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The OC, vent’anni dopo il primo episodio i social continuano a tenerlo in vita (ma uccidere Marissa “è stato un errore”)

Vent’anni fa nasceva il teen drama che, dopo la prima stagione, non ha più trovato lo stesso successo in tv, ma continua ad essere ricordato sui social

19 Agosto 2023 12:32

Se appartenete alla Generazione Z e in queste settimane siete incappati sui social in alcuni post celebrativi dei vent’anni dalla prima messa in onda di una certa serie tv chiamata The O.C., qualche domanda su cosa avesse di speciale quella serie ve la sarete fatta.

Molto probabilmente, però, di The O.C. avrete sentito parlare anche prima di questa estate: vent’anni dopo il suo debutto, le scene più iconiche e con esse i suoi personaggi più memorabili sono diventati virali grazie a meme ed a continui video che ne ricordano le battute clou. Un caso più unico che raro, per una serie che è stata sì un fenomeno, ma che non ha mai raggiunto i livelli di altre serie tv diventate dei punti di riferimento per la tv degli anni Duemila.

Il breve successo di The O.C.

The O.C. ha debuttato negli Stati Uniti, su Fox, il 5 agosto 2003: una messa in onda estiva, lontana dagli sweeps (vale a dire i periodi di garanzia americani) ma che ha saputo, settimana dopo settimana, conquistare sempre più pubblico. Complice la lunghissima (ancora di più ai giorni nostri) durata della prima stagione, composta da ben ventisette episodi e conclusasi il 5 maggio 2004, The O.C. ha scalato lentamente la classifica dei programmi più visti della stagione, arrivando a superare, in inverno e poi in primavera, i dieci milioni di telespettatori. Ecco la The O.C. mania, giunta anche in Italia, dove la serie era in onda su Italia 1: a testimoniarlo anche l’onda di fan che si recò a Milano quando Ben McKenzie (Ryan) e Kelly Rowan (Kirsten) furono ospiti del mitico Telefilm Festival.

Numeri che la serie non raggiunse più nella seconda stagione (questa in onda in piena stagione autunnale), che comunque raccolse oltre sette milioni di telespettatori di media, scesi sotto i sei milioni nella terza. The O.C., insomma, da serie-evento è diventata serie “nella bolla”, vale a dire ad alto rischio di cancellazione. Il network approvò una quarta stagione, i cui ascolti crollarono sotto i quattro milioni e che decretò la fine della serie. Un rinnovo che fu possibile solo grazie al colpo di scena di cui ancora oggi in tanti hanno memoria e di cui i suoi artefici ora si pentono.

“La morte di Marissa? Un errore”

Stiamo parlando della morte di Marissa Cooper, una delle protagoniste della serie fin da primo episodio, nonché interesse amoroso del ribelle Ryan, il cui arrivo nella ricca contea di Orange County dà il via al racconto.

I creatori della serie, Josh Schwartz e Stephanie Savage (che, qualche anno dopo, saranno artefici di un altro fenomeno teen che porta il nome di Gossip Girl), in un’intervista a Vanity Fair America in occasione del prossimo lancio del libro dedicato alla storia di The O.C. hanno ammesso che quell’uscita di scena sarebbe potuta essere gestita in altro modo:

“È qualcosa di cui ci rammarichiamo e, ripensandoci, avremmo voluto trovare una soluzione diversa. All’epoca non vedevamo un percorso alternativo, motivo per cui abbiamo intrapreso quella strada. Ma ovviamente col senno di poi, c’erano molti altri modi in cui avremmo potuto cancellare il personaggio dallo show —e dare a Mischa la pausa di cui aveva bisogno e che voleva— che avrebbero comunque permesso a quel personaggio di tornare”.

