Rai, Roberto Sergio in vigilanza: “Il nostro obbiettivo è la forte riduzione dell’indebitamento e la maggiore possibilità di investimento in prodotto”
Le questioni importanti relative al futuro della Rai affrontate dall’ad della tv pubblica Roberto Sergio in Commissione vigilanza
Lo scorso 20 dicembre 2023 è avvenuta l’audizione dei vertici Rai alla Commissione Parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi. Nell’occasione l’ad Rai Roberto Sergio ha risposto alle domande dei componenti della commissione e ha voluto ribadire l’efficacia dell’operato suo e dei suoi colleghi circa l’andamento dell’attuale governance della televisione pubblica. Riprendiamo da quell’audizione alcuni temi molto interessanti circa il futuro dell’azienda radiotelevisiva pubblica.
Il piano industriale Rai
Fra i temi toccati dall’ad della tv pubblica c’è quello del piano industriale e della sua efficacia, a proposito di questo Roberto Sergio ha detto :
Dopo quarant’anni di storia manageriale non mi sognerei mai di presentare un piano industriale -che deve essere di trasformazione e che deve consentire alla Rai di uscire da quella che è una fase inerziale che ci siamo trovati quando ci siamo insediati nel maggio scorso e che avrebbe portato in tre anni il debito finanziario netto Rai a oltre un miliardo di euro- che sia “superficiale”. Dico questo perché le domande che mi vengono fatte sembrano far intendere che non siano state prese in considerazione tutte le varie opzioni che devono sostenere questo piano.
Il piano immobiliare Rai
Uno dei punti focali del piano industriale è quello relativo al piano immobiliare, ecco cosa ha detto a questo proposito in Commissione di Vigilanza l’ad della tv di Stato :
C’è un piano immobiliare che comporta una serie di efficienze perché vengono dismesse delle sedi che sono oggi un costo enorme e che non consentono alcun tipo di evoluzione in modernità. Vengono messe in campo una serie di azioni che porteranno i centri di produzione di Roma, Napoli, Milano e le sedi regionali ad avere un’efficienza che ridurrà le spese.
Le valorizzazioni del piano industriale
L’efficienza e la digitalizzazione consente di ridurre i costi e consente di ridurre le produzioni esterne. E’ uno dei temi fondanti di questo piano industriale. Ovviamente nel piano vengono inserite altre valorizzazioni. In questo contesto le previsioni del 2024 di Rai Pubblicità vanno in questa direzione. Grazie all’offerta generalista della Rai e a tutto quello che evolverà in termini di digitalizzazione. Fra i protagonisti di tutto ciò Rai play, Rai Play Sound ed il sito di Rai News. Questo porterà ad ulteriori aumenti del valore complessivo della pubblicità. Il tendenziale è in crescita nonostante le applicazioni del tetto pubblicitario della Rai che vi sono note. Quindi questo cosa comporta? Comporta di mettere insieme somme che derivano dall’immobiliare, somme che derivano dall’efficienza e dalle riduzioni di sprechi e di costi.
La questione canone
Roberto Sergio ha poi affrontato la sempre discussa questione canone:
Ricordo che il canone nella sua storia ha avuto varie evoluzioni. Una volta è passato da 113 euro a 100 nel 2015. Poi nel 2017 da 100 euro passa a 90 e viene messo nella bolletta elettrica. Questa cosa avrebbe dovuto dare un valore più alto rispetto a quello che riscuoteva in precedenza con la tanta evasione esistente. Ma si è deciso poi di tagliarlo e di metterlo a disposizione di altri soggetti in fondi di solidarietà e in fondi per l’editoria. Quindi questa straordinaria certezza, laddove c’è un Governo e c’è un Parlamento che poi vota una finanziaria, non l’ho vista negli anni precedenti, mentre quest’anno si. Ma ho anche un’altra certezza e cioè che non è stata abrogata la norma. È stato deciso quest’anno che il canone scende da 90 a 70 euro. L’anno prossimo questa cosa dovrà essere riconfermata, modificata, oppure verrà riportata in vigore la norma precedente. Il tutto in attesa di vedere anche come si conclude l’iter parlamentare.
I veri obbiettivi di questa governance
Il tema dell’incentivazione all’esodo ed i veri obbiettivi della tv pubblica secondo Roberto Sergio :
L’incentivazione all’esodo comporterà che ci saranno minori risorse di personale, ma che in parte saranno sostituite da giovani magari digitali o funzionali agli obiettivi di Digital media company e questo comporterà ulteriori risparmi. Cioè l’insieme di un piano è fatto da tanti parametri e da tante azioni, che tutte insieme devono portare a quello che secondo me è l’obiettivo più importante e cioè la forte riduzione dell’indebitamento e la maggiore possibilità di investimento in prodotto editoriale che è il compito della Rai.
Roberto Sergio, prima dipendente e poi ad
L’essere uomo Rai è stato poi sottolineato da Roberto Sergio, prima dipendente e poi ad :
Vorrei precisare anche che sono un collega dei tanti dipendenti Rai. Ho attenzione nei confronti dei lavoratori del servizio pubblico, perché io sono, a differenza del passato, un dipendente dell’azienda e questo credo che sia non poco rilevante. Tra l’altro prima di essere nominato ero anche in una rappresentanza sindacale, quindi so benissimo di che cosa parliamo. So benissimo dove si può intervenire e so benissimo quanto sia importante la forza lavoro di un’azienda, che tra l’altro mi sentirei di dire ha uno straordinario valore. Perché per chi conosce la televisione e per chi ha modo di verificare l’impegno quotidiano sulle 14 reti, c’è un lavoro immenso e delle competenze straordinarie che consentano a Rai di poter dare l’offerta che da.