The Bear 2, l’abbraccio di cui tutti abbiamo bisogno: recensione, trama e cast della seconda stagione, su Disney+
La brigata di Carmy e del suo nuovo locale continua a rappresentare al meglio il caos in cui oggi le nostre vite si ritrovano. E, senza dare soluzioni, ci ricorda che non siamo soli
Fonte: Chuck Hodes/FX
La prima stagione ci ha conquistato a sorpresa: mai avremmo potuto pensare che una serie ambientata nella cucina di un ristorante potesse raccontare così tante cose che andassero oltre il semplice tema della ristorazione. The Bear 2, disponibile in Italia su Disney+ (nel catalogo Star) da mercoledì 16 agosto 2023, non solo conferma quanto appena scritto, ma rilancia, con nuovi spunti e soprattutto un clima da brigata che diventa sempre più il punto forte di questo racconto. Volete saperne di più? Proseguite nella lettura!
The Bear 2, la trama
La seconda stagione della serie, quindi, tiene il conto alla rovescia per quella che deve essere la data di apertura del The Bear, raccontando intoppi sia a livello burocratico, tecnico e personale. Per ogni componente del gruppo di lavoro c’è infatti qualcosa di nuovo da affrontare: un corso di cucina, un viaggio all’estero, nuove esperienze in altri ristoranti.
Non solo Carmy, quindi, ma tutta la squadra del The Bear deve crescere professionalmente e umanamente, andando incontro alla paura del fallimento, ma anche alla curiosità di tutto ciò che è nuovo e che rappresenterà un nuovo capitolo delle loro vite.
The Bear 2, la recensione
Andiamo dritti al punto: sì, anche la seconda stagione di The Bear si diverte a realizzare una metafora della vita e del caos in cui essa si trova a dover navigare ogni giorno. Se abbiamo imparato qualcosa dalla prima stagione di questa serie è che la cucina di un ristorante può tranquillamente essere la sintesi di una giornata tipo di ciascuno di noi: scadenze, richieste da soddisfare, paure, rapporti non sempre idilliaci con gli altri e, alla fine, sempre noi stessi, soli di fronte ad un specchio. O al riflesso di una padella.
The Bear 2 vira però di più verso una tonalità più leggera: il creatore della serie, Christopher Storer, si ricorda che in fin dei conti ha ideato una comedy, ed inserisce all’interno dei dieci episodi non pochi momenti che smorzano la tensione che inevitabilmente sale fin verso il gran finale, vale a dire l’apertura del nuovo The Bear.
Si perde quella cupezza che aveva caratterizzato la stagione d’esordio, ma si guadagna in ampiezza della narrazione, che -come sempre accade nelle seconde stagioni- allarga lo sguardo oltre il protagonista e permette di conoscere meglio i comprimari. E, in una serie ambientata in cucina, questi non solo in fin dei conti dei personaggi secondari, ma diventano essi stessi dei protagonisti: una brigata che rema tutta verso la stessa direzione.
In un equilibrio decisamente migliore rispetto alla prima stagione, The Bear 2 ci regala momenti di grande intensità, in cui il dolore, il fantasma del fallimento e tutte le paure che sussurrano alle nostre menti vengono rappresentate da un personaggio all’altro ma mai cavalcando l’onda della Pubblicità Progresso a tutti i costi. Al contrario, dietro al lavoro estenuante nella costruzione del nuovo ristorante non viene mai offerta una soluzione ai problemi ed alle ansie con cui conviviamo, ma ci viene detto che no, non siamo gli unici a sentirci così sopraffatti. E se è vero che “ogni secondo conta”, bisogna pensare a questa frase anche quando ci occupiamo di noi stessi.
Sensazioni che sono ripetute quasi in tutti gli episodi, e che raggiungono l’apice a metà stagione, con la puntata flashback che svela la famiglia Berzatto in quello che è uno dei momenti in cui ogni famiglia al mondo dà il peggio di sé: le festività.
The Bear, in fondo, offre questo enorme abbraccio al proprio pubblico, evitando la normalizzazione delle condizioni stressanti che società, convenzioni e lavoro impongono. Obiettivo della serie non è fornire soluzioni da manuale di self-help, ma dare punti di vista, storie, rafforzare il concetto che se la vita che dobbiamo vivere è così incasinata, meglio farlo con la consapevolezza che lo è. E mai mollare.