La Fox, ai tempi, aveva posto come condizione per un rinnovo per una quarta stagione un colpo di scena che desse una scossa alla storia. Gli sceneggiatori avevano deciso che questo twist dovesse riguardare Marissa, e proposero alla sua interprete Micha Barton due strade: uccidere il personaggio o allontanarlo per poi darle la possibilità di ritornare. Barton, va detto, stava attraversano un complicato periodo personale (tra abusi e riabilitazione, a cui si aggiunge anche un arresto per guida in stato di ebbrezza) e scelse la prima opzione, considerato di aver dato tutto quello che poteva a Marissa.

Da qui, la scena cult dell’incidente stradale nel finale della terza stagione, con Ryan che stringe a sé il corpo della sua amata. Ma “quando abbiamo visto la reazione dopo la morte di Marissa dal pubblico, non è stato bello”, ammettono Schwartz e Savage. “Non sembrava che quel pubblico fosse stato servito o rispettato nel modo in cui abbiamo sempre voluto e mirato. Immediatamente, a quel punto ci siamo pentiti”.

The O.C. nell’Olimpo dei meme

Così, la fine di The O.C. è giunta poco dopo, con un finale che ha in parte chiuso tutte le storyline ma che ha inevitabilmente lasciato l’amaro in bocca a quegli spettatori ed a quelle spettatrici che si erano innamorate delle turbolente vicende di quattro ragazzi privilegiati ma alle prese con i problemi di qualsiasi adolescente.

The O.C. non è però passato nel dimenticatoio: mentre i suoi quattro interpreti principali sono andati avanti con le loro carriere (Rachel Bilson è stata protagonista di Hart of Dixie, McKenzie ha recitato prima in Southland e poi in Gotham, Adam Brody si è concentrato sul cinema, ma di recente lo abbiamo visto nella miniserie Fleishman a pezzi), la serie ha continuato a fornire materiale anche per quella generazione che non l’ha vissuta di prima persona.

Grazie ai vari meme con i quattro protagonisti The O.C. ha continuato a vivere: la storia d’amore, improbabile all’inizio ma dolcissima alla fine, tra Seth e Summer è diventata un punto di riferimento per tante coppie, così come il tira e molla tra Ryan e Marissa ha reso quell’amore impossibile qualcosa che è resistito agli anni che passano. In mezzo, numerose scene e idee degli sceneggiatori (dalla sdraio gettata in piscina da Marissa al Chrismukkah ideato da Seth e “celebrato” da molti sui social) che non potevano passare inosservate. E così, The O.C, nonostante abbia tradito sul finale le aspettative dei suoi fan, è rimasto nei loro ricordi, replicando quel successo inaspettato di quell’estate 2003.

Il reboot di The O.C.?

Impossibile non pensare, dunque, ad un qualche modo per riportare in tv The O.C. D’altra parte, nell’era dei reboot e delle idee ripescate dal passato, può valere tutto, anche per i teen drama, sebbene i protagonisti nel frattempo siano diventati adulti. Schwartz e Savage, però, non sono d’accordo, nonostante proprio Gossip Girl abbia ricevuto di recente il trattamento del reboot (la serie tv è stata cancellata dopo due stagioni):

“Gossip Girl aveva più di un concetto intrinseco, un tipo di franchise di sorveglianza online voyeuristico e onnisciente. Potrebbe esserci una diversa Gossip Girl e un diverso gruppo di personaggi. The O.C. era specifico per qui personaggi. Sembra che qualsiasi versione di farne un reboot richiederebbe di riportare quel cast originale. Ma penso che guardando indietro di vent’anni, ci sentiamo davvero come se avessimo catturato un fulmine in una bottiglia”.

Eppure, Rachel Bilson non è della stessa idea: “dice sempre ‘Dai. Sono Summer e ho un bambino. Ho una casetta in piscina. Facciamolo'”, ha svelato Schwartz, così come Micha Barton farebbe il tifo per un ritorno della serie, anche se la sua Marissa difficilmente potrebbe farne parte se non in una realtà alternativa. Ma se di The O.C. si parla ancora oggi, forse potrebbe riuscire anche in questa impresa. Intanto, il rewatch per celebrare i vent’anni di The O.C. è d’obbligo: tutte e quattro le stagioni si possono recuperare su Prime Video o su NOW.