Home Notizie La tv del martedì sera: mogli, mariti, “calunniatori schifosi”, conduttrici, opinionisti, ripicche e grandi ritorni

La tv del martedì sera: mogli, mariti, “calunniatori schifosi”, conduttrici, opinionisti, ripicche e grandi ritorni

La tv imperdibile o forse perdibilissima di un martedì sera italiano: ecco cosa è successo il 10 ottobre 2023

11 Ottobre 2023 12:14

Martedì sera calcetto. Martedì sera pilates. Una volta, forse. Adesso provateci voi a rinunciare a Federico Fashion Style che a Belve su Rai2 rinfaccia ad Antonella Mosetti 600 euro non saldati (“Il suo problema non sono i capelli che cadono, ma il fatto che non passa la carta. Mi deve sempre 600 euro”). Provateci voi a non farvi catturare da Avanti popolo, il nuovo programma di prima serata di Rai3 condotto dall’ex politica e opinionista Nunzia De Girolamo che ospita un conduttore di professione come Antonello Piroso e pure il marito Francesco Boccia, esponente del Pd che per indicazione della segretaria Elly Schlein si occupa proprio della tv pubblica. Il mondo al contrario? Forse.

Ma la televisione è così. Capita che su Rete 4 Bianca Berlinguer ospiti il presidente del Senato che poche ore prima era stato incalzato da un’inchiesta di Report, alla cui conduzione c’è il “calunniatore schifoso” (cit.) Sigfrido Ranucci, dirigente Rai che con l’ex zarina del Tg3 non è mai andata particolarmente d’accordo (eufemismo) e che anzi era solito farle lo ‘sgarbo’ di partecipare al diretto competitor dell’allora Cartabianca, ossia DiMartedì su La7. Mal di testa? Comprensibile.

Per fortuna su Italia 1 si è consumato un nuovo grande ritorno (a distanza di quasi anno dal monologo in studio), quello di Sara Tommasi, raggiunta dalla Iena Veronica Ruggeri che si è occupata della vicenda di Maria Sofia Federico, la diciottenne precedentemente nota per la partecipazione ai docureality Il collegio, che ha recentemente tanto fatto parlare di sé per aver abbandonato gli studi universitari, dedicandosi al suo un profilo OnlyFans, con l’obiettivo di entrare nell’industria dell’hard attraverso l’Academy di Rocco Siffredi, nonostante l’opposizione dei suoi genitori.