“I tempi sono cambiati”: I Simpson non proporranno più la gag di Homer che strangola Bart
Homer ammette che non è più il caso di strangolare il figlio: chiude così una delle storiche gag dei Simpson, che in questi anni hanno affrontato altri cambiamenti all’interno della serie
Di tutti i prodotti televisivi attualmente in onda, I Simpson è sicuramente tra i più longevi, se non proprio il più longevo di tutti. Negli Stati Uniti, su Fox sta andando in onda la stagione 35 (in Italia siamo fermi alla trentaquattresima, appena trasmessa da Italia 1, mentre su Disney+ sono per ora disponibili le prime trentatrè): e proprio un episodio dell’attuale stagione è servita per porre la fine su una delle storiche gag del cartone, ovvero quella di Homer che strangola Bart.
Homer Simpson non strangolerà più Bart
Nel terzo episodio, “McMansion & Wife”, andato in onda il 22 ottobre 2023, Homer fa la conoscenza del nuovo vicino di casa Thayer, verso cui nutre alcuni sospetti circa la sua volontà di diventare suo amico. Il punto, però, non è questo: nella scena in cui Thayer stringe la mano ad Homer e si complimenta per la forte stretta, Homer guarda Marge e le dice “Vedi, Marge? Strangolare il ragazzo è servito”. E poi, rivolgendoli al vicino: “Sto scherzando. Non lo faccio più. I tempi sono cambiati”.
Tramite Homer, la serie ha voluto insomma comunicare al proprio pubblico l’archiviazione di una delle gag più note e storiche andate in onda fin dalla prima stagione. Ogni volta che Bart provocava il padre, infatti, Homer si buttava sul figlio strangolandolo: una scena -spesso rappresentata all’interno delle mura domestiche di casa Simpson, ma non sono mancati gli episodi in cui è avvenuto fuori- che ora, a quanto pare, non sarà più proposta.
L’ultima volta risale a prima della pandemia
La battuta di Homer svela una decisione che, a quanto pare, era già stata presa da tempo, ma di cui nessuno si era particolarmente accorto. Secondo IGN, infatti, l’ultima volta che Homer ha messo le mani su Bart risale alla 31esima stagione, a cavallo tra il 2019 e il 2020.
Da allora, lo sketch dello strangolamento non è più stato proposto. “I tempi sono cambiati”, dice Homer, e giustamente. Se c’è una generazione che è cresciuta con quella gag senza percepirne nessun altro piano di lettura se non quello dell’inadeguatezza di Homer come padre modello, messa in scena in chiave comica e creando un rapporto padre-figlio impensabile da riproporre nella realtà, oggi quella percezione potrebbe essere differente.
Il ragazzino o ragazzina di oggi, bombardato di messaggi sul rispetto dell’altro e sulla non violenza come forma da seguire nelle relazioni, di fronte ad un padre che strangola il figlio potrebbe trovare la giustificazione a certi comportamenti. “Ma sono solo un cartone”, si potrebbe replicare: ma oggi, che si sia in formato bidimensionale o in live action, ogni messaggio assume un peso specifico, che può andare anche oltre le sue originali intenzioni.
Un primo passo verso questa scelta era già avvenuto in tempi non sospetti, nel 2011, nell’episodio “L’amore è una cosa molto strangolata” della ventunesima stagione. In quella puntata, Homer frequenta un corso per genitori per imparare il modo migliore di avvicinarsi al figlio, rendendoci conto che strangolarlo non è ovviamente la cosa giusta da fare. Nel finale, però, ad essere strangolato è il terapeuta che ha in cura Homer, esasperato dal comportamento di Bart, che lui stesso strangola.
Gli altri cambiamenti ne I Simpson
Non è la prima volta che gli sceneggiatori de I Simpson decidono di archiviare certe situazioni che prima erano accettabili e ora non lo sono più. Il caso più eclatante riguarda il personaggio di Apu che, dopo il documentario di sei anni fa “The Problem with Apu” in cui si sottolineava la stereotipizzazione della figura dell’indiano che vive negli Stati Uniti e le problematiche che numerose persone di origine indiana avevano affrontato negli anni per colpa di quella rappresentazione, non è più stato protagonista di storyline principali nella serie, ma compare solo sullo sfondo in alcune scene.
Nel 2021, inoltre, Kevin Michael Richardson fu ingaggiato per dare la voce allo storico personaggio del Dr. Hibbert, uomo afroamericano che, fino ad allora, era stato doppiato dal caucasico Harry Shearer, voce storia della serie, dietro a Burns, Smithers e Ned Flanders.