Home Rai 1 Cuori 2, il battito è regolare e costante e non si dimentica del pubblico più giovane: la recensione

Cuori 2, il battito è regolare e costante e non si dimentica del pubblico più giovane: la recensione

Perfetta continuità con la prima stagione per Cuori 2, che sfrutta l’effetto nostalgia degli anni Sessanta ma sa usare molto bene anche i linguaggi moderni delle serie

1 Ottobre 2023 22:30

È un battito regolare, costante, senza sbalzi e per questo rassicurante, quello di Cuori 2. Sono passati quasi due anni dalla messa in onda dell’ultima puntata della prima stagione del medical drama di Raiuno ambientato negli anni Sessanta, ma sembra davvero siano trascorse poche settimane. Una ripresa che ha un chiaro obiettivo: quello di raccontare una storia che non è improvvisata, ma che sa dove sta andando a parare.

Cuori 2, la recensione

I primi due episodi (disponibili in anteprima su RaiPlay) ci fanno immergere nuovamente nelle atmosfere della Torino di quasi 60 anni fa, sfruttando quell’effetto nostalgia legato al passato che è già stato arma vincente sia della prima stagione, ma anche di numerose altre fiction Rai.

Cuori 2 mantiene infatti costante la propria visione di un mondo che non c’è più, di strumenti e macchinari ai tempi all’avanguardia ma oggi (fortunatamente) superati dalle nuove tecnologie. Lo sguardo è sì nostalgico, per quella decade di scoperta e di voglia di progresso, ma anche curioso, o almeno lo è per quel pubblico che gli anni Sessanta li ha conosciuti solo sui libri di storia o in altre serie tv di simile ambientazione.

Perché sì, la particolarità di Cuori sta proprio nella capacità di intercettare un pubblico maturo nell’ambientazione ed uno molto più giovane nei linguaggi. Usiamo il plurale non a caso: anche Cuori 2 sta molto attento a costruire personaggi e relazioni tra di essi rispettando le regole di una qualsiasi serie tv contemporanea, puntando tutto sugli intrecci relazionali, sui temi dell’emancipazione, della cura della propria salute (fisica e mentale) ma anche nel raccontarlo con il giusto appeal.

Siamo sì negli anni Sessanta, ma la regia e la fotografia donano alla serie un fascino moderno che genera un effetto straniante ma accattivante. L’idea stessa di chiudere ogni episodi con i titoli di coda che iniziano a comparire mentre le ultime scene sono ancora in onda dà al progetto una chiave più contemporanea e meno legata al passato.

Tutte idee che avevano funzionato nella prima stagione, e che sono state confermate in toto. Cuori 2 non stravolge la storia ed il suo modo di raccontarla, ma mantiene il suo battito coerente con quello che avevano sentito i telespettatori due anni fa.

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