Il “viaggio” in altri mondi, vale a dire altri ristoranti, compiuto da alcuni dei personaggi ce lo dimostra bene: locali gestiti da chef che prima di essere dove si trovano e godere della stima di clienti e critici hanno dovuto provare, fallire e riprovare, fino a trovare la loro strada. Perché anche dietro un ristorante in cui ogni dettaglio è curato ai limiti dell’ossessione c’è qualcuno ha paura. Ed, in tutto questo, non è detto che ci si riesce ad arrivare al traguardo.
La ricetta confezionata e portata a tavola per questa seconda stagione ha dunque un sapore decisamente differente: di amaro c’è poco, di gustoso molto, ma soprattutto c’è quel desiderio, boccone dopo boccone, di non lasciare nulla sul piatto e di godersi ogni ingrediente fino all’ultimo.
The Bear 2, il cast
Il cast della seconda stagione è identico a quello della prima, con l’aggiunta di Molly Gordon nei panni di Claire, interesse amoroso del protagonista. Da segnalare, inoltre, anche la presenza di alcuni interpreti nelle vesti dei componenti della famiglia Berzatto: rivediamo Jon Bernthal (Mickey), ma anche Bob Odenkirk, Jaime Lee Curtis e Sarah Paulson. Un cameo, infine, viene fatto da Olivia Colman.
Jeremy Allen White è Carmy Berzatto, chef stellato che torna a Chicago per risollevare le sorti del ristorante del fratello morto suicida;
Ayo Edebiri è Sydney Adamu, chef di talento ed ambiziosa che diventa socia di Carmy;
Ebon Moss-Bachrach è Richie Jerimocivh, manager del The Bear, con non pochi problemi di gestione della rabbia;
Lionel Boyce è Marcus Brooks, addetto alla forneria del ristorante, che decide di inseguire il suo sogno di diventare pasticcere;
Liza Colón-Zayas è Tina Marrero, cuoca al lavoro al The Bear;
Abby Elliott è Natalie “Sugar” Berzatto, sorella di Carmy, che diventa la co-proprietaria del The Bear;
Matty Matheson è Neil Fak, amico d’infanzia dei Berzatto e tuttofare all’interno del ristorante;
Oliver Platt è Jimmy “Cicero” Kalinowski, amico del padre defunto dei Berzatto e maggiore investitore del ristorante;
Molly Gordon è Claire, ex compagna di classe di Carmy, ora al lavoro in ospedale, che ritrova il protagonista dopo anni.
La famiglia Berzatto
Jon Bernthal è Mickey, fratello di Carmy e Natalie e proprietario del The Bear. Si suicida lasciando il locale in un mare di debiti;
Jamie Lee Curtis è Donna Berzatto, madre di Carmy, Natalie e Mickey, con problemi di alcolismo e di depressione;
Bob Odenkirk è Lee Jane, compagno di Donna e socio in affari del padre di Carmy, Natalie e Mickey, nonché di Jimmy;
Sarah Paulson è Michelle Berzatto, cugina di Carmy, Natalie e Mickey.
The Bear 3 si farà?
È molto difficile che la serie si interrompa dopo due stagioni. Sia perché la storia di Carmy e della sua seconda famiglia sembra essere appena cominciata, sia perché il pubblico ha dimostrato di apprezzare molto anche la seconda stagione.
Stando a quanto riportato da Deadline Hollywood, infatti, The Bear 2 è la serie tv più vista di sempre sulla piattaforma Hulu, su cui è stata caricata negli Stati Uniti (in tv, invece, va in onda su Fx). Un annuncio sulla terza stagione è probabilmente slittato anche a causa dello sciopero degli sceneggiatori in corso negli Stati Uniti.
The Bear 2, dove vederlo?
È possibile vedere The Bear 2 in streaming su Disney+ e sull’app per smart tv, tablet e smartphone. Il costo dell’abbonamento è di 8,90 euro al mese, mentre l’abbonamento annuale costa 89,90 euro; in entrambi i casi è incluso il catalogo Star, rivolto ad un pubblico più adulto.