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Marco Liorni, Alessia Marcuzzi e il tema del ricambio generazionale in tv

Il ricambio generazionale in tv, un tema sempre attualissimo, come dimostrano le recenti dichiarazioni di Carlo Conti e Antonella Clerici

22 Settembre 2023 15:32

Le parole pronunciate da Carlo Conti nel corso della conferenza stampa di presentazione della tredicesima edizione di Tale e quale show (al via stasera ovviamente su Rai1) portano per l’ennesima volta sul tavolo uno dei temi più annosi legati al mondo della televisione italiana: il ricambio generazionale. Il 62enne padrone di casa del programma, rispondendo ad una domanda sul futuro del titolo e in particolare su chi potrebbe ereditare il suo posto alla conduzione tra una decina di anni, ha menzionato non soltanto Andrea Dianetti (“nel tempo farà parlare di sé, è completo“), Alessandro Cattelan, Alvin e Massimiliano Ossini, ma pure Marco Liorni e Nicola Savino, cioè due professionisti con una lunga carriera tv alle spalle e arrivati alla soglia dei 60 anni.

Al netto delle questioni prettamente anagrafiche (Liorni ha 58 anni, Savino a novembre ne festeggerà 56) e dei singoli casi, l’uscita (innocua) di Conti mostra plasticamente quanto sia ancora oggi annosa la questione del ricambio generazionale tra i conduttori televisivi. Perché le stagioni tv si susseguono e gli spazi di conduzione continuano ad essere occupati dagli stessi nomi di 20/30 anni fa. Non è retorica, è realtà che si consolida, salvo rarissime eccezioni, di palinsesto in palinsesto.

 

Ricambio generazionale in tv, un problema non per solo uomini

I più maliziosi noteranno come la lista fatta in maniera estemporanea da Conti non includa nomi femminili. Una coincidenza. O forse no. D’altronde il futuro della conduzione tv per il gentil sesso non appare particolarmente più roseo, almeno sulla carta. A marzo scorso, ospite di TvTalk, Antonella Clerici annoverò Alessia Marcuzzi (51 anni anni da compiere a novembre e decine di titoli di prima serata sulla tv generalista nel curriculum) tra le “giovani conduttrici” che le piacciono (oltre a Katia Follesa, Andrea Delogu e Silvia Toffanin) e che potrebbero un giorno arrivare sul palco del Festival di Sanremo. L’Italia è un Paese per vecchi e non sempre è necessario l’Istat per certificarlo, talvolta è sufficiente accendere il televisore.