The show must go on. Un precetto cinico, spietato, ma universale ed eterno. La scomparsa di Silvio Berlusconi ha prevedibilmente stravolto i palinsesti della tv generalista, che da ieri mattina (la notizia si è diffusa alle 10.32) propone speciali e approfondimenti sull’imprenditore brianzolo che ha oggettivamente rivoluzionato il piccolo schermo (e non solo) in Italia.
I dati Auditel certificano uno scarso interesse del pubblico televisivo rispetto alla programmazione ad hoc proposta nelle scorse ore, in particolar modo per quanto riguarda l’offerta del prime time. Qualche numero: il risultato migliore lo ha ottenuto lo Speciale Porta a Porta di Bruno Vespa che su Rai1 ha registrato un netto di 1.835.000 telespettatori per una share del 10,5%. Ha fatto peggio quello del Tg5 condotto da Cesara Buonamici, che su Canale 5 non è andato oltre i 1.250.000 telespettatori e l’8,3% di share (Italia 1 e Rete 4 insieme non hanno toccato nemmeno il 6%).
Per spiegare meglio di ogni cosa la situazione basta osservare gli exploit delle reti ‘minori’ come Tv8 (804.000 telespettatori, share 5,3%) e Nove (635.000 telespettatori, share 4,1%) che ieri hanno mantenuto la regolare programmazione mandando in onda in prima serata dei film.
Insomma, il riscontro popolare è emblematico: meglio che lo spettacoli continui. La regola, che l’uomo di spettacolo Berlusconi conosceva meglio di tutti, ha qualche difficoltà di applicazione dalle parti di Mediaset, per comprensibili e sacrosanti motivi. I bassi ascolti sono presumibilmente dovuti ad un racconto pressoché agiografico di Silvio Berlusconi, fondatore dell’azienda, che agli occhi del grande pubblico rischiano di apparire come uno stanco chiacchiericcio. Gli spazi dove la notizia della morte del Cavaliere è stata ‘cucinata’ con più mordente hanno raccolto maggiore interesse da parte del pubblico. È il caso di Otto e mezzo su La7 dove Lilli Gruber ha messo in piedi una affollata puntata (tra gli ospiti anche gli avversari di sempre del forzista, Michele Santoro e Marco Travaglio) che ha confermato quanto la figura dell’ex Premier continui a dividere l’opinione pubblica, tra berlusconiani e antiberlusconiani. Risultato Auditel ottimo: 2.185.000 telespettatori, share 11,2% (prima rete in assoluto tra le 21:15 e le 21:25 con share del 12,93% e 2.527.99 telespettatori).
Per finire, torniamo a Mediaset, dove da qualche ora va in scena un paradosso niente male: per omaggiare e ricordare colui che ha inventato la televisione commerciale e che l’ha resa grande anche grazie ad aggressive strategie di raccolta pubblicitaria, Mediaset ha scelto di rinunciare alla pubblicità per gran parte della giornata di ieri e di oggi.