Home Interviste Monica Setta a TvBlog: “La mia tv all’antica, i programmi che mi sono costruita da sola, gli ascolti e il mancato pomeriggio di Rai1”

Monica Setta a TvBlog: “La mia tv all’antica, i programmi che mi sono costruita da sola, gli ascolti e il mancato pomeriggio di Rai1”

Monica Setta, l’intervista di TvBlog alla conduttrice e giornalista protagonista di ben tre programmi Rai

10 Ottobre 2023 15:42

Monica Setta al mattino, ma anche in seconda e terza serata. TvBlog ha incontrato la giornalista pugliese che questa sera (dalle 00.40, dopo Belve e Stasera c’è Cattelan) ospiterà a Generazione Z su Rai2 Paolo Conticini, Massimo Lugli, Francesca Cavallin, Jasmine Carrisi e l’attrice Lina Siciliano. Giovedì, sempre su Rai2, il secondo appuntamento stagionale di Storie di donne al bivio, in seconda serata. Nel weekend sarà la volta di Unomattina in famiglia, che conduce con Ingrid Muccitelli e Beppe Convertini: “Generazione Z è un programma rodato, quindi è un ritorno in onda semplice. Quest’anno abbiamo dato alla trasmissione un taglio informativo, che possiamo permetterci anche perché andiamo quasi in diretta, finendo di registrare la puntata poco prima della messa in onda. L’anno scorso era un prodotto di puro intrattenimento. L’unico punto di criticità era sul coinvolgimento dei ragazzi. Si tratta di studenti, lavoratori, influencer, che da quest’anno non arrivano da noi tramite un classico casting televisivo“.

Come sono stati scelti, allora?

Mi sono rivolta alle scuole, al presidente dei presidi, alle università, a Sara Zanotelli del sindacato degli influencer. Da noi i ragazzi sono stimolati, possono dire quello che vogliono. Abbiamo una chat, ogni giorno ci confrontiamo sui temi, questa settimana hanno scelto Fedez, per una dibattito sulla condivisione social. In studio ci sarà anche Paolo Conticini, che ne è fortemente contrario.

Ha mai avuto la sensazione che i giovani si avvicinassero a Generazione Z per meri scopi di visibilità? 

Sì, ne ho trovati tanti. Tutto dipende dal metodo di selezione. L’anno scorso avevamo messo un crawl, quest’anno con Simone Di Carlo, capo autore, abbiamo fatto una ricerca più sul campo. L’anno scorso ci siamo ritrovati con una percentuale altissima di aspiranti attori, ballerini, influencer, miss, persone che volevano mettersi in mostra. Tutti bravi ragazzi, per carità, ma molto più interessati all’apparire che all’essenza. E questo un po’ mi ha infastidito. Ma lo dico facendo autocritica…  Nella tribuna dei ragazzi ne abbiamo confermati solo 3 rispetto all’anno scorso, un avvocato, uno studente di psicologia e uno che ha appena superato la maturità.

Da un anno a questa parte i palinsesti si sono riempiti di programmi tv dedicati alla generazione Z… che però quasi sempre non guarda la tv.

Noi siamo stati i primi in assoluto, a marzo 2021. All’inizio siamo partiti con la chiave politica e in un’altra collocazione oraria… e non ha funzionato. Con grande fatica, il programma è cresciuto e nel target del pubblico ci sono anche i ragazzi, sebbene non tantissimi. La mia idea è intercettarli sui temi di cronaca. Se anche riusciamo a portare un solo ragazzo in più davanti alla televisione allora siamo riusciti nel nostro lavoro.

Monica Setta e le Storie di donne al bivio

Giovedì scorso è iniziata la seconda stagione di Storie di donne al bivio.

Quest’estate lo abbiamo testato e siamo arrivati al 6% di share e 400 mila persone. Se Generazione Z costa 6000 euro a puntata, questo non arriva ai 9 mila. Ho scelto di aprire con Loredana Lecciso, l’intervista è stata molto interessante, ma il verdetto dell’Auditel – a cui io credo moltissimo – è stato striminzito. È vero che la serata del giovedì è molto difficile, è vero che le condizioni in autunno sono diverse, è vero che la concorrenza è enorme, è vero che non abbiamo avuto promozione né traino, è vero che siamo partiti in anticipo di una settimana rispetto al previsto, ma mi aspettavo qualcosina in più. La vera partenza sarà tra due settimane, quando in prima serata avremo il traino dei documentari crime di grande interesse.

Obiettivo di share?

Il 4%, per forza. Se saremo sotto allora significherà che Storie di donne al bivio è un prodotto legato alla stagione estiva e quindi vanno tirate le somme: va tolto dal mercato e mandato in onda solo d’estate. E questo posso già anticiparlo: siamo già in palinsesto a giugno 2024.

La scelta delle ospiti in questo caso come funziona?

Non abbiamo risorse. La televisione si fa anche con gli ospiti. Se potessi, andrei a chiamare Carla Bruni, che è il mio sogno. Oppure la moglie Macron… sì sono fissata con le francesi!

Storie di donne al bivio è l’anti Belve?

Assolutamente no. Sono una fan di Belve, l’anno scorso Francesca Fagnani mi ha invitato, ma al momento non ho il tempo materiale per andarci. Anche io la vorrei ospite. Sono una sua sincera estimatrice, ha una cifra tutta sua e una enorme libertà. Non ha condizionamenti, la ammiro.

Lei gli ospiti li riempie di complimenti, altro che graffi e belvate.

Quel genere di interviste non lo saprei fare, io sono all’antica. Sono una persona di 59 anni, con un approccio più classico. I complimenti? Quando ti invito nel mio programma è come se ti accogliessi a casa mia. Poi le domande, però, le faccio tutte.

In questo inizio di stagione lei è alla guida di ben tre programmi tv in onda sulle reti Rai, perché c’è anche Unomattina in famiglia su Rai1…

È una coincidenza temporale, il pacchetto di Storie di donne al bivio è di sole otto puntate. Il programma sarebbe dovuto tornare in estate, ma siccome è andato bene e siccome il direttore Paolo Corsini aveva a disposizione la seconda serata del giovedì ci abbiamo provato. A Unomattina in famiglia sono una presentatrice, non un’autrice, quindi l’impegno riguarda solo la diretta, non la preparazione. Sono una grande lavoratrice, mia figlia ormai è grande, di tempo per lavorare ce ne ho.

‘Storie di uomini al bivio’. Ci ha mai pensato alla versione al maschile? 

No, mai.

A Unomattina in famiglia è arrivato Beppe Convertini al posto di Tiberio Timperi. Come va? 

È arrivato proprio quando con Tiberio avevamo risolto tutto, dopo che eravamo partiti col piede sbagliato entrambi. Anche se fosse rimasto Tiberio, sarebbe andata bene, sinceramente. Beppe è un amico, lo conosco da 25 anni. Nei confronti di Ingrid provo profondo affetto, la trovo molto brava, è una persona cara.

Setta e il pomeriggio di Rai1

C’è mai stata la possibilità che lei sostituisse Serena Bortone nel pomeriggio di Rai1?

No. Sono stata tra le persone sondate, ma immediatamente ho chiarito che non volevo prendere il posto delle colleghe. Non mi piace andare al posto di altre, perché poi si creano incomprensioni. A gennaio-febbraio 2023 Roberto Nepote del Marketing Rai mi disse: ‘Monica, secondo i nostri focus saresti adatta al pomeriggio di Rai1’. Io risposi: ‘Non mi interessa”. Peraltro avevo già Generazione Z e volevo mantenere Unomattina in famiglia, che secondo me è un programma molto importante.

La Lega vuole piazzare Monica Setta“, si è letto spesso nel corso dell’estate scorsa. 

Sto continuando a fare le cose che mi sono costruita io. Io sono l’artefice di me stessa, nel bene e nel male. Io ho bussato alla porta e ho fatto le proposte ai direttori. Non mi ha mai chiamato nessuno… magari qualcuno mi chiamasse! Anzi, faccio un appello tramite TvBlog: se qualcuno mi chiama, io ci vado, magari mi fanno trovare qualcosa già pronto (ride, Ndr). Sto sul mercato: se gli spazi, che mi sono procurata da sola, funzionano pretendo di restare, se non funzionano, me ne torno a casa.