Da maggio fino a fine settembre, nel mondo delle serie tv il tempo si è congelato. Il sortilegio è stato, lo sappiamo da tempo, opera dello sciopero degli sceneggiatori statunitensi, il cui accordo preliminare è giunto ad inizio settimana, permettendo così di iniziare a ragionare sulla ripresa del lavoro e la riapertura dei set o, meglio, delle writers’ room.
La fine dello sciopero non coincide con l’immediata ripresa delle attività per gran parte delle produzioni seriali: le prima a riaprire saranno le produzioni legate ai late-show americani, con i vari Jimmy Kimmel e Jimmy Fallon già in onda dalla prossima settimana. Ovviamente, per le serie tv ci vorrà più tempo.
Innanzitutto, bisogna superare la cosiddetta fase della “staffing season”, cioè la formazione del personale, sceneggiatori/sceneggiatrici e non solo che lavorano ad una serie tv. Solitamente, questo processo avviene in primavera, in modo che si possano iniziare a scrivere i copioni ad inizio estate ed iniziare a girare i nuovi episodi intorno a fine luglio.
Le prime serie tv a rimettersi al lavoro
Le produzioni più consolidate, che hanno già un gruppo di lavoro rodato, potranno velocizzare questo processo e tornare a scrivere già la prossima settimana: secondo Deadline Hollywood, le prime writer’s room a riaprire saranno quelle di Grey’s Anatomy, 911, I Simpson, I Griffin, Bob’s Burgers e Criminal Minds: Evolution.
Tra le serie tv che si rimetteranno al lavoro (sulle sceneggiature) la prossima settimana o al massimo quella successiva anche Ghosts, Abbott Elementary, Yellowjackets, Fire Country, Young Sheldon, The Cleaning Lady, Quantum Leap, Law & Order, Law & Order: Unità Speciale ed Fbi.
Ci sono poi quelle serie tv che sono scritte esclusivamente dal loro creatore. Ci spostiamo così in casa Hbo, che vorrebbe lavorare subito su alcune delle serie serie cult, ovvero The White Lotus, Euphoria e The Last of Us. In questo caso, il processo di scrittura sarà più veloce, proprio perché i rispettivi creatori, Mike White, Sam Levinson e Craig Mazin e Neil Druckmann, scrivono da soli i copioni e, raggiunto l’accordo tra sceneggiatori e produttori, possono rimettersi al lavoro.
Lo sciopero degli attori ed il ritorno sul set
Quanto abbiamo scritto finora riguarda la parte di scrittura: c’è poi la parte di produzione legata al casting, alle location ed all’allestimento dei set, che richiederà ulteriore tempo. In particolare, sono gli attori che potrebbero rallentare la messa in onda delle serie tv: va ricordato infatti che lo sciopero dello Sag-Aftra, il loro sindacato, sta proseguendo, quindi gli attori ad oggi non possono tornare sul set.
Si spera, ovviamente, che la fine dello sciopero degli sceneggiatori possa dare la giusta spinta anche a quello degli attori. Prima gli sceneggiatori si metteranno al lavoro, prima i copioni saranno pronti e, una volta chiuso lo sciopero degli interpreti, si potranno iniziare a girare gli episodi senza ulteriori tempi di attesa.
Quanto saranno lunghe le stagioni delle serie tv?
Una cosa è certa: le serie tv avranno una quantità di episodi inferiore rispetto al solito. Con la possibile messa in onda dei primi episodi verso fine novembre/inizio dicembre (se lo sciopero degli attori dovesse finire a breve), i network avranno a disposizione meno spazio per proporre nuovi episodi.
Non c’è nessuna intenzione, per ora, di prolungare la stagione tv oltre maggio: ecco perché le varie serie tv in onda sui canali generalisti quest’anno avranno circa dodici o tredici episodi da mandare in onda, contro i diciotto/venti che solitamente sono ordinati dai network.