Il terzo adattamento televisivo di un libro di Nick Hornby ha una serie di difetti, tra cui uno: il pessimo tempismo. Funny Woman – Una reginetta in tv (tratto dal romanzo “Funny Girl” del 2014) fa parte del catalogo di Sky Serie e di NOW, dove la miniserie da sei episodi è disponibile integralmente. Un’avventura tra ricerca di affermazione e desiderio di ribaltare i ruoli ambientata nella Londra negli anni Sessanta, in cui anche le risate sono “faccende da uomini”.
Funny Woman, la trama
Blackpool, 1964. Barbara Parker (Gemma Arterton) lavora nella fabbrica di dolciumi del padre e viene eletta Reginetta di Bellezza. Un titolo che accende in lei il desiderio di fare altro nella vita e di inseguire il suo sogno di recitare in una sit-com, ispirandosi alla mitica Lucille Ball.
Decide così di trasferirsi a Londra dove, dopo un inizio un po’ altalenante, viene notata dall’agente Brian Debenham (Rupert Everett), che decide di darle un’occasione. Contro ogni previsione, Barbara viene scelta come co-protagonista di una nuova sit-com inglese, prodotta da Dennis Mahindra (Arsher Ali), che vorrebbe trattare temi ai tempi considerati tabù e non adatti al piccolo schermo.
Con il nome d’arte di Sophie Straw, la carriera di Barbara inizia a decollare. Ma con il successo, arrivano anche le insicurezze, i sensi di colpa per aver lasciato il padre e la difficoltà nel gestire la popolarità ed il suo rapporto con il collega di set Clive Richardson (Tom Bateman), che inizialmente fatica ad accettare che Sophie abbia più successo di lui.
Funny Woman, la recensione
Pessimo tempismo, dicevamo. La serie, all’estero, è stata resa disponibile su Sky Max da febbraio, mentre da noi è arrivata il 2 giugno 2023. Una settimana dopo il finale di serie di The Marvelous Mrs. Maisel: e vedere Funny Woman dopo aver goduto dell’ultima stagione della serie di Amy Sherman-Palladino non è facile.
L’impresa di Barbara/Sophie non può non farci pensare a quella di Midge (Rachel Brosnahan). D’altra parte, i punti in comune sono tanti: entrambe decidono di dimostrare di non essere solo belle; entrambe vogliono far sentire la propria voce in un settore in cui sono gli uomini a dominare; entrambe faticano a trovare il proprio posto al sole e, quando sembrano esserci riuscite, l’imprevisto è in agguato.
Ma no, Funny Woman non è all’altezza di Mrs. Maisel. Nonostante gli sforzi di raccontare una Londra che, come New York, più o meno nella stessa epoca si ritrova a tra desiderio di conservare gli status quo e voglia di infrangere qualche regola, la serie di Sky Max assume i connotati di un “vorrei ma non posso”. E non sono alla luce del successo della serie di Prime Video.
Funny Woman si concentra sull’industria televisiva di quegli anni e sul genere delle sit-com, quindi sulla comicità. Ma di comico, nei dialoghi sia dell’immaginaria serie prodotta che tra i personaggi stessi, c’è ben poco. Funny Woman non è poi così funny, neanche per un contesto come quello dei 60s in cui le battute scritte dovrebbero essere di rottura con il passato.
La miniserie si salva nella sua rappresentazione della donna emancipata, contro un mondo maschilista e che considera la risata una faccenda che dovrebbe interessare solo i maschi. In questo, Funny Woman (da notare il cambio dal “girl” del libro) racconta una storia che non può dirsi ancora passata. Il set di una sit-com può diventare, ai nostri tempi, un’azienda, un ufficio, un laboratorio.
Nick Hornby con il suo libro prima e la serie tratta da esso poi usano l’arma della leggerezza per ammettere la strada che c’è ancora da fare per raggiungere quell’uguaglianza tra uomini e donne che, dagli anni Sessanta ad oggi, ha fatto sì qualche passo, ma non abbastanza. Ma non basta: a Funny Woman manca proprio la componente comica, che alleggerisca il contesto, che ci avvicini alla protagonista e che, ovviamente, faccia ridere. Tra uno studio tv e il palco del Gaslight, meglio il secondo.
Funny Woman, il cast
Gemma Arterton è Barbara Parker/Sophie Straw, la protagonista
Arsher Ali è Dennis Mahindra, produttore tv
Tom Bateman è Clive Richardson, attore tv
Rupert Everett è Brian Debenham, agente delle star
Matthew Beard è Bill Gardiner, sceneggiatore
Leo Bill è Tony Holmes, sceneggiatore
David Threlfall è George Parker, padre di Barbara
Rosie Cavaliero è Marie Parker, zia di Barbara
Alexa Davies è Marjorie “Marj” Harrison, coinquilina di Barbara a Londra
Clare-Hope Ashitey è Diane Lewis, giornalista che diventa amica di Barbara
Morwenna Banks è Patsy Debenham, moglie di Brian
Funny Woman 2 si farà?
Per ora una seconda stagione non è prevista. La miniserie si conclude così come si conclude il libro da cui è tratta, quindi una nuova stagione dovrebbe raccontare una storia pensata appositamente per la televisione.
Funny Woman su Sky e NOW
Funny Woman, oltre che in onda su Sky Serie, è anche disponibile in streaming su Sky Go per gli abbonati alla pay tv e su NOW, e sull’app per smart tv, tablet e smartphone.