Home Amazon Prime Video Monterossi 2, intervista con Fabrizio Bentivoglio, Carla Signoris e Roan Johnson: “Carlo non riuscirà a placare il proprio tormento”

Monterossi 2, intervista con Fabrizio Bentivoglio, Carla Signoris e Roan Johnson: “Carlo non riuscirà a placare il proprio tormento”

La seconda stagione su Prime Video dal 10 novembre

10 Novembre 2023 10:03

Monterossi è un uomo tormentato, rilassato ma non tranquillo e non riuscirà a placare il proprio tormento”. Con queste parole Fabrizio Bentivoglio all’interno della nostra intervista parla del suo Carlo Monterossi e di come lo ritroviamo nei cinque nuovi episodi della seconda stagione disponibili dal 10 novembre su Prime Video.

La serie Monterossi, diretta da Roan Johnson e basata sul personaggio creato da Alessandro Robecchi nei romanzi editi da Sellerio, torna su Prime Video il 10 novembre in streaming. I nuovi episodi sono ispirati al romanzo Torto Marcio e rimettono in azione i diversi personaggi della serie già visti nella prima stagione, dagli ispettori Carella e Ghezzi, a Flora la conduttrice di quel Crazy Love cui Monterossi è legato da contratti ricchi e impossibili da sciogliere, come racconta anche Bentivoglio nell’intervista. Non potendo far nulla per contrastare questo fastidio, da dentro “qualche bastoncino in mezzo ai raggi prova a metterlo”.

Ma “ci prova solo, Flora è troppo forte” aggiunge Carla Signoris non senza qualche problema tecnico nell’intervista virtuale che potete vedere in fondo all’articolo. “Flora non si preoccupa proprio del fastidio di Carlo, lui è sotto contratto, deve stare lì e deve lavorare per la trasmissione, Flora cinicamente pensa solo al risultato. Un po’ come la nostra televisione di oggi in cui sembra che solo i numeri contano. E sfrutta il talento di Monterossi a suo uso e consumo sperando che quello che gli capiti possa essere utile a fare spettacolo.”

In questa seconda stagione di Monterossi, un caso scuote Milano con una serie di omicidi accomunati da una firma, una pietra lasciata sui cadaveri. Ma i nuovi episodi allargano le prospettive, si concentrano meno su Monterossi e più su tutti i vari personaggi. Un loquace Roan Johnson non senza sfiorare qualche spoiler, racconta nell’intervista quanto questo sia importante.

Praticamente è come se ci fossero due filoni di indagini che convergono poi sulla risoluzione del giallo. Quindi c’è la trasmissione con Flora e Monterossi, che provano a portare in trasmissione l’ospite da far piangere e lui cerca di salvaguardarli; ci sono i due killer che arrivano fino in Calabria seguendo la pista; e poi c’è la polizia che è messa per la prima volta alle strette dalla gravità e dell’emergenza del killer dei sassi, che torna attuale, oggi con questa psicosi del terrorismo e che porta avanti un’indagine parallela, con Carella e Gehzzi (i due ispettori, ndr.) che si alleano con la Gregori (il capo, ndr.) con cui invece nella prima stagione erano in contrasto”.

Questa coralità presente anche nei romanzi” spiega Johnson “è una ricchezza, uno strumento narrativo necessario per raccontare la realtà nella sua complessità come vogliamo fare sia noi che Robecchi. Usando un solo punto di vista non riusciremmo ad avere diverse prospettive su questa città e questo presente. Si raccontano sia i casermoni popolari della periferia, che gli attici del centro e degli studi, sia il futuro prossimo con le sue contraddizioni, che il passato con i suoi chiaroscuri perché si scoprirà che il giallo è legato a un aspetto passato della nostra storia, degli anni di piombo.”

Secondo il regista i tormenti di Monterossi saranno ancora più forti in questa seconda stagione in cui sarà difficile scindere il bene dal male, la giustizia e la vendetta. “Monterossi prova a stare dalla parte degli ultimi, insegue quella che per lui è una forma di giustizia che spesso non coincide per lui con quella dei tribunali e della legge ma che è una giustizia più ancestrale in qualche modo”.

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