Rosario Fiorello e quella sbarra come la porta della metropolitana di Sliding Doors
Grazie all’intuizione di Enzo Ulivieri e ad una sbarra abbiamo il più grande showman italiano vivente
Quella sbarra gli aprì le porte verso il suo futuro. Si, sembra una contraddizione, ma fu una sbarra abbassata a convincere Rosario Fiorello a intraprendere quella che sarebbe stata poi la sua carriera nel mondo dello spettacolo. A Camogli, in un incontro moderato da Aldo Grasso nel Festival della comunicazione, Rosario ha raccontato quello che è stato lo spartiacque della sua vita. Fra tornare al suo paese ed intraprendere una vita che conosceva a memoria e buttarsi in un futuro nel mondo dello spettacolo pieno di incognite, lo showman siciliano ha deciso per la seconda via. Una decisione che poi ci ha regalato il più grande uomo di spettacolo vivente del nostro paese.
Fiorello ed il racconto del suo spartiacque professionale
Di ritorno dal servizio militare, Fiorello era pronto a tornare a lavorare nel villaggio dove aveva sempre prestato servizio vicino a casa in Sicilia, in qualità di barista. Un lavoro che gli permetteva di guadagnare anche 900.000 lire al mese per cinque mesi. Una cifra importante per l’epoca che gli permetteva di vivere e aiutare la sua famiglia per il resto dell’anno. Un lavoro che gli piaceva un sacco oltretutto. Il capo del villaggio però, Enzo Ulivieri, gli disse, avendo capito primo fra tutti le sue potenzialità artistiche, che lo avrebbe riassunto, ma in qualità di animatore turistico.
Fiorello racconta che ci rimase male, anche perchè lo stipendio di un animatore era di sole 120.000 lire al mese, quindi molto meno rispetto al barista. Deciso a non accettare e molto deluso, si incamminò verso l’uscita. Il villaggio turistico era molto grande, quindi prima di arrivare all’uscita di strada ce n’era parecchia. Durante quella camminata nella mente di Fiorello si alternavano tanti pensieri. Davanti alle sbarre dell’uscita si fermò. Si fermò a riflettere e fra un domani già scritto e uno tutto da scrivere, decise per la seconda opzione. Tornò quindi da Ulivieri e accettò la sua proposta di fare l’animatore con uno stipendio da 120.000 lire al mese.
Quella sbarra come la porta della metro di Sliding Doors
Una sbarra dunque come la porta della famosa metropolitana del film Sliding Doors. Qui però, a differenza del lungometraggio, non sappiamo come sarebbe stata davvero la vita di Rosario Tindaro Fiorello se avesse oltrepassato quella sbarra. Di certo sappiamo qual è stata la sua vita artistica non avendo oltrepassato quell’ostacolo. Ringraziamo dunque quelle sbarre ed Enzo Ulivieri per averci regalato il più grande showman italiano vivente.
Diceva lo scrittore Paulo Coelho:
“A volte è necessario decidere tra una cosa a cui si è abituati e un’altra che ci piacerebbe conoscere.”
Per Rosario Tindaro Fiorello quel momento si è palesato di fronte a quella sbarra. Un “addio” ad un futuro già scritto in favore ad uno tutto da scrivere.