ridere, ma in tv l’effetto comico è esattamente quello ipotizzato. Comicità pop, definibile anche grossolana, ma l’alternanza volontaria tra “alto” e “basso” è sempre stata una costante nella carriera del Bonolis intrattenitore: non c’è da stupirsi negativamente, è una scelta che può essere gradita o meno.
Con queste accortezze e con la medesima capacità di trovare i concorrenti e i personaggi giusti da dare in mano al conduttore, quindi, Avanti un Altro mantiene la propria freschezza, anche a distanza di tredici anni.