Netflix svela le visualizzazioni dei propri contenuti: la “scatola nera” è aperta
Con una mossa inedita, Netflix classifica il 99% dei propri contenuti (originali e non) per ore di visualizzazione: The Night Agent, Ginny & Georgia 2 e The Glory sono le serie più viste, tra le italiane spicca La Legge di Lidia Põet
The Night Agent, Ginny & Georgia, The Glory: il podio delle serie tv disponibili su Netflix più viste nella prima metà del 2023 è questo. E se lo dice la piattaforma stessa, c’è da crederci: per la prima volta nella sua storia, Netflix ha infatti pubblicato un report che classifica i propri titoli (originali o acquisiti) per visualizzazioni di ore, dando così un quadro sempre più chiaro di cosa cercano gli abbonati e, soprattutto, rivelando quei dati che fino a poco tempo fa erano top secret.
La svolta sulle serie tv più viste su Netflix
Martedì 12 dicembre 2023, sul proprio blog, Netflix ha pubblicato il report “What We Watched: A Netflix Engagement Report”, che sarà aggiornato ogni sei mesi, quindi due volte all’anno. Il report contiene i dati relativi alle ore di visualizzazione del 99% dei propri prodotti in catalogo, vale a dire più di 18mila tra serie tv e film.
L’elenco si aggiunge alla Top 10 globale e per singole Nazioni, aggiornata ogni settimana, ed all’elenco delle produzioni più popolari di sempre. “Netflix ha fornito più informazioni su ciò che le persone guardano rispetto a qualsiasi altro streamer tranne YouTube”, fanno sapere dalla piattaforma, “e ora crediamo sia giunto il momento di andare oltre”. Il report include (ed includerà) tutti quei titoli, a prescindere che siano produzioni originali o meno, che hanno avuto almeno 50mila visualizzazioni nel periodo preso in considerazione.
La “scatola nera” è aperta, grazie anche agli scioperi
Quella che, insomma, tra gli addetti ai lavori per molto tempo era stata definita la “scatola nera”, contenente i numeri relativi a quanto fossero visti certi titoli su Netflix, ora non è più chiusa. In una conferenza stampa l’amministratore delegato Ted Sarandos ha affermato che la decisione non è legata alla volontà di compiacere gli investitori pubblicitari -Netflix ha incluso nelle sue offerte anche un Piano con pubblicità-, ma al desiderio di creare un clima più sereno e di fiducia tra produttori, autori e registi e giornalisti.
Sicuramente, questo passo in avanti è però anche una conseguenza dei recenti scioperi degli sceneggiatori e degli attori hollywoodiani. Tra le varie richieste avanzate dai sindacati, c’era anche quella alle piattaforme streaming di essere più trasparenti sulle visualizzazioni dei propri contenuti, in modo tale da decretare con certezza il successo di un prodotto e poter dare così a chi lo realizza maggiore capacità di poterne beneficiare in termini di compensi.
Le serie tv e i film più visti su Netflix da gennaio a giugno 2023
Passando quindi alla classifica vera e propria, scopriamo che nei primi sei mesi del 2023 il contenuto più visto è stata la prima stagione di The Night Agent, con 821,1 milioni di ore di visualizzazione. Subito dopo c’è Ginny & Georgia 2 (665,1 milioni), seguito dalla prima stagione della serie sudcoreana The Glory (622,8 milioni).
La Top Ten prosegue con la prima stagione di Mercoledì (507,7 milioni), lo spin-off di Brigerton La Regina Carlotta (503 milioni), la quarta stagione di You (440,6 milioni), la terza de La Reina del Sur (429,6 milioni), la terza di Outer Banks (402,5 milioni), la prima di Ginny & Georgia (302,1 milioni) e la prima di Fubar (266,2 milioni). Fatta eccezione per La Reina del Sur (che Netflix ha acquisito da Telemundo producendone nuove stagioni), sono tutte produzioni originali.
Per quanto riguarda i film, il più visto è stato invece “The Mother”, con 249,9 milioni di ore, seguito da “Luther: Verso l’Inferno” (209,7 milioni) e da “Extraction 2” (201,8 milioni).
Le serie tv italiane più viste su Netflix
E per quanto riguarda le produzioni italiane? Spulciando il report, compaiono anche alcune delle serie tv made in Italy di Netflix. La più in alto in classifica è La Legge di Lidia Põet, che da gennaio a giugno 2023 ha ottenuto 85 milioni di ore visualizzate. Seguono le miniserie La Vita Bugiarda degli Adulti, con 11,4 milioni di ore, e Fedeltà, vista per 11,2 milioni di ore.
Le due stagioni di Incastrati hanno ottenuto 11 milioni di ore di visualizzazione, mentre la trilogia di Summertime si ferma a 7,7 milioni. Questo mondo non mi renderà cattivo è arrivato a 7,4 milioni di ore, la prima stagione di Tutto Chiede Salvezza è stata vista per 7,3 milioni di ore, il reality Summer Job per 4,9 milioni, le due stagioni di Guida Astrologica per Cuori Infranti per 6,4 milioni.
E ancora: la prima stagione di Odio il Natale ha ottenuto 2,6 milioni di ore visualizzate, l’unica stagione di Curon altrettante, mentre Strappare Lungo i Bordi è stato visto per 2,5 milioni di ore. Chiudono la classifica Luna Park (1,8 milioni) e tutte le cinque stagioni di Skam Italia (1,7 milioni).
Se vogliamo dare uno sguardo anche alle serie tv d’acquisizione (che però non sempre sono disponibili globalmente), la più vista anche qui è Mare Fuori: le prime due stagioni hanno ottenuto 31 milioni di ore visualizzate; a seguire Il Processo (11,7 milioni), Viola come il mare (5,4 milioni) e Cuori (1,2 milioni).
I film italiani più visti su Netflix
Il catalogo di Netflix è sconfinato per quanto riguarda i lungometraggi. Soffermiamoci su quelli prodotti dalla piattaforma: “Il mio nome è vendetta” risulta essere il più visto, con 32,1 milioni di ore, seguito da “Era Ora” (30,8 milioni) e “Yara” (7,8 milioni).
Cosa faranno le altre piattaforme?
Netflix ha aperto una nuova strada nell’analisi dei dati dei contenuti streaming o rimarrà un caso unico? Difficile a dirsi, per ora, se le altre piattaforme seguiranno l’esempio e inizieranno anche loro a comunicare i numeri delle visualizzazioni dei propri titoli.
Quel che è certo è che tutte le piattaforme stanno andando verso un’offerta che include la possibilità di usufruire di piani con inserimento di spot pubblicitari. Se è vero, come dice Netflix, che gli investitori si affidano ad altre fonti -leggasi Nielsen- per valutare i contenuti in catalogo, è altrettanto vero che una maggiore chiarezza nei dati fuori dagli addetti ai lavori potrebbe generare maggiore interesse anche dagli investitori più scettici, e rendere ancora più “televisive” anche le piattaforme più all’avanguardia.