Flavio Insinna saluta L’Eredità: “La mia eredità siete voi” (VIDEO)
È giunta ai titoli di coda anche la stagione 2022-2023 dell’Eredità. Nel finale i saluti di Flavio Insinna al pubblico da casa
Si è conclusa questa sera la ventunesima edizione di L’Eredità. Il game show di Rai 1 ha chiuso i battenti dopo otto mesi di messa in onda. A salutare il pubblico è stato Flavio Insinna, che con buone probabilità, con la puntata di questa sera, ha terminato la propria esperienza nel programma prodotto da Banijay Italy. Il prossimo anno – la nuova edizione dell’Eredità dovrebbe avere avvio solo nel gennaio 2024 – alla conduzione dovrebbe, infatti, arrivare Pino Insegno.
“Ringraziare non è un obbligo, è un obbligo dell’anima, del cuore” – ha preso la parola Insinna prima della Ghigliottina finale – “con la voglia di ringraziare la Rai, chi mi ha voluto, Banijay e le nostre produzioni, le nostre case, le nostre famiglie, mamma Rai, mamma Banijay, tutte le squadre, grandi, piccini, le signore, le ragazze, i ragazzi, tutti, davvero”.
“Poi voi vedete me, ma siamo mille qua per poter arrivare a dire la sera ghigliottina” ha proseguito, prima di fare un riepilogo e un bilancio di quest’edizione. “È stata una cavalcata straordinaria anche questa stagione. Vorrei solo dirvi: sembra mille anni fa i Mondiali di calcio, le puntate medie, lunghe, corte, storte, rigori, e voi c’eravate sempre. La guerra che c’è ancora e voi c’eravate sempre. Emergenze di tutti i tipi, la vostra generosità e voi ci siete stati sempre e ci siete sempre” ha detto Flavio Insinna.
“Quindi io ringrazio tutte, tutti quelli che rendono possibile L’Eredità e il grazie gigante è quello per voi. Se mi dovessero chiedere non la parola della ghigliottina di questa sera, ma la mia eredità, la mia eredità siete voi. La vostra voglia di essere qua, comunque, sempre, con la piaggia, con il sole, ritrovarsi qua, l’appartenenza, la fedeltà, l’amicizia, la voglia di giocare, di partecipare tutti insieme” ha poi proseguito il conduttore. Poi ha concluso: “La mia eredità se mi dovessero dire “ma qual è la tua eredità” è quella frase là, quella bellissima: “Flavio, tu ceni a casa mia”. Grazie, grazie, grazie, davvero, con tutto il cuore. Grazie, voi cenate nel mio cuore”.