‘La vita in diretta’ non cambia (ed è proprio questo il suo punto di forza)
La vita in diretta torna in onda uguale a se stessa. E non sbaglia. La recensione della prima puntata di lunedì 11 settembre 2023
Era il 30 giugno quando andò in onda l’ultima puntata della scorsa stagione de “La vita in diretta“. Alberto Matano salutava il pubblico di Rai 1 augurando buona estate e dando appuntamento a settembre. Poi, nei mesi a seguire, ecco arrivare “Estate in diretta” con Gianluca Semprini e Nunzia De Girolamo. Oggi, 11 settembre, è tornato il programma e lo ritroviamo esattamente come lo avevamo lasciato. Una critica? No, il suo punto di forza.
Negli anni aveva sofferto la concorrenza di “Pomeriggio 5”, condotto da Barbara d’Urso, fino alle ultime edizioni quando “La vita in diretta” si è consolidata sempre più ed è diventata leader di ascolti. Un format che ha preso sempre più efficacia proprio nella sua identità. E, da giugno a settembre, abbronzatura a parte dei protagonisti e degli inviati storici, nulla è cambiato.
“La vita in diretta” è tutto nel suo titolo. La diretta, le velocità delle notizie e gli aggiornamenti in tempo reale sono l’anima stessa del programma. In nemmeno due ore, resta medesima la suddivisione e la gestione di spazio e tempo. Si parte subito con la cronaca nera, dallo scontro di Alatri che ha indignato tutti (con il guidatore che ha causato lo schianto “impegnato” in una diretta social) alle ultime notizie che riguardano le uccisioni di Marisa Leo e Giulia Tramontana.
E, anche in questo caso, ad affiancare Alberto Matano nel tracciare un quadro di quanto accaduto c’è stata Roberta Bruzzone, altro punto fermo del programma che analizza e chiarisce i punti più oscuri delle vicende trattate. Una sola voce ad accompagnare la conduzione di Matano in questi casi di cronaca, a dare una visione più tecnica e anche psicologica dei protagonisti.
Se in “Storie italiane”, come abbiamo sottolineato, le narrazioni riguardano presente e storie già trattate precedentemente (ma volutamente mai abbandonate a se stesse), ne “La vita in diretta” sono proprio le ultime notizie ad essere protagoniste del racconto e del quadro genere. Si passa dai drammatici casi di femminicidio più recenti (inclusa la storia di Rossella, infermiera uccisa e con l’ex compagno in carcere) fino al pestaggio al quartiere Quarticciolo di Roma.
Una sola pausa, nella prima puntata, alle 17,54. E anche la diretta di Pomeriggio 5 -da quest’anno condotto da Myrta Merlino- era interrotta dalla pubblicità.
A fare il suo esordio in questo debutto dell’edizione 2023-2024 è stata Sonia Bruganelli, brevemente ospite per disquisire sui social e su quanto, oggi, se male utilizzato, possano essere fonte di atti violenti o di cronaca (dalla capretta uccisa da Anagni da un gruppo di ragazzini alla professoressa colpita dai pallini dai suoi studenti). Tutto filmato, tutto dato in pasto ai social. E non manca un breve quanto ficcante commento proprio della Bruganelli sui social e sull’attenzione mediatica della sua separazione da Paolo Bonolis, puntando il dito contro “un comunicato che non avevamo mai fatto, che mi è sembrato inopportuno e di cattivissimo gusto“.
La vita in diretta e il tavolo che funziona
E poi resta la seconda parte, quella del tavolo, fondamentalmente più allegra, meno legata alla drammaticità dei casi di cronaca, con Simona Izzo, Barbara Alberti, Silvana Giacobini e Luca Tommasini ospiti di questa prima puntata. Da Gianni Morandi in pausa con i social a Raffaella Longobardi pronta a fare da “cavia” per gli appetitosi dolci per San Gennaro.
Ma la perla di questa prima puntata è innegabilmente di Barbara Alberti. Davanti ad una Simona Izzo entusiasta per la rivincita degli 80enni di oggi, eterne star, è esplosa con un sincero e condivisibile:
“Io non sono contenta di essere vecchia, io vorrei avere 8 anni!”
Se gli ingredienti vincenti, che hanno reso leader “La vita in diretta”, sono questi, perché mai cambiarli?