Rai, incontro Giorgetti con i vertici della tv pubblica e apertura di un tavolo tecnico sul canone
Il futuro delle risorse della tv pubblica discusso ieri in un incontro fra azionista e vertici Rai
L’apertura di un tavolo tecnico fra Rai e Ministero dell’Economia per studiare le possibili evoluzioni del canone in linea con le esperienze che stanno maturando nei vari servizi pubblici europei. Questa è la conclusione principale dell’incontro avvenuto ieri fra i nuovi vertici della Rai ed il ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti.
Nell’incontro di ieri erano presenti insieme al ministro dell’economia, l’amministratore delegato della Rai Roberto Sergio, la Presidente Marinella Soldi e il direttore generale Giampaolo Rossi. Alla riunione hanno preso parte anche il capo gabinetto del ministro Stefano Varone e il capo dipartimento del Tesoro Riccardo Barbieri. Nel corso dell’incontro, oltre alla questione canone, si è parlato anche delle eventuali future nuove soluzioni che possano garantire la trasformazione della Rai in una digital media company. Naturalmente con le adeguate risorse economiche che ne permettano la realizzazione.
Si è parlato inoltre del piano industriale 2023-2025 della Rai e del nuovo contratto di servizio in dirittura di arrivo e che sarà presto preso in esame dalla Commissione di Vigilanza. Contratto che sarà illustrato nella prossima riunione del Cda Rai prevista lunedì, la medesima in cui verranno illustrati i nuovi palinsesti. Tornando al canone, il possibile ridimensionamento o l’eventuale abolizione, saranno decise solo dopo aver individuato le soluzioni che garantiranno a Rai risorse certe e necessarie. Nel frattempo il canone resterà nella bolletta elettrica anche per il 2024, in attesa di ottemperare alle volontà europee che ne vorrebbero l’uscita.
A margine dell’ incontro di ieri, si inserirà una valutazione interna Rai, che dovrà ricercare soluzioni atte ad ottimizzare l’attuale offerta della tv di Stato. Sopratutto per quel che riguarda i canali “specializzati” che non sono stati in grado in questi anni di stare al passo con gli omologhi di Mediaset. Se infatti i tre canali principali Rai superano negli ascolti le tre reti principali di Mediaset, l’azienda di Cologno Monzese riduce di parecchio le distanze con Rai sul totale canali, proprio grazie ai suoi specializzati.
Le altre reti Mediaset sono state in grado infatti, anche grazie alla presenza di una importante library di film e telefilm, di fidelizzare certo pubblico lontano dalle tre generaliste. Si tratta specialmente di uomini, grazie ai prodotti crime. Cosa che Rai non è stata in grado di fare in questi anni con le sue specializzate. La tv pubblica quindi dovrà in questo senso lavorare molto su questi canali per renderli più appetibili, sopratutto al pubblico maschile. Ma ampi saranno i ragionamenti che saranno fatti da Rai su questo e su altri temi adiacenti.
Detto questo arriveranno forse i tempi, magari non molto lontani, in cui Rai e Mediaset si alleeranno per combattere l’invasione straniera dei nuovi competitor, esempio Netflix e Amazon. Sembra fantascienza ora, ma tanta fantascienza di ieri, oggi è realtà.