Nella squadra di Piazzapulita a partire dall’anno in cui la trasmissione nacque, ovvero dal 2011, Linda Giannattasio ha compiuto negli anni un percorso tutto interno alla trasmissione di Corrado Formigli. Durante l’ultima stagione si è occupata, oltre che degli interventi in studio, del Melonometro, ovvero il controllo delle promesse fatte dal governo Meloni, e delle schede. “Con Gabriele Zagni ed Ambra Orengo abbiamo cominciato a realizzare questo format online, insieme ad Alessandra Frigo, una nostra autrice. Lo facevamo con un telefonino e ogni settimana proponevamo un argomento molto veloce” ci ha raccontato la giornalista nel corso dell’intervista, ricordando come è nato uno degli spazi da lei curati, quello delle schede, che è poi stato promosso all’interno della trasmissione: “Sono piaciute talmente tanto a Corrado che ne ha voluto fare un format per la tv”.
Piazzapulita ha rappresentato fino ad oggi la tua prima e quasi unica esperienza televisiva. Come ci sei arrivata nell’ottobre 2011?
Prima di Piazzapulita, avevo avuto esperienze in quotidiani, radio e agenzie. Qui però ci sono arrivata casualmente, come molto spesso succede. Io venivo dalla radio e in quel periodo stavo lavorando in Senato come assistente parlamentare, contemporaneamente all’impegno a Radio Vaticana. Una mia collega e amica che lavorava con Corrado mi ha detto: “Guarda, Corrado sta mettendo su la squadra per un nuovo programma. Si chiamerà Piazzapulita: stiamo iniziando, abbiamo già fatto le prime puntate, ma la squadra non è ancora completa. Sta facendo ancora dei colloqui per il desk: se vuoi fare un colloquio con lui, te lo fisso”. Ho fatto il colloquio e il pomeriggio stesso lui mi ha detto: “Ok, sei dei nostri”.
Che percorso senti di aver fatto all’interno del programma?
Ho cominciato facendo il desk e lavorando al fianco di alcuni inviati come Alessandro Sortino. Piano piano sia Corrado che Alessandro hanno voluto che io iniziassi anche ad andare in video e facessi alcuni interventi in studio. Inizialmente ero nella postazione della redazione e Corrado si spostava e veniva da me. Poi ho iniziato a fare i collegamenti in diretta: lavoravo soprattutto con Valentina Petrini. Prima facevo solo parti delle dirette sue e di Sortino, poi sono arrivata anche a fare collegamenti da sola. Corrado in seguito mi ha dato una possibilità ulteriore: con il cambio di scenografia, c’era una parte pensata anche per me. Così ho iniziato a fare le mie rubriche. Ho avuto una crescita costante e Corrado mi ha dato la possibilità di ricoprire tanti ruoli diversi.
L’unica altra esperienza televisiva diversa da Piazzapulita è stata quella fatta a Sky Tg24 nelle estati del 2016 e 2017. Che ricordo hai di quei due impegni estivi?
Avendo ricoperto a Piazzapulita così tanti ruoli diversi, ho scelto di confrontarmi con qualcosa di ancora diverso, che potesse completare la mia esperienza, ovvero il tg. In quelle estati ho fatto la conduzione del tg e l’inviata, con tanto di pezzi da dove mi trovavo. Questa opportunità mi ha dato la possibilità di completare la mia formazione. Una all-news come Sky Tg24 mi ha dato qualcosa di speculare rispetto ad un approfondimento settimanale come Piazzapulita. Mi ha insegnato una velocità diversa e un’attenzione alla notizia nell’immediato e l’adrenalina del partire quando succede qualcosa. Sono state due estati molto belle. Con il loro trasferimento a Milano è stato più difficile continuare a collaborare, altrimenti magari lo avrei fatto anche negli anni successivi.
Citavi prima Valentina Petrini con cui hai condiviso l’esperienza di Piazzapulita. Lei ha avuto modo di fare anche esperienze di conduzione una volta lasciato il programma di Corrado Formigli. A te manca questo aspetto?
La conduzione mi piace, l’ho fatta a Sky per il telegiornale, anche se quella è sicuramente una conduzione diversa da quella di un programma di approfondimento settimanale come ha fatto Valentina con Nemo. Non credo che mi manchi, è una cosa che mi piace, ma dipende dalle opportunità. Piazzapulita resta la mia casa e al momento è questo quello che mi piace.
Ti sei mai trovata di fronte a delle proposte che ti portassero lontano da Piazzapulita?
Sì, ci sono state e ho detto di no.
Che cosa ti ha spinto a rimanere a Piazzapulita?
Il motivo principale è che mi piace ancora moltissimo. Io mi emoziono ancora quando parte la sigla. Il fatto di aver ricoperto molti ruoli all’interno del programma non mi ha mai fatto trovare quest’esperienza noiosa, anzi mi ha dato la possibilità di crescere e di portare ogni volta qualcosa di mio e di diverso. Lo ritengo un posto dove ho ancora da imparare tanto, anche per la professionalità di Corrado e di tutta la squadra che lavora con noi. È difficile trovare la stessa tipologia e poterla riprodurre altrove. Credo soprattutto di poter crescere ancora e dare tanto a questa squadra. Questo è il motivo per cui non sono andata via.
Corrado Formigli, riferendosi al tuo lavoro di data journalism, ti ha definito in un’intervista su TvBlog “la nuova Gabanelli”. Ti ci ritrovi in questa definizione? Che effetto ti fa essere accostata al suo nome?
Milena Gabanelli è un mostro sacro del giornalismo e per me è un onore anche solo essere associata a lei. Quello che Corrado intende è quello che è diventata la mia caratteristica principale, la precisione e l’ossessione per il fact checking. In questo mi sento vicina a quel tipo di professionalità, soprattutto nella sua ultima esperienza giornalistica del Dataroom. I miei colleghi e Corrado stesso mi chiamano la Cassazione. Sono diventata l’ossessione dei ragazzi che lavorano con me perché dico sempre: “Controllate tutto, perché questo è il momento dell’errore”.
Ti piacerebbe un giorno lavorare con Milena Gabanelli?
Io non la conosco di persona. Sarebbe un onore collaborare con lei.
Fra cinque anni dove ti vedi professionalmente?
Non ho mai pianificato nulla, le cose migliori che ho fatto nella mia vita professionale sono arrivate quasi casualmente. Le opportunità possono arrivare in qualsiasi momento. Forsa a Piazzapulita o da qualche altra parte, sicuramente ci saranno altre occasioni. A me piace fare anche più cose diverse contemporaneamente. Vedo sicuramente benissimo il mio presente a Piazzapulita, poi il futuro chissà.