Home Sky Uno ‘Na pizza, Renato Bosco a TvBlog: “Non chiamatela gourmet…”

‘Na pizza, Renato Bosco a TvBlog: “Non chiamatela gourmet…”

La ricerca come valore aggiunto, la contemporaneità come evoluzione: con ‘Na Pizza, Renato Bosco delinea un diverso spazio – e un’idea precisa – della pizza del Terzo Millennio…

4 Ottobre 2023 09:07

Ha debuttato il 2 ottobre su Sky e resterà in onda fino a lunedì 9: parliamo di ‘Na Pizza, format prodotto da Food Media Factory con Renato Bosco a fare da guida nel mondo della pizza contemporanea. Si tratta di una seconda edizione, che vede sei nuove puntate, in onda da lunedì al venerdì alle 18.15, su Sky e in streaming su NOW. Un appuntamento quotidiano, nella ferialità, che vede Renato Bosco – titolare dell’omonima pizzeria a San Martino Buon Albergo (VR), in vetta alla classifica della Guida Pizzerie d’Italia 2023 del Gambero Rosso – affiancato da due giovani, ma affermati maestri pizzaioli, Denis Lovatel, esperto della “pizza di Montagna”, e Pier Daniele Seu, campione d’innovazione.

Insieme ‘sfruttano’ questi sei nuovi appuntamenti in onda su Sky per raccontare un mondo che parte da cose semplici, diciamo essenziali come acqua e farina, per assumere forme e gusti da cucina stellata. Di questa nuova dimensione della pizza e di come viene raccontata nel suo programma abbiamo parlato proprio con Bosco, anche per capire se e quanto questa della pizza gourmet sia destinata a essere una ‘bolla’ e quanto in questo abbia o abbia avuto peso la tv. E lo ringraziamo per la disponibilità.

Renato Bosco 'Na Pizza

Lei parla e racconta la pizza contemporanea: ma qual è la sua definizione (preferita) di pizza?

Mi piace pensare alla pizza come un piatto sociale, che unisce le persone…

Il riscontro della prima edizione le ha suggerito qualche correttivo nel programma o nel racconto?

In questa seconda edizione di ‘Na Pizza abbiamo preferito avere meno compagni di viaggio, ma che gli ospiti avessero più spazio per raccontarsi.

Quali sono gli ospiti e che tipo di minimo comune denominatore li lega a loro?

Sia Denis Lovatel che Pier Daniele Seu sono due pizza-ricercatori come me… In ogni appuntamento vengono presentate due pizze, una proposta da me e una realizzata a quattro mani con l’ospite di puntata.

Da piatto conviviale per eccellenza a preparazione 5 stelle: la pizza gourmet non rischia di snaturare un tipo di cultura del cibo?

Io preferisco usare l’aggettivo ‘contemporanea’ all’etichetta ‘gourmet’ perché a mio avviso rappresenta meglio il concetto di evoluzione… E il principio della ricerca eleva, a mio avviso, il valore della pizza stessa…

La TV ha avuto un ruolo in questa trasformazione, secondo lei?

Secondo me si: la televisione resta un veicolo importantissimo per la comunicazione del cibo, della cucina e della pizza…

Di fatto la moltiplicazione delle pizzerie ‘gourmet’ – anche se il termine non rispecchia la sua idea – o il concetto stesso di pizza gourmet, sta rendendo la pizza stessa quasi un bene di lusso. Non sarà diventata una moda che rischia di cannibalizzare un aspetto della nostra cultura gastronomica?

Ecco, mi riallaccio a quanto detto prima: a mio parere la pizza contemporanea non snatura l’essenza del prodotto, ma al contrario offre più alternative. La gamma della scelta, infatti, va dalla versione street food a quella in un ristorante stellato.

Ce n’è insomma per tutti i gusti e la pizza si conferma un piatto versatile, duttile, a prova di mode, di tendenze e di ricerche più o meno sperimentali. E noi continuiamo a cogliere i segreti di un’arte, o di una scienza, seguendo ‘Na Pizza. E soprattutto mangiandole…

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