Ancora in onda gli spot antidroga con Mancini ‘vestito’ da ct dell’Italia
Lo spot anti-droga con Roberto Mancini testimonial va ancora in onda in tv. L’ex ct azzurro appare con la divisa della Nazionale Italiana
“Tutte le droghe fanno male”. Lo dice Roberto Mancini nella campagna di comunicazione istituzionale realizzata dal Dipartimento per le Politiche Antidroga trasmessa in tv per la prima volta alla fine di giugno. Uno spot che va tuttora in onda, nonostante nel frattempo sia accaduto di tutto, con le dimissioni dell’allenatore marchigiano da ct dell’Italia e il quasi imminente accordo di quest’ultimo con l’Arabia Saudita.
‘Un messaggio è un messaggio, qualunque sia la nazionale per cui lavori’, potrebbe osservare qualcuno. Opinione legittima, se non fosse che Mancini nella campagna – che già ha fatto ampiamente discutere per la sua resa qualitativa – indossa la divisa azzurra, con tanto di stemma tricolore in vista.
Impossibile, pertanto, non soffermarsi sul dettaglio e sull’evidente anacronismo che, inevitabilmente, sposta l’attenzione degli spettatori altrove.
“Hai visto Mancini?”, chiede un ragazzo all’amica. “Cosa ha fatto?”, risponde lei. La risposta ironica da casa è immediata: “E’ volato in Arabia”.
A parziale correzione del video c’è stata perlomeno l’eliminazione dell’originaria dicitura iniziale di ‘commissario tecnico della nazionale italiana di calcio’, che non impedisce tuttavia di arrivare ad una lapidaria sentenza: la comunicazione istituzionale è ampiamente bruciata.
L’onnipresenza di Mancini negli spot tv sta presentando il conto. Come ricordavamo nei giorni scorsi, il mister è pure testimonial della Regione Marche, con tanto di accordo rinnovato a inizio estate fino al 2025. “Il rapporto continuerà anche in futuro”, ha assicurato il governatore Francesco Acquaroli immaginando nuove strategie di promozione mirate ai mercati esteri. Ma se con Mancini ancora alla guida dell’Italia gli spot avrebbero quasi certamente anticipato tutte le prossime partite di qualificazione all’Europeo degli Azzurri, con Luciano Spalletti ora seduto in panchina risulta alquanto improbabile l’ipotesi di un promo di Mancini prima delle gare. Sempre che non si decida di seguire clamorosamente la linea usata per lo spot anti-droga.