Stasera c’è Cattelan … su Rai 2, un late night show gradevole che potrebbe osare di più
In studio si respira un’aria più istituzionale rispetto al passato. Dov’è finita la dimensione ludica?
Terza edizione per Stasera c’è Cattelan … su Rai 2, il late night show con la conduzione di Alessandro Cattelan. Partito ieri sera subito dopo il ritorno di Belve, la trasmissione ha confermato la sua piacevolezza nonostante abbia dovuto affrontare il forfait di Belen Rodriguez.
La showgirl avrebbe dovuto partecipare alla prima del programma, ma pare abbia fatto dietrofront in quanto avrebbe preferito l’ospitata a Domenica In. L’altra ipotesi è che avrebbe evitato di apparire subito dopo due suoi ex, Fabrizio Corona e Stefano De Martino, nel precedente Belve.
Così Cattelan ha voluto togliersi qualche sassolino dalla scarpa mostrando una storia di Belen in cui si vedevano degli alcolici nonostante avesse dichiarato di avere dei problemi di salute. Un monologo metatelevisivo tutto sommato piacevole.
Di fronte al niet di Belen, Cattelan ha ripiegato su Annalisa, riserva di lusso visto il momento d’oro che sta vivendo. Peccato che il nostro si sia limitato a sciorinarsi in complimenti per il multiplo disco di platino, chiedendole al massimo come si faccia a portarsi il disco di platino fisicamente a casa.
Non cambia il copione con Tedua, golden boy del rap italiano per il quale sicuramente Amadeus starà facendo carte false per assicurarselo in gara al Festival di Sanremo 2024. Davvero un peccato perché si poteva osare di più.
UN LATE NIGHT SHOW CHE RISCHIA L’EFFETTO FAZIO
Come ha fatto notare Grazia Sambruna su MOW, ai tempi di Victoria Cabello con i cult Very Victoria e Victor Victoria c’era per esempio Marco Mengoni che cantava in metropolitana. Nonostante si trattasse di show di nicchia, in quei due programmi si verificavano dei momenti da antologia televisiva, tuttora cercati dai nostalgici di Cabello su Youtube.
In Stasera c’è Cattelan … su Rai 2 invece, almeno a giudicare dalla prima puntata, si è respirata un’atmosfera un po’ più istituzionale rispetto al passato, alla Che tempo che fa per intenderci, abbandonando peraltro la dimensione ludica delle precedenti edizioni.
Per il resto rimangono una garanzia gli Street Clerks, l’unico gruppo sopravvissuto a X Factor con i Maneskin. Carine le rubriche con Mike Lennon sui compiti per casa e Dillo alla mamma, dillo all’avvocato